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Come ottenere il bonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche, i requisiti necessari e le novità su cessione del credito e sconto in fattura

L’Agenzia delle Entrate ha recentemente fornito chiarimenti su uno dei temi più rilevanti per chi desidera rinnovare o adeguare il proprio immobile: il bonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Questo incentivo, mirato a favorire l’accessibilità e la fruibilità degli edifici, è stato prorogato anche per il 2024, con alcune specifiche importanti da considerare.

Condizioni per richiedere il bonus barriere architettoniche 2024

Il bonus consiste in una detrazione fiscale del 75% sulle spese sostenute per interventi finalizzati all’eliminazione di barriere architettoniche in edifici esistenti. È valido per le spese effettuate fino al 31 dicembre 2025 e include lavori come l’installazione di scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici. Non è applicabile, invece, a edifici di nuova costruzione, in quanto rivolto esclusivamente alla ristrutturazione e adeguamento di strutture esistenti.

Importo della detrazione e modalità di fruizione

La detrazione è suddivisa in cinque rate annuali di pari importo, con tetti di spesa differenti a seconda del tipo di edificio:
– 50.000 euro per edifici unifamiliari o unità immobiliari in edifici plurifamiliari con accesso indipendente.
– 40.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari per edifici con un massimo di otto unità.
– 30.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari per edifici con più di otto unità.

Questi importi rappresentano il massimo su cui calcolare la detrazione del 75%. È fondamentale che gli interventi rispettino le norme previste dal DM 236/1989, e la loro conformità deve essere attestata da un tecnico abilitato.

Novità: stop alla cessione del credito e sconto in fattura

Con l’introduzione del Decreto Superbonus (DL 39/2024), è stato eliminato il meccanismo della cessione del credito e dello sconto in fattura anche per il bonus barriere architettoniche. Questo cambiamento significa che i contribuenti non potranno più cedere il credito fiscale maturato o richiedere uno sconto immediato all’impresa esecutrice dei lavori, ma dovranno necessariamente avvalersi della detrazione diretta in dichiarazione dei redditi.

Chiarimenti per edifici di nuova costruzione

Un caso particolare riguarda i condomini di nuova costruzione, dove spesso i progetti iniziali includono solo predisposizioni per futuri interventi. In tali contesti, se le barriere architettoniche non sono ancora state eliminate al momento dell’acquisto, i nuovi proprietari non potranno beneficiare del bonus per l’installazione successiva, essendo applicabile solo agli edifici già esistenti.

Il bonus barriere architettoniche rappresenta un’opportunità significativa per migliorare l’accessibilità degli edifici esistenti, favorendo un ambiente più inclusivo. Tuttavia, è cruciale comprendere le condizioni e le limitazioni imposte dalla normativa vigente, in particolare con l’abolizione delle opzioni di cessione del credito e sconto in fattura, per pianificare correttamente gli interventi e sfruttare al meglio le agevolazioni fiscali disponibili.



 

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