TERNI – I gruppi consiliari del Pd, Innovare per Terni, Forum provinciale sanità del Pd, sulla realizzazione del nuovo ospedale di Terni: «Non vi è dubbio che il tema della realizzazione del nuovo ospedale di Terni sia un bel tema concreto su cui confrontarsi in campagna elettorale e sicuramente sarà una delle proposte programmatiche forti, per le prossime elezioni regionali.
In realtà per quanto ci riguarda il tema è prioritario e l’esigenza è reale da tempo, almeno dal biennio del Covid 2020-21, quando effettivamente si è posto il problema dell’accelerata obsolescenza strutturale dell’attuale ospedale per la gestione della pandemia e si è aperto il dibattito sulla possibilità di investimenti in nuovi ospedali, tramite il Mes sanità.
Da allora, e non trenta anni fa come sostiene qualcuno, esiste secondo noi la necessità di un nuovo ospedale.
Fino alla crisi Covid, i governi regionali regionali di centro sinistra e le direzioni aziendali avevano assicurato investimenti per la messa a norma, la ristrutturazione e l’adeguamento tecnologico dell’attuale per oltre 70 milioni di euro, di cui una trentina ancora da spendere, a testimonianza di come sia complesso intervenire su una struttura in corso di funzionamento e su un’area molto edificata come Colle Obito.
In base a quel piano, in particolare al potenziamento tecnologico, l’ospedale di Terni ha “superato” il covid e, nonostante conduzioni malferme come quelle in particolare del direttore Chiarelli, nominato dal centro destra nel frattempo subentrato, prova ancora a dire la sua in una sanità regionale debilitata dai cinque anni di malgoverno, appunto attraverso una qualità dei professionisti e tecnologica indiscusse.
Se questa può essere la base di un ragionamento serio, realistico e oggettivo, al di fuori della propaganda, noi sul tema siamo convinti che il nuovo ospedale di Terni sia da realizzare con fondi pubblici, come fatto per tutti i nuovi ospedali regionali, a partire dal Polo unico di Perugia, perché appunto è giunto il tempo della Città di Terni e vada pensato, progettato, realizzato attraverso un concorso di idee di alto livello, un largo coinvolgimento della città e delle sue istanze più vitali e responsabili. Se qualcuno si vuole documentare è un un percorso analogo a quello in atto a Cremona, città per alcuni versi gemella.
Per questo va messa in campo una capacità negoziale con il Ministero o con altre Istituzioni pubbliche abilitate (Inail) che non si è vista, che sicuramente non è stata un impegno prioritario della Giunta Tesei.
Rimarranno agli annali certe delibere della giunta regionale uscente in cui, dopo avere spostato il finanziamento dell’Ospedale di Narni-Amelia a carico dell’Inail, si fa il conto delle risorse residue per l’Ospedale di Terni: sono 118 milioni, si accettano idee su come andare avanti.
Non condividiamo le ipotesi a base finanziaria proposte, come il Project Financing di cui dopo un paio di bocciature ancora si cerca di parlare, perché ipotesi costose, difficili da gestire, fortemente vincolate nei termini progettuali e contrattuali e soprattutto perché prive di partecipazione alle scelte.
Il nuovo ospedale di Terni non può essere un prodotto finanziario, deve essere l’occasione per il rilancio partecipato e consapevole della città, per la sua rilettura in termini di distribuzione e qualità dei servizi del welfare e per un forte rinnovamento urbanistico».
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui