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Procuratore di Bari Roberto Rossi

Durante la conferenza “Intreccio fatale: gioco d’azzardo, usura e sovraindebitamento” organizzata dall’Ordine degli Avvocati di Bari e dalla Commissione Crisi d’impresa e procedure esecutive, il Procuratore di Bari, Roberto Rossi, ha lanciato un allarme sull’intreccio tra gioco d’azzardo legale e riciclaggio di denaro. “Non nascondiamoci dietro la legalizzazione delle scommesse,” ha affermato Rossi, sottolineando la necessità di maggiori controlli e di una certificazione antimafia per i centri scommesse.

Rossi ha sottolineato come, nonostante il gioco d’azzardo legale abbia eliminato quasi completamente quello illegale, il settore sia ancora caratterizzato da flussi di denaro sospetti. “C’è un’enorme quantità di denaro in circolazione, non compatibile con il semplice gioco o con la ludopatia. Una gran parte di questo denaro è frutto di riciclaggio,” ha dichiarato il Procuratore, insistendo sull’importanza di affrontare apertamente il problema.

Secondo Rossi, molte sale scommesse sono gestite da persone legate alla criminalità organizzata, con numerose sentenze definitive a supporto di questa affermazione. La legalizzazione del gioco d’azzardo, secondo il Procuratore, non deve servire da scusa per coprire le attività criminali sottostanti. Per questo, ha richiesto misure più severe, come la certificazione antimafia, per contrastare l’infiltrazione della criminalità organizzata nel settore.

Silvia Panzarino, consigliera dell’Ordine degli Avvocati di Bari, ha inaugurato la giornata di studi parlando di un “disastro economico che attanaglia numerose famiglie e imprese.” Ha evidenziato come il problema del gioco d’azzardo non riguardi solo gli adulti, ma anche i minorenni, con il 15% delle persone coinvolte che sono ragazzi attratti principalmente dai giochi online.

Sergio Magarelli, capo della sede barese della Banca d’Italia, ha sottolineato la diffusione capillare del fenomeno in Puglia, con molte persone che si rivolgono ai servizi del Serd per cercare di uscire dal tunnel della dipendenza. Magarelli ha evidenziato la crescita esponenziale del settore del gioco d’azzardo negli ultimi decenni, passando da un giro d’affari di 11 miliardi di euro nel 2003 a circa 140 miliardi nel 2023. Nonostante il notevole contributo all’erario, pari a circa 11 miliardi di euro all’anno, il settore resta ad “elevato rischio di riciclaggio.”

La giornata di studi ha offerto una panoramica dettagliata sulla complessità del problema, mostrando come il gioco d’azzardo possa avere conseguenze devastanti non solo sul piano economico, ma anche sociale, coinvolgendo spesso anche i più giovani. Gli esperti hanno concordato sulla necessità di interventi mirati e di una maggiore consapevolezza pubblica per combattere efficacemente il fenomeno.

Il messaggio del Procuratore Rossi è chiaro: il gioco d’azzardo, pur essendo legale, continua a essere un terreno fertile per il riciclaggio di denaro e la criminalità organizzata e la legalizzazione non deve essere usata come un pretesto per coprire le attività illecite.

Procuratore di Bari Roberto Rossi

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