I fondi del Pnrr raggiungono il novarese: la Regione ha destinato 3 milioni di euro per il restauro degli edifici rurali. Tra i 26 beneficiari due interventi sono localizzati in provincia di Novara. Alle comunità di Carpignano Sesia e Galliate sono stati assegnati 230 mila euro. «Il Piemonte è una delle Regioni più avanti nella realizzazione degli obiettivi del Pnrr – spiega Marina Chiarelli, l’ex vice sindaco di Novara diventata assessore regionale alla Cultura – e questi interventi rappresentano da un lato un’iniezione di liquidità nell’economia reale, dall’altro di stimolo a recuperare i nostri patrimoni che servono ad allargare l’offerta turistica nei piccoli centri ma anche a far conoscere a noi stessi queste perle spesso dimenticate o poco conosciute che sono come una segnaletica culturale del nostro passato». A Galliate sono stati assegnati 150 mila euro per l’oratorio di San Pietro in Vulpiate, più conosciuto come Santuario del Varallino.
«I fondi sono stati assegnati al progetto formalmente presentato dalla parrocchia di Galliate – spiega l’amministratore laico del Varallino, Italo Capittini -. Verranno affrontati il restauro degli apparati decorativi delle dieci cappelle raffiguranti i misteri del rosario, un tesoro artistico e spirituale inestimabile somigliante al più celebre Sacro Monte di Varallo Sesia». Il bando per l’assegnazione dei fondi del Pnrr era stato segnalato all’amministratore del Varallino Italo Capittini dall’ex sindaco di Galliate e consigliere provinciale con delega al Pnrr, Davide Ferrari: «Nel 2022- spiega Ferrari – mi ero permesso di segnalare l’avviso pubblico per la presentazione di proposte di intervento per il restauro e la valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale da finanziare nell’ambito del Pnrr. Sono lieto che i fondi siano assegnati al restauro del Varallino».
Contributo a Carpignano Sesia
Un contributo da 80 mila euro è giunto nell’Est Sesia novarese. A Carpignano Sesia verrà messa mano all’oratorio di Santa Maria di Lebbia. Conosciuta come la chiesa con il portale d’ingresso che non si affaccia sul tracciato della Biandrina-strada provinciale Carpignano-Ghemme, l’oratorio risale al 1400. Nel XVIII secolo ospitava un eremita a cui era affidata la custodia. Il restauro ne valorizzerà il ruolo di piccolo gioiello architettonico a disposizione di tutta la comunità. —
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