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i dati del rendiconto sociale tra denatalità, pensioni e stipendi #finsubito prestito immediato


Le cifre. La differenza delle retribuzioni tra uomo e donna nella nostra provincia è del 25 per cento, più bassa rispetto alla media regionale e italiana. Le criticità: tempi lunghi (oltre 300 giorni) per le visite per l’invalidità

Mercato del lavoro, panorama demografico, situazione del sistema previdenziale e degli ammortizzatori sociali: l’attività di Inps biellese è stata raccolta nel primo rendiconto sociale dell’Istituto. Un documento che racconta un anno di attività e che propone una serie di riflessioni sull’evoluzione dei diversi ambiti di competenza di Inps.

L’incontro si è svolto nella sala convegni dell’Unione industriale e ha visto la partecipazione dei vertici locali e regionali dell’istituto. Ad aprire i lavori è stato l’intervento di Christian Ferrari (presidente Piccola industria Uib): «Questa presentazione è una straordinaria occasione per comprendere le dinamiche del territorio e costruire strategie utili per il futuro».

E’ intervenuta poi la vicepresidente della Regione Elena Chiorino. «Un rendiconto fondamentale per definire al meglio la situazione del Biellese e per individuare quali misure adottare per essere al fianco dei cittadini. Abbiamo in atto progetti che prevedono la collaborazione con Inps. Il dialogo con l’Istituto è fondamentale».

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La direttrice di Inps BiellaStefania Scola ha evidenziato il valore del lavoro dedicato alla realizzazione del report e ha sottolineato il fatto che la sede biellese è in costante difficoltà per la carenza di personale. Gli uffici di Biella infatti oggi contano 39 addetti, la metà di quelli che c’erano nel 2018. La direttrice ha poi ricordato quanto sia essenziale il ruolo di Inps e quanto grandi siano la responsabilità che l’istituto si assume, ma anche la fiducia che lo Stato riserva a Inps. Ha poi aggiunto: «Dobbiamo dare ai giovani una cultura previdenziale, far comprendere come funziona l’istituto, il suo valore e il suo peso nella società. Sarebbe bello portare gli studenti all’intero di Inps Biella, far vivere loro come si svolge il nostro compito, perché abbiano una visione reale della situazione»

Il vice presidente regionale Michele Cottura ha evidenziato come il sistema previdenziale Inps sia un unicum in Europa. «Nella vicina Francia ad esempio operano numerosi enti, che svolgono il loro servizio in modo separato» ha spiegato. E a proposito del bilancio sociale: «Non si tratta di un semplice rendiconto contabile ma è la testimonianza del nostro impegno nei confronti del territorio che sta attraversano momenti di difficoltà, dovuti in particolare all’invecchiamento della popolazione».

Il panorama sociodemografico.

Il rendiconto è stato illustrato nel dettaglio da Stefania Calabrese. Il panorama sociodemografico della nostra Provincia, in linea con la tendenza regionale, è caratterizzato da un andamento naturale con saldo negativo costante, consequenziale a un numero tendenzialmente stabile dei decessi a fronte di una progressiva diminuzione delle nascite. L’aspettativa di vita alla nascita presenta un andamento positivo durante l’arco temporale preso in esame e nel Biellese è di 80 anni per gli uomini e 84 per le donne. Per quanto riguarda l’incidenza dei fenomeni migratori sulla popolazione, sia per gli emigrati che per gli immigrati, risulta superiore rispetto a quanto accade sia a livello regionale sia a livello nazionale: nel Biellese nel 2022 gli immigrati sono stati 728, gli emigrati 417.

Si riscontrano picchi negativi per quanto concerne l’aspettativa di vita e il saldo migratorio a cavallo del biennio 2020-2021, che sono da interpretare come naturale conseguenza dell’emergenza epidemiologica.

Il mercato del lavoro

Nella Provincia di Biella, nel 2023 si registra un saldo netto occupazionale positivo, dovuto ad un maggiore numero di assunzioni rispetto alle cessazioni. I lavoratori dipendenti sono 57.122 la maggior parte lavorano nel settore privato (45.439); quelli del pubblico sono 9.533; seguono i domestici (2.459) e gli agricoli (1.156). Rispetto all’anno precedente si assiste per gli italiani a una riduzione sia delle assunzioni a tempo indeterminato sia di quelle a tempo determinato. Nella Provincia di Biella si riscontra un aumento sia del tasso di occupazione (passato dal 66,4 del 2022 al 70,3 per cento del 2023) sia del tasso di disoccupazione (dal 3,8 al 4,0), a fronte di una diminuzione del tasso di inattività (dal 30,9 del 2022 al 26,7 del 23).

Veniamo alle retribuzioni. Nel 2022 a Biella le donne del settore privato erano pagate a settimana in media 498 euro contro i 622 dei colleghi uomini. Meno della media nazionale (503 e 655 euro) e di quella nazionale (501 e 643 euro).

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Prestazioni assistenziali e sociali

Nella Provincia di Biella nel quadriennio 2020-2023 il numero di prestazioni liquidate per invalidità civile presenta un andamento oscillatorio. Sono aumentati sostanzialmente i tempi medi di fase sanitaria e amministrativa passando da 199 a 280 giorni, dato superiore rispetto sia a quello regionale sia al dato nazionale. Nel 2023 le indennità di accompagnamento erano 5.294 e le pensioni di invalidità civile 2.176.

«I tempi medi di erogazione sono elevatissimi: nel 2023 erano 280 giorni, oggi si superano i 300» ha detto il presidente del comitato provinciale inps di Biella Daniele Mason, che ha evidenziato, riferendosi a Asl e Regione, come questa situazione sia inaccettabile. Nel resto della regine la media di attesa per lo svolgimento della parte burocratica è di 166 giorni, mentre in Italia di 144.

Assegni di pensione più alti

Nel quadriennio 2020-2023 il numero delle pensioni IVS (Invalidità, Vecchiaia, Superstiti) liquidate presenta un andamento oscillatorio, con il 2020 che presenta il maggior numero di pensioni liquidate. Nella Provincia di Biella l’importo medio mensile delle circa 68mila IVS vigenti è di 1.405 euro per le donne e 2000 per gli uomini (inferiore alla media nazionale (1.412 e 2.154 euro). L’importo medio mensile delle IVS liquidate, per le donne (1.504 euro) risulta più alto rispetto sia alla media regionale (1.396) sia alla media nazionale (1.385), mentre per gli uomini (che a biella percepiscono 1.697 euro) risulta più basso rispetto sia alla media regionale (2.079), sia a quella nazionale (2.060). In ogni caso le donne biellesi ottengono un assegno mensile inferiore a quello dei colleghi uomini. È possibile osservare come i tempi di accoglimento delle Pensioni di Gestione Pubblica, nella maggior parte dei casi, non superino i 30 giorni. In relazione alle anticipazioni pensionistiche, il numero di domande accolte per quanto concerne la prestazione di Opzione Donna è notevolmente diminuito dalle 142 del 2921 alle 65 del 23). Inps segnala che nel 2023 è stata introdotta la nuova prestazione Quota 103 che ha visto erogate 105 assegni (24 donne e 81 uomini).

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