I Comuni possono segnare sul calendario il 16 settembre
2024: è questa la data a partire da cui sarà possibile
presentare domanda di accesso al Fondo per
la demolizione delle opere abusive di cui all’art. 1,
comma 24 della legge n. 205/2017, gestito dal Dipartimento per le
opere pubbliche e le politiche abitative, Direzione generale per
l’edilizia statale, le politiche abitative, la riqualificazione
urbana e gli interventi speciali del MIT.
Fondo demolizioni opere abusive: il nuovo Bando del MIT
La conferma arriva con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale
dell’8 luglio 2024, n. 158, del Comunicato del Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti, riportante il
Bando per la concessione di contributi ai comuni
a valere sul Fondo per la demolizione delle opere abusive. Le
istanze potranno essere inviate dalle ore 12:00 del 16 settembre
2024, fino alle ore 12:00 del 16 ottobre 2024, compilando il
modulo on-line e
verranno accolte sulla base dei criteri di utilizzazione e
ripartizione del Fondo demolizioni disciplinate dal decreto
interministeriale del 23 giugno 2020, n. 254. In caso di
insufficienza di fondi, si procederà in ordine cronologico di
presentazione delle istanze.
Contributo fondo demolizioni: spese ammesse
I contributi assegnati a valere sul Fondo demolizioni riguardano
interventi ancora da eseguire identificati attraverso il codice
CUP. I contributi coprono il 50% del costo degli interventi di
rimozione o di demolizione delle opere o degli immobili realizzati
in assenza o totale difformità dal permesso di costruire di cui
all’art. 31 del d.P.R. n. 380/2001 (Testo Unico Edilizia), per i
quali è stato adottato un provvedimento definitivo di rimozione o
di demolizione non eseguito nei termini stabiliti.
Sono incluse:
- le spese tecniche e amministrative;
- le spese connesse alla rimozione, trasferimento e smaltimento
dei rifiuti derivanti dalle demolizioni.
Non sono ammesse richieste di contributo per interventi:
- già assegnatari dei finanziamenti di cui ai decreti del
Ministro per le infrastrutture e i trasporti di approvazione degli
interventi di demolizione delle opere abusive e dei relativi
importi ammessi al contributo a valere sulle risorse di cui
all’art. 1, comma 26, della legge 27 dicembre 2017 e successivi
rifinanziamenti; - presentati nelle precedenti campagne e non ammessi al
contributo oppure interventi ammessi al contributo per i quali il
comune abbia successivamente presentato richiesta di revoca o
rinuncia; - già integralmente finanziati attraverso altri programmi o
fondi; - su immobili oggetto di un giudizio pendente e per i quali alla
data della presentazione dell’istanza sia stata accolta l’istanza
di sospensione del provvedimento di demolizione o rimozione.
Tempi di realizzazione degli interventi
Una volta assegnato il contributo, i Comuni provvedono
all’affidamento dei lavori e alla stipulazione del contratto con
l’impresa entro dodici mesi e concludono gli interventi entro 24
mesi pena la revoca del contributo. La proroga, non superiore a 24
mesi, può essere richiesta al MIT con provvedimento motivato, in
considerazione della dimensione delle caratteristiche
tecnico-costruttive dell’opera da demolire.
Nelle more dell’attivazione della Banca dati nazionale
sull’abusivismo edilizio, prevista dalla legge di Bilancio 2018, il
monitoraggio degli interventi è effettuato attraverso il
Monitoraggio delle opere pubbliche (MOP), previsto nell’ambito
della Banca dati delle amministrazioni pubbliche (BDAP) ai sensi
del decreto legislativo n. 229/2011, con controlli a campione.
Trasferimento dei contributi ai Comuni
Le risorse assegnate vengono erogate al 50% al momento
dell’assegnazione dei contributi, il saldo sulla base della
rendicontazione delle spese effettivamente sostenute per
l’esecuzione dell’intero intervento e previa presentazione del
certificato di ultimazione dei lavori e di regolare esecuzione.
Ai fini della erogazione del saldo è ecessario che i comuni
provvedano:
- all’adempimento degli obblighi di cui al decreto legislativo n.
229/2011 relativi al Monitoraggio delle opere pubbliche (MOP),
previsto nell’ambito della Banca dati delle amministrazioni
pubbliche (BDAP); - alla trasmissione, esclusivamente via pec, all’indirizzo
fondodemolizioni@pec.mit.gov.it della seguente documentazione
firmata digitalmente, recante nell’oggetto il CUP e il CIG
dell’intervento:- a) Determina di approvazione della rendicontazione recante
nell’oggetto il CUP e il CIG dell’intervento, nella quale devono
essere richiamati espressamente e allegati il certificato di
ultimazione dei lavori e il certificato di regolare esecuzione
entrambi recanti nell’oggetto il CUP e il CIG dell’intervento; - b) Certificato di ultimazione dei lavori recante nell’oggetto
il CUP e il CIG dell’intervento; - c) Certificato di regolare esecuzione dei lavori recante
nell’oggetto il CUP e il CIG dell’intervento; - d) Attestazione dell’importo complessivo delle spese
effettivamente sostenute per la realizzazione dell’intervento
nell’oggetto il CUP e il CIG dell’intervento; - e) Attestazione dell’adempimento degli obblighi di cui al
decreto legislativo n. 229/2011 relativi al Monitoraggio delle
opere pubbliche (MOP), previsto nell’ambito della Banca dati delle
amministrazioni pubbliche (BDAP), all’interno del quale il CUP
dell’intervento deve risultare nello stato «Concluso». - f) Prospetto riepilogativo delle spese effettivamente sostenute
per la realizzazione dell’intervento recante nell’oggetto il CUP e
il CIG dell’intervento.
- a) Determina di approvazione della rendicontazione recante
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