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La speranza di vedere un’appendice del famoso Centre Pompidou di Parigi aprire sul suolo americano è stata bruscamente fermata. L’istituzione francese, nota per la sua eccellente collezione di arte moderna e contemporanea, aveva previsto di aprire un avamposto a Jersey City, New Jersey, nel 2024. La notizia che le autorità statunitensi hanno tagliato i finanziamenti a causa di preoccupazioni sulla sostenibilità finanziaria del progetto ha lasciato il futuro dell’iniziativa avvolto nell’incertezza.

Tim Sullivan, amministratore delegato della New Jersey Economic Development Authority (NJEDA), in una lettera inviata al Centre Pompidou in Francia, ha espresso il suo rammarico per la chiusura del progetto, ma ha anche ribadito la volontà di trovare nuove opportunità di collaborazione con i partner francesi. Queste dichiarazioni non attenuano tuttavia la delusione scaturita dalla decisione di interrompere un progetto tanto ambizioso, che prevedeva di rivalorizzare l’area storica di Journal Square grazie alla ristrutturazione dell’edificio Pathside, situato di fronte a Manhattan sul lato opposto del fiume.

La scelta di interrompere il progetto Centre Pompidou x Jersey City è scaturita dopo un’attenta analisi dei costi. Inizialmente, New Jersey aveva messo da parte quasi 58 milioni di dollari di fondi statali per il museo, inclusi 34 milioni da parte di NJEDA e 24 milioni dal Dipartimento di Stato. Nel marzo di quest’anno, l’Agenzia per la Riqualificazione di Jersey City (JCRA), incaricata di coordinare il finanziamento per il progetto, ha informato la NJEDA di un previsto deficit operativo di circa 19 milioni di dollari. Ne è seguito un intenso scambio di corrispondenza tra le due agenzie, nel tentativo di difendere ma anche mettere in discussione i finanziamenti.

Inoltre, la decisione di ritirare i fondi non è stata presa leggermente. Il taglio dei fondi è stato infatti deciso con un decreto legislativo dello Stato introdotto dai democratici il 26 giugno, dopo aver esaminato l’andamento economico influenzato dalle restrizioni del 2020 e le tensioni globali. L’elemenento clou del dibattito è stato l’impatto sul bilancio dello Stato, che avrebbe dovuto far fronte a crescenti costi e alle difficoltà connesse alla gestione dell’operatività del museo.

Sul piano pratico, ciò si concretizza nel ritiro da parte del Dipartimento di Stato dei restanti 18 milioni di dollari stanziati nel 2022 per questo progetto e nei 6 milioni di dollari che il JCRA è stato invitato a restituire perché non ancora spesi. Un risultato certamente amaro per Jersey City che avrebbe dovuto vedere nel Centre Pompidou un fiore all’occhiello della sua cultura.

La risposta francese all’intera faccenda non è ancora stata divulgata. Artnet News ha tentato di contattare il Centre Pompidou di Parigi per un commento, ma al momento della stampa non ha ricevuto risposta. Anche la JCRA non è stata raggiungibile per un commento.

In sintesi, la decisione di sospendere il finanziamento al progetto Centre Pompidou x Jersey City risulta essere un duro colpo per la cultura internazionale. Al di là delle difficoltà finanziarie che hanno portato a tale decisione, questo evento alimenta incertezze sul futuro della cooperazione culturale internazionale in un momento in cui istituzioni rinomate come il Centre Pompidou cercano di estendere la propria influenza a livello globale. Che questo sia un caso isolato o l’inizio di una tendenza rimane da vedere, ma ciò che è certo è che le ripercussioni dell’annullamento di un progetto così importante non mancheranno di farsi sentire.



 

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