Cinque giorni di stop ai servizi nei porti e nelle piattaforme della grande distribuzione, con una potenziale e conseguente crisi di approvvigionamento: il Comitato trasportatori siciliani ha indetto un fermo dei trasporti intermodali strada-mare dal 30 settembre al 4 ottobre, per protestare contro la scarsità dei fondi per il sea modal shift e la tassa ETS. La quasi totalità delle aziende di autotrasporto siciliane, aderirà allo sciopero: questo significa che i mercati e i supermercati potrebbero rimanere privi di prodotti
Dalla Redazione
Si prospettano scaffali vuoti nei supermercati – siciliani e non solo – nelle prime giornate di ottobre. Il Comitato trasportatori siciliani, guidato da Aitras, scende infatti in campo contro il Governo centrale e proclama un fermo di cinque giorni dei trasporti strada-mare, dalla mezzanotte di lunedì 30 settembre alla stessa ora di venerdì 4 ottobre, con manifestazioni di protesta nei maggiori porti della Sicilia e in prossimità di ingressi autostradali e nodi ferroviari.
Blocco della logistica per quasi una settimana significa che “non saranno servite le piattaforme della grande distribuzione alimentare, di conseguenza anche i mercati e i supermercati”, scrive l’associazione dei trasportatori Aitras in una nota, come riporta Uomini e Trasporti. Calcolando che il 90% delle aziende di autotrasporto fa parte del Comitato, significa che ci sarà un blocco quasi totale delle attività. “È facilmente intuibile che gli scaffali di mercati e supermercati rimarranno vuoti – continuano gli autotrasportatori -. A quel punto vedremo se la politica continuerà a defilarsi”.
A incrociare le braccia saranno in particolare le aziende impegnate nel trasporto intermodale marittimo, che protestano contro la scarsità di risorse messe a disposizione per il “sea modal shift”, iniziativa volta a incentivare il trasporto merci combinato strada-mare per ridurre l’impatto ambientale del trasporto su gomma. Il contributo a sostegno di questa iniziativa sarebbe stato eroso dalla tassa ETS “con gravi ripercussioni economiche – denuncia la nota – per le nostre imprese di autotrasporto dopo che il Governo le ha invogliate a investire sul trasporto intermodale”.
Secondo Aitras il fermo si concentrerà in particolare nei porti: “Ci rifiutiamo di scaricare i nostri semirimorchi dalle navi e di caricarne altri in tutti i porti siciliani – dicono gli autotrasportator -. All’interno dei porti faremo dei punti di sensibilizzazione con volantinaggio, niente presidi e niente blocchi. I nostri automezzi rimarranno fermi nei piazzali delle nostre imprese”.
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