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Lì dove un tempo si allenavano gli olimpionici Giuseppe e Carmine Abbagnale tra qualche anno potranno allenarsi i nuovi campioni del canottaggio. Un’oasi naturalistica sulle sponde del Lago Patria, uno spazio di oltre 23mila metri quadri abbandonato per oltre vent’anni e che oggi, grazie ai fondi del Pnrr, potrà avere una nuova vita. È il Centro remiero, impianto sportivo di cui solo i più adulti ne ricordano i fasti.

Per molti giuglianesi, invece, è l’ennesima struttura abbandonata in città. Da qualche giorno sono partiti i lavori di ristrutturazione e riqualificazione dell’intera area. Un progetto ambizioso da circa 4 milioni di euro. Il secondo più costoso a Giugliano, dopo quello del mercato ortofrutticolo che è di ben 6 milioni di euro. Cinquecentosedici i giorni di lavoro, dunque per l’inizio del 2026 la struttura sarà riconsegnata alla città. O meglio alla Federazione canottaggio e dunque a tutti gli appassionati di questo sport.

L’impianto prevede, come era già all’epoca prima che venisse poi abbandonato, una palestra, un deposito delle imbarcazioni, uffici e un locale ristoro. Il tutto circondato da aree verdi ma soprattutto dal Lago Patria. Gli atleti, che oggi si appoggiano sul lato opposto dello specchio d’acqua, nei pressi dello stadio del Remo, potranno sfruttare al meglio le potenzialità del posto. Partendo dal Remiero, grazie alle passerelle, arriveranno sin dentro il lago e lì si alleneranno.

Ricordiamo che oltre alla presenza dei fratelli Abbagnale, Giugliano ha dei suoi campioni in questa disciplina, i fratelli Vicino. Tra loro Giuseppe, vincitore di un bronzo a Rio 2016. Oggi ad allenarsi ancora a Lago Patria sono i fratelli più piccoli, Luca e Marco, che spesso hanno fatto appello alla riqualificazione del posto. Per un periodo prese piede l’idea di realizzare in quell’area la caserma dei carabinieri della fascia costiera. Idea tramontata nel giro di qualche anno. Nel mentre, però, le strutture sono state più volte vandalizzate: porte e finestre distrutte, pannelli fotovoltaici testimoni di investimenti passati ridotti a spazzatura.

Tornando ai lavori, l’unico corpo di fabbrica che non sarà interessato dalla ristrutturazione è quello del distaccamento dei vigili del fuoco. Nell’ex centro dei canottieri, infatti, da qualche anno «alloggiano» i pompieri. Una sede individuata in via temporanea nell’attesa della caserma vera e propria che dovrebbe sorgere lungo la circumvallazione esterna, in un bene confiscato alla camorra. Progetto che però pare sia completamente fermo. «Entro marzo 2026 verrà inaugurato il nuovo centro Remiero – commenta il sindaco Nicola Pirozzi -. Conserviamo l’identità del centro sportivo ma anche l’impianto naturalistico esistente. Recuperiamo la nostra storia ma soprattutto ridiamo dignità al nostro lago, da un lato con il parco archeologico di Liternum, dall’altro con il Centro Remiero. Tra l’altro abbiamo avuto un finanziamento di 10 milioni di euro proprio per il Lago Patria dalla Regione Campania».

E sempre per lo specchio d’acqua giuglianese c’è ancora da attuare il famoso progetto della Circumlago, perso e poi rifinanziato, e per il quale il sindaco sta provando a dare un’accelerata all’iter. Il piano prevede il rifacimento della strada che lo costeggia, aree verdi, punti di osservazione per la flora e la fauna. Insomma, un piano per renderlo vivibile dato che al momento, eccetto le poche strutture ricettive che resistono, non è sfruttato per le sue potenzialità né è considerato un luogo di attrazione turistica come qualsiasi altro lago d’Italia.



 

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