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di Daniele Bovi 

Il «contributo alla finanza pubblica» chiesto dal governo con l’ultima Finanziaria alle Regioni – tradotto i tagli – costerà all’Umbria sei milioni nel 2024 e circa sette per ogni anno tra il 2025 e il 2028. Le cifre sono contenute nel disegno di legge con il quale la giunta, venerdì, ha dato l’ok all’assestamento del bilancio di previsione; atto che come ogni anno andrà approvato dal consiglio regionale, dopo il necessario passaggio in commissione, entro la fine del mese. 

La sforbiciata Con la Finanziaria il governo in particolare ha chiesto un «contributo» da 350 milioni all’anno per quanto riguarda le Regioni (ridotto a 305 per il 2024) e 250 per Comuni e Province. Cifre alle quali, per quanto riguarda le Regioni, vanno aggiunti i quasi 200 milioni relativi al periodo 2023-2025, che per l’Umbria valgono 3,5 milioni all’anno. Per il 2024 con la variazione di bilancio approvata a giugno la Regione ha già messo sul tavolo sei milioni, mentre con l’assestamento per far fronte ai tagli vengono accantonati 5,5 milioni per il 2025 e 6,5 nel 2026; somme che ovviamente andranno integrate quando si metterà mano al bilancio di previsione 2025-2027.

Le misure Un bel pezzo dell’assestamento di bilancio riguarda la sforbiciata governativa, oltre a un incremento di 620 mila euro per quanto riguarda le spese relative alle prossime elezioni regionali, in programma tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre. Per il resto, sempre sul lato spesa si parla di un lungo elenco di interventi che vanno dai trasporti alla cultura, dal welfare all’istruzione e così via. Umbria mobilità potrà contare su 365 mila euro in più all’anno (da 1,5 a 1,865 milioni) per la gestione delle aree ferroviarie; altri 175 mila euro nel 2024 arriveranno per gli interventi sociali di cooperative sociali, associazioni di promozione sociale, del volontariato e altre organizzazioni senza finalità di profitto. 

Dal bonus bebè alla cultura Poi ci sono gli incrementi dei fondi per il bonus bebè: 360 mila euro quest’anno e 500 mila per il 2025 e 2026. Per quanto riguarda la cultura, 200 mila euro in più saranno dati quest’anno a Umbria jazz e 30 mila in più per ciascuno degli anni tra il 2024 e il 2026 al Laboratorio di diagnostica per i beni culturali di Spoleto. Mezzo milione, come contributo investimenti, servirà nel 2025 per finanziare interventi straordinari nelle scuole e 1,5, sempre come contributi, per l’impiantistica sportiva. Quasi 85 mila euro andranno all’Unione dei Comuni del Trasimeno a copertura delle minori entrate derivanti dalla riduzione del 30 per cento del canone demaniale lacuale dovuto dalle attività economiche, il cui pagamento verrà prorogato al 31 agosto. Taglio del 30 per cento deciso sulla scorta della crisi idrica che sta investendo anche quest’anno il lago, rendendo difficile l’utilizzo delle sponde. 

Gli altri interventi Fiere, mostre e mercati del settore alimentare nel 2024 potranno godere di 50 mila euro in più; stessa cifra per i parchi regionali mentre 70 mila in più verranno stanziati per coprire i danni all’agricoltura provocati dagli animali selvatici. Quasi 1,2 milioni invece riguarderanno contributi in conto interesse sui prestiti stipulati dagli imprenditori agricoli per le spese di anticipazione colturale: «Con questo intervento – è detto nel provvedimento -, la Regione intende fornire uno strumento agevolativo a favore delle imprese agricole, volto ad attivare un meccanismo di credito agevolato che supporti l’azienda nell’esercizio ordinario della propria attività economica». In totale secondo le stime di Palazzo Donini dovrebbero essere più di 800 le imprese beneficiarie.

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