di C.F.
Confermato il Pass UniPg da 60 euro, ovvero l’abbonamento unico annuale per il trasporto dedicato agli studenti universitari di Perugia. E archiviata l’impasse causata dalla mancata adesione di BusItalia alla piattoforma PagoPa, che pesa nelle operazioni compiute dall’Università di Perugia per incentivare la sottoscrizione del pass. Sì, perché l’abbonamento unico a 60 euro è sostenibile soltanto se si raggiungono i 15 mila abbonamenti, mentre nell’anno accademico 2022-2023 ne sono stati venduti 12 mila, diminuiti a 10 mila nell’anno accademico 2023-2024. Da qui i tentativi di agevolarne la sottoscrizione.
In questo quadro, l’ateneo umbro ha inserito nella procedura online di iscrizione alle facoltà la possibilità di acquistare contestualmente il Pass UniPg con bollettino PagoPa «al fine di garantire il versamento diretto e immediato a BusItalia del corrispettivo», ovvero i 60 euro annuali con cui gli studenti universitari potranno viaggiare sui bus urbani, su quelli extraurbani nel perimetro regionale, sul Minimetrò di Perugia, sulla funicolare di Orvieto e sulla ex Ferrovia centrale umbra (Sansepolcro-Umbertide-Terni e diramazione di Perugia, cioè Ponte San Giovanni-Sant’Anna).
Tuttavia, BusItalia non ha ancora aderito a PagoPa e per questo ha chiesto alla Regione di incassare per loro conto il corrispettivo degli abbonamenti, trasferendogli poi le somme. Le verifiche scaturite dall’ipotesi hanno escluso che l’ente potesse così procedere, «perché la Regione non ha alcun titolo per incassare corrispettivi commerciali relativi a forniture di servizi resi da soggetti terzi in favore di privati cittadini». La via d’uscita è stata individuata in PuntoZero, la società in house della Regione che incasserà gli introiti degli abbonamenti per conto di BusItalia e poi glieli trasferirà. Da qui l’accordo tra le due parti deliberato dalla giunta.
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