Il primo dipinto conosciuto di Syd Barrett, il compianto co-fondatore dei Pink Floyd, sarà presto messo all’asta nel Regno Unito. Dried Flowers, uno dei suoi rari dipinti, sarà messo all’asta il 30 luglio da Thomson Roddick Callan, con una stima tra le 6 mila e le 8 mila sterline. Barrett lo realizzò nel 1963, quando viveva ancora nel Cambridgeshire e frequentava il Cambridgeshire College of Arts and Technology. L’attuale proprietario del dipinto è Brian Wernham, residente a Carlisle, che lo acquistò in un’asta di beneficenza nel 2006. Inizialmente, Barrett aveva donato il dipinto a sua sorella Rosemary, che lo vendette dopo la morte del fratello, destinando i proventi a cause legate alla salute mentale.
Barrett è famoso soprattutto per il suo contributo iniziale ai Pink Floyd e per la sua carriera solista dopo il 1968, ma aveva anche una forte passione per la pittura. Dopo aver lasciato l’industria musicale a causa del deterioramento della sua salute mentale, si ritirò nel Cambridgeshire, trovando conforto in questa sua passione per i colori e i pennelli lontano dai riflettori. Nonostante il suo talento artistico, molte delle sue opere non sono sopravvissute perché, dopo che le aveva terminate, aveva l’abitudine di fotografarle e poi di distruggerle bruciandole. Il dipinto che andrà all’asta è comunque il primo conosciuto di una lunga serie.
Prima che la sua carriera musicale decollasse, Barrett aveva intenzione di dedicarsi alla pittura e si iscrisse al Camberwell College of Arts nel 1964 per formarsi come pittore. Questo percorso lo portò involontariamente a entrare nella scena musicale londinese. Perciò, è difficile determinare quante opere abbia creato nel corso della sua vita. In un’intervista del 1971 con Melody Maker, Barrett parlò del suo amore per la pittura: “Beh, sono un pittore, mi sono formato come pittore… Mi sembra di aver passato meno tempo a dipingere di quanto avrei voluto… Sai, sarebbe stata una grande liberazione essere assorbito dalla pittura. Tuttavia, ho passato molto tempo a scrivere. L’idea delle belle arti al college è sempre stata troppo da affrontare per me”.
Barrett spiegò anche la difficoltà di conciliare musica e pittura: “Quello che mi coinvolgeva di più era avere successo alla scuola d’arte. Ma non superava l’emozione di suonare all’UFO e in quei posti, con le luci e tutto il resto, mentre il gruppo cresceva sempre di più”. Alla domanda se preferisse una carriera nella musica o nella pittura, Barrett rispose sinceramente: “Beh, penso che alla fine diventerò un pittore”.
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