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Le ultime sul bando “Sicilia che piace”. I fondi sono stati stanziati a scopo turistico da parte della Regione Siciliana.

Si è concluso con lo stanziamento di 400 mila euro per 42 piccoli comuni dell’Isola il bando “Sicilia che piace”. I fondi sono stati stanziati a scopo turistico da parte della Regione Siciliana, che ha incentivato l’iniziativa. Quindici i progetti al momento non finanziati. Presto dovrebbero arrivare nuove risorse in supporto, come filtra dalle stanze di Palazzo d’Orleans.

Il nuovo bando “La Sicilia che piace” rappresenta un’importante occasione per rilanciare il turismo e valorizzare le risorse culturali e naturali della Sicilia. Il progetto, promosso dalla Regione, mira a finanziare iniziative locali che possano attirare un pubblico più ampio, migliorando l’immagine dell’isola e contribuendo allo sviluppo economico del territorio.

Sono 42, come detto, i comuni ammessi a finanziamento; lo stesso numero di quelli esclusi dal bando. Per altri quindici, invece, non sono al momento presenti nelle casse della Regione un numero sufficiente di fondi. L’iniziativa si propone di sostenere progetti innovativi, che sappiano mettere in luce le eccellenze siciliane, dalla gastronomia alle tradizioni artigianali, passando per la straordinaria biodiversità e il patrimonio storico-artistico. In particolare, l’obiettivo è quello di attrarre non solo turisti, ma anche investitori e realtà imprenditoriali capaci di valorizzare le potenzialità inespresse dell’isola.

Il bando prevede finanziamenti significativi per le realtà locali che dimostreranno di avere progetti solidi e sostenibili, capaci di generare un impatto positivo a lungo termine. Particolare attenzione è posta sul rispetto dell’ambiente e sulla promozione di un turismo responsabile, che sappia coniugare sviluppo economico e tutela del territorio.

La suddivisione per province

La provincia di Messina quella che nella quale è presente il maggior numero di comuni vincitori del bando. Tra questi, San Piero Patti, Torrenova, Rodi Milici, Santa Lucia del Mela, Reitano, San Salvatore di Fitalia, Piraino, Brolo, Roccella Valdemone, Santo Stefano di Camastra, Castell’Umberto, Gioiosa Marea, Montalbano Elicona, Capizzi, Mongiuffi Melia e Tripi.

A seguire, la provincia di Palermo con Casteldaccia, Ciminna, Montelepre, Campofelice di Fitalia, Lercara Friddi, Termini Imerese, Terrasini, Prizzi, Montemaggiore Belsito, Alia, Monreale.

Gli altri comuni si suddividono tra le province di Agrigento (Santa Margherita di Belice, Comitini, Sambuca di Sicilia), Enna (Villarosa), Ragusa (Pozzallo e Modica), Trapani (Poggioreale e Balestrate) e Catania (Aci Catena, Maletto, Castiglione di Sicilia, Piedimonte Etneo). Nessun comune è invece presente per le province di Caltanissetta e Siracusa.

“La Sicilia che Piace” rappresenta una straordinaria opportunità per rilanciare l’immagine dell’Isola, promuovendo un modello di sviluppo basato sulla valorizzazione delle risorse locali. Un’iniziativa che, se ben sfruttata, potrebbe segnare una svolta importante per l’economia siciliana, puntando su innovazione, sostenibilità e rispetto delle tradizioni.



 

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