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Sono 234 le iscrizioni arrivate da tutta Italia, concentrate per il 42% al Nord, il 36% al centro e il 22% al Sud e nelle isole per la call Economie Abitanti 2024, un percorso gratuito di generazione, attivazione e accompagnamento imprenditoriale rivolto a team di progetto e comunità con l’obiettivo di sviluppare e trasformare idee in Imprese Abitanti.

A seguire e facilitare questi percorsi verso la creazione di imprese in territori fragili, marginali, frammentati c’è Appenninol’Hub, che vuole favorire la creazione di comunità partecipi e creatrici dei propri territori, coese e generative di buoni esempi da poter diffondere ovunque ce ne sia bisogno. Dopotutto mettersi in gioco come Imprenditore comunitario, coinvolgendo abitanti e comunità locali, allena alla capacità di creare connessioni, reti di prossimità e reti lunghe, funzionali allo sviluppo delle aree interessate ed a progetti imprenditoriali maggiormente partecipati, solidi e duraturi. D’altra parte la necessità per imprese sociali e comunitarie di saper ‘fare impresa’ è fondamentale per poter restituire effetti che non siano estemporanei, ma producano effetti duraturi e solidi per le comunità e le persone.

«Il reale e duraturo sviluppo di un territorio si realizza, infatti, solo coniugando questi due aspetti: una cittadinanza realmente protagonista e un’economia utile per il benessere della comunità. Difficile dire quindi se si tratta di esperienze sociali che sviluppano economie o di economie che producono relazioni e coesione sociale e a dire il vero poco ci importa. Il risultato è un’impresa sostenibile e competitiva in contesti di più difficile accessibilità alle risorse»: ha spiegato Giovanni Teneggi, che dal 1997 progetta e sviluppa la nascita di Economie Abitanti e Comunitarie nelle Aree Interne, svolge attività di sindacato con ConfCooperative (tra i partner di Apl’H), consulenza d’impresa nel settore cooperativo e ricerca per l’impresa sociale.

L’intero territorio nazionale è stato coinvolto nella call, per supportare la nascita e la trasformazione di imprese innovative e imprese abitanti, con lo scopo di rigenerare territori e comunità attraverso lo sviluppo di economie solide e ad alto impatto sociale. Ogni realtà ha avuto l’opportunità di sostenere un colloquio individuale, così da entrare nel cuore dei progetti e attraversare l’energia dei partecipanti. «Siamo entusiasti della qualità e della passione dimostrata dai candidati – commenta Andrea Zanzini, project leader di Appenninol’Hub – e ci sentiamo privilegiati nel poter contribuire allo sviluppo di idee così innovative. La Call non è solo un’opportunità per i partecipanti, ma anche per noi: riceviamo ispirazione, nuove idee e la voglia di generare un impatto sempre più grande. È una linfa vitale che ci spinge a dare sempre il massimo».

La mappa dei progetti e delle Imprese che intendono rigenerare l’economia e la qualità della vita delle Aree Interne e fragili d’Italia

L’obiettivo della Call è sostenere la nascita di imprese abitanti, capaci di contrastare lo spopolamento e rendere le economie locali stabili e competitive, con un impatto positivo e duraturo sulle comunità. Ma cosa sono esattamente le economie abitanti? Si tratta di economie radicate nel territorio, che integrano la storia, la cultura e l’identità dei luoghi in cui operano. In questo modello, la capitalizzazione sociale, ambientale e culturale diventa un elemento essenziale di continuità e competitività. Sono economie che rendono i luoghi punti di riferimento vitali per abitanti vecchi e nuovi, unendo impresa e coesione sociale per creare valore a lungo termine.

Un percorso formativo strutturato, di alto livello, articolato in 16 moduli suddivisi in 6 unità didattiche:

  • Attivare Comunità: Strategie di Innovazione Sociale, Strumenti e Reti
  • Capitale Umano: Team Building, Creatività e Comunicazione
  • Design e Progettazione di Imprese solide, ad Impatto
  • Finanziamenti, Impact investing e gestione d’impresa
  • Misurare e Comunicare i risultati d’impatto
  • Approfondimenti di settore

In 2 anni sono stati oltre 250 i progetti candidati, da 10 regioni d’Italia, di cui 50 sono diventate nuove Imprese di Comunità Abitanti. 60 formatori e speaker, oltre 300 ore di formazione, per un valore trasferito alle startup pari a 25.000 euro. Sono emersi team di giovani e appassionati, imprenditori arricchiti da un ventaglio di competenze chiave e trasversali, irrobustiti da maggiore fiducia in se stessi e per i propri progetti, con la voglia di contribuire concretamente allo sviluppo sostenibile dei propri territori.

Anche in Irpinia, dove la cooperazione comincia ad essere un modello e le comunità sono sempre una risorsa: a testimoniarlo i progetti di sviluppo e promozione immaginati nei comuni di Bisaccia e Sant’Angelo dei Lombardi, dove la Regione Campania ha ammesso a finanziamento due progetti che ambiscono ad essere modelli di innovazione sociale.

Uno strumento capace di cambiare la realtà e le relazioni, palesando la qualità trasformativa del modello, che certo non è univoco, ma si differenzia nelle esperienze. L’auspicio per il futuro è che si moltiplichino, che ne spuntino di nuove, che sempre più abitanti decidano di diventare impresa per i territori.



 

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