In merito alla situazione di emergenza che sta vivendo l’ospedale “Luigi Curto” di Polla si è espresso anche Michele Albanese, direttore generale della Banca Monte Pruno. “La carenza di personale medico, la sospensione, ultimamente, delle attività chirurgiche, unitamente alla carenza strutturale ed organizzativa di tanti altri reparti dello stesso nosocomio, la generale difficoltà nel garantire i servizi sanitari essenziali, stanno mettendo a serio rischio il diritto alla salute per migliaia di cittadini del territorio che, oramai, sono arrivati alla rassegnazione” ha affermato Albanese.
“In una realtà come quella delle aree interne, dove l’accesso alle cure è già limitato- continua il direttore- il depotenziamento di un presidio fondamentale, come l’Ospedale “Luigi Curto”, è una situazione inaccettabile. Come giustamente è stato sottolineato da più parti, ultimamente, è ora che tutte le istituzioni facciano fronte comune per affrontare questa crisi. Tuttavia, è altrettanto chiaro che non bastano più semplici proclami o rassicurazioni generiche. Siamo di fronte a un’emergenza reale che richiede interventi immediati e concreti”.
Secondo Albanese “servono azioni decise e risolutive” per fare in modo che l’ospedale non subisca la sorte di altri servizi essenziali che sono venuti a mancare nel Vallo di Diano, come il carcere e il tribunale.
“Questo territorio- spiega ancora Albanese- non può continuare a perdere pezzi vitali: ciò significherebbe proiettare le nostre comunità in un futuro senza prospettive. Riteniamo fondamentale ed urgente che la politica, a tutti i livelli, si assuma pienamente le proprie responsabilità. È necessario-continua- incentivare, con forza, la permanenza dei professionisti in queste zone, attraverso agevolazioni economiche, logistiche e professionali, rendendo le strutture ospedaliere del Vallo di Diano più attrattive e competitive. Solo così potremo evitare che queste aree vengano abbandonate e che l’Ospedale di Polla si svuoti, come sta accadendo, progressivamente di risorse valide e competenze con la progressiva chiusura dei vari reparti o unità”.
“Gli sforzi osservati fino ad oggi sono certamente da segnalare, ma ritengo che sia fondamentale avere consapevolezza del problema che abbiamo dinnanzi a noi e degli impatti negativi che si andrebbero a determinare con una chiusura totale. L’Ospedale di Polla non serve solo Polla, ma un’ampia area del territorio, che include decine di comuni e migliaia di persone che contano su questa struttura per le cure di base e specialistiche. La perdita di ulteriori servizi sanitari non è un’opzione accettabile”.
“Come Banca del territorio- prosegue Albanese- abbiamo tutto l’interesse a difendere i diritti della comunità a cui apparteniamo e da cui dipendiamo per la nostra sopravvivenza. La salute dei cittadini e il benessere dell’intera Comunità è una priorità che ci riguarda da vicino e che richiede il contributo di tutti, anche il nostro. La Banca Monte Pruno, consapevole del suo ruolo di istituzione vicina al territorio, è pronta a sostenere, nell’ambito del suo ruolo e delle sue possibilità, tutte le iniziative concrete e utili per risolvere questa emergenza.
“Ma è fondamentale che la politica e i decisori agiscano con decisione ed in fretta. Il tempo rimasto è poco. È il momento di agire con coraggio, di fare rete tra istituzioni, aziende e cittadini, di pretendere soluzioni efficaci e durature per la salute di tutti. Solo con il coraggio, la solidarietà e la perseveranza- conclude il direttore- avremo l’opportunità di garantire alle nostre famiglie e ai nostri giovani un territorio in cui vivere con dignità e speranza”.
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