Un bilancio largamente positivo, considerate le premesse, le difficoltà logistiche e amministrativo-burocratiche, i tempi organizzativi ristretti e il calendario (con relative incertezze meteorologiche): il Settembre al Borgo 2024 ha riscosso un innegabile successo grazie, soprattutto, alla qualità delle proposte che ha richiamato un folto pubblico. Ovviamente, non si tratta dei grandi numeri ai quali anche gli abitanti e gli operatori di Casertavecchia erano stati abituati. E, d’altra parte, a considerare bene il contesto e le problematiche, più di così non si poteva sperare. «Ce l’abbiamo fatta anche quest’anno a proporre un Settembre al Borgo di ottimo livello, con spettacoli dall’eccellente valore artistico. Complimenti al Maestro Enzo Avitabile, che ancora una volta ha allestito un cartellone degno della tradizione del festival», dice il sindaco, Carlo Marino.
Che sottolinea: «Nonostante i ritardi legati all’erogazione dei Fondi FSC da parte del Governo, la Regione è riuscita comunque a stanziare le risorse necessarie a realizzare questa bellissima manifestazione. Per Casertavecchia è stata un’ulteriore occasione di crescita e il nostro magnifico Borgo medievale sarà uno dei centri più importanti dello sviluppo turistico della città».
Soddisfatto anche il direttore artistico della rassegna. «Nonostante le difficoltà e il dimezzamento del finanziamento regionale rispetto agli anni scorsi – dice Avitabile – siamo riusciti a organizzare un “Settembre al Borgo” di grande spessore culturale e artistico. Il festival tra i più longevi del Sud, ricco di contenuti e storia, è stato premiato da una importante affluenza di pubblico. In tutte e quattro le serate abbiamo registrato il tutto esaurito sia al Duomo che nella Chiesa dell’Annunziata». Il direttore poi rlvela: «Ho coinvolto colleghi, ma soprattutto amici, per realizzare una rassegna che ha toccato le radici più profonde dell’anima. Il messaggio è importante e con questa edizione, abbiamo proposto non solo un’esperienza musicale arricchente, ma anche uno spunto di riflessione su questioni di grande rilevanza sociale. E vista la quantità di gente che è venuta al borgo in giornate lavorative non posso che essere felice».
Scelte artistiche che sono state effettuate tenendo ben presente il contesto culturale e artistico. «Il ricco patrimonio di Caserta e delle culture popolari della Campania Felix mi ha sempre ispirato in questi anni nell’ideazione del cartellone di “Settembre al Borgo”. La “tradizione” è preziosa e va preservata, ma è fondamentale spiega Avitabile – guardarla con gli occhi del futuro. Per questo ho voluto fortemente, insieme al mio produttore Andrea Aragosa, presentare concerti e spettacoli che non strizzassero l’occhio alle mode del momento. Ma capaci di rappresentare le urgenze del nostro tempo».
L’auspicio
E ora, come sempre, si spera che proprio dal Settembre al Borgo riparta il rilancio di Casertavecchia. «È stata un’edizione splendida ma non quella delle masse di spettatori. D’altronde non poteva essere che così. Se non si creano le premesse, i servizi, le condizioni idonee, non ci si può neppure azzardare a ipotizzare scenari diversi», dice Pierluigi Cicia, presidente della Pro loco Caserta antica. E spiega: «Senza parcheggi, senza servizi di accoglienza, meglio aver scelto un cartellone che, pur essendo di grandissima qualità, non prevedeva folle di fan. Dunque, averlo programmato con tanto ritardo e senza, avere il tempo e il modo di promuoverlo molto oltre Caserta, forse non ha nuociuto, in questo particolare momento. Speriamo, però, che la riuscita dell’edizione di quest’anno serva a sottolineare l’urgenza di risolvere i problemi che ancora affliggono e mortificano il nostro borgo».
Le quattro serate del festival hanno attratto un pubblico di appassionati, ma tutti provenienti dalla zona. Per la chiusura con Peppe Servillo e i Solist string quartet, si sono dovuti addirittura chiudere gli accessi, tanta era la gente arrivata per assistere al concerto, rimasta, peraltro, in coda fino a metà spettacolo, nella speranza di poter entrare e godere almeno qualche brano di “Carosonamente”.
«Sono sicura che sarebbero venute molte altre persone, se lo avessero saputo per tempo e, forse, chissà avremmo avuto ben altra ricaduta economica per noi operatori», dice Elena Toscano, artigiana del luogo. «Per la verità, siamo abituati a festival più affollati, ma penso che la partecipazione non dipenda tanto dall’offerta, quanto alla mancata promozione dell’evento. Ma vorremmo guardare avanti e sperare che, risolti i problemi, si possa cominciare a programmare anche nuove proposte. Per ora, l’importante è aver conservato la manifestazione: i casertani sono affezionati al Settembre al Borgo e ogni anno l’aspettano. Bisognerebbe, però, farlo entrare finalmente pure nelle aspettative di un pubblico più vasto».
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui