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Come sarà la nuova visita per l’invalidità dopo che il 15 aprile scorso è stato approvato il decreto legislativo numero 77 sulla disabilità? Verranno modificati i criteri per la valutazione medico legale dell’invalidità civile e superate le vecchie tabelle ministeriali con le percentuali associate a singoli stati patologici. Ma da un punto di vista pratico, quale sarà la procedura per chiedere il riconoscimento dell’invalidità? (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Decreto disabilità, cosa cambia

Il decreto sulla disabilità entrerà definitivamente in vigore nel gennaio del 2026. Ma le sperimentazioni inizieranno già quest’anno (con le novità sulla visita di revisione a distanza), altre saranno applicate a partire dal gennaio 2025 (con 9 province che attueranno l’intero pacchetto di riforme).

In questo post ci soffermiamo su un aspetto in particolare, ma determinante. Ovvero: cosa dovranno fare i cittadini per chiedere il riconoscimento dell’invalidità o della disabilità. In pratica: cosa cambia rispetto a ora.

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Come sarà la nuova visita per l’invalidità?

Proprio come accade oggi il procedimento per il riconoscimento dell’invalidità deve essere avviato dal cittadino interessato. Resta la trasmissione telematica del certificato medico introduttivo, la cui compilazione resta affidata al medico di base.

Visita a distanza

Dovrebbe essere poi prevista la consueta convocazione. Ma nelle intenzioni del governo c’è l’idea di ampliare il più possibile la cosiddetta visita a distanza, quella effettuata solo sulla base della certificazione documentale allegata è inviata dal cittadino interessato.

Cittadino che dovrà compilare il questionario Whodas.

Cos’è il questionario Whodas 2.0? È uno strumento che si adatta perfettamente alla nuova valutazione complessiva della disabilità con gli indicatori ICF, che di fatto sostituiranno le vecchie tabelle ministeriali (qui puoi vedere nel dettaglio come funzionano i parametri ICF).

Quindi il questionario serve a fornire le prime importanti indicazioni alla commissione medico legale.

Vediamo nel dettaglio.

Il questionario Whodas: cos’è e come funziona

Il Whodas (acronimo di WHO Disability Assessment Schedule, scheda di valutazione della disabilità dell’OMS) è utilizzato da molte Nazioni per pianificare, tra l’altro, servizi sanitari e sociali ed elaborare politiche sulla disabilità.

Con il questionario è possibile valutare la disabilità di una persona partendo da sei aspetti principali:

  • Attività cognitiva: valuta le attività del comunicare e del pensare. Le aree specifiche esaminate sono: concentrarsi, ricordare, risolvere problemi, apprendere e comunicare.
  • Mobilità: valuta attività come: restare in piedi, muoversi dentro casa, uscire di casa e camminare per lunghe distanze.
  • Autocura: valuta attività come: lavarsi, vestirsi, nutrirsi e rimanere da soli per qualche giorno.
  • Interazione con le persone: valuta la capacità di interagire con altre persone in contesti sociali e relazionali. E quindi: comunicare, mantenere relazioni e partecipare a conversazioni.
  • Attività di vita: questo aspetto ne prevede a sua volta altri due:
    • Attività domestiche: capacità di svolgere attività quotidiane come pulire, cucinare e fare la spesa.
    • Attività lavorative e scolastiche: capacità di svolgere attività legate al lavoro, allo studio o altre responsabilità regolari.

In genere il questionario Whodas è composto da 36 domande, ma ci sono anche quelli da 12. Non è ancora stato stabilito quali dei due sarà adottato in Italia. Molto probabilmente quello da 36, che viene di solito utilizzato per una valutazione completa della disabilità.

Punteggio Whodas

Come funziona il punteggio Whodas? Si basa sulla cosiddetta scala Likert che ha 5 punti. Si va da “nessuna difficoltà a “difficoltà estrema o incapacità”. Graduate in questo modo:

  • 1: Nessuna difficoltà
  • 2: Difficoltà lieve
  • 3: Difficoltà moderata
  • 4: Difficoltà grave
  • 5: Difficoltà estrema/incapacità

I punteggi delle singole domande vengono sommati per ottenere un risultato totale per ciascun aspetto e un punteggio complessivo che riflette il livello generale di disabilità della persona. 

Saranno poi applicati dei metodi per trasformare questi punteggi grezzi in punteggi standardizzati.

Procedimento per chiedere l’invalidità

Come accennato il questionario ha una caratteristica importante nell’ambito dei nuovi criteri di valutazione della disabilità: ha una legame diretto con la classificazione ICF. Può essere usato per valutare le persone affette da qualsiasi tipo di malattia. Sono ovviamente inclusi anche i disturbi fisici, mentali e da uso di sostanze. Ma soprattutto, esamina la disabilità in modo culturalmente sensibile.

In pratica va oltre la semplice assegnazione di una percentuale da attribuire alla patologia. Come accade oggi con il sistema che verrà sostituito. Accerta dunque la disabilità non solo dal punto di vista sanitario, ma anche considerando gli aspetti culturali e sociali. Un metodo multidimensionale che rispecchia la complessità della disabilità come esperienza umana andando oltre le limitazioni fisiche o mentali.

Procedimento unificato

Il procedimento sarà lo stesso per tutte le forme di disabilità: accertamento dell’invalidità civile, della cecità civile, della sordocecità, degli alunni con disabilità, degli elementi utili alla definizione della condizione di non autosufficienza (accompagnamento).

Dopo aver visionato la certificazione e il questionario,  la commissione dovrebbe prendere la decisione in una sola riunione collegiale. Se non si arrivasse a una valutazione condivisa, potrebbe essere richiesta alla persona di integrare la certificazione medica o anche eventuali approfondimenti.

Il ruolo dell’INPS

L’INPS sarà l’unico soggetto accertatore, con l’attività delle commissioni che avranno il compito di svolgere le funzioni di unità valutative di base.

Il nuovo decreto prevede un coinvolgimento attivo della persona con disabilità mediante la richiesta, come abbiamo visto, di compilazione del certificato WHODAS.

È prevista un’ulteriore valutazione multidimensionale con la partecipazione di professionisti del settore sociale e psicologico oltre che medico. Servirà a creare il nuovo “Progetto vita”, che si aggiunge alle tutele già previste nella Legge 104.  

Si tratta di uno strumento innovativo e personalizzato: individua gli interventi, i benefici e le prestazioni che garantiscono l’inclusione della persona nei diversi ambiti di vita. 

Quando arriva il verbale

Il processo di valutazione si conclude dopo che il certificato verrà caricato  sul fascicolo sanitario elettronico (FSE) entro 90 giorni dall’invio del certificato medico, che diventano 15 per le persone che hanno patologie oncologiche e 30 per i minori.

Il certificato che riconosce la condizione di disabilità avrà un valore polifunzionale. Cosa significa? Che il documento può sostituire tutte le altre certificazioni e può essere utilizzato (come se fosse una domanda) per ricevere le prestazioni sociali e socio assistenziali. In questo modo si semplifica l’accesso alle misure per le persone che hanno una disabilità.

Nei dettagli la procedura sarà definita prima del via alla sperimentazione (2025) e aggiornata entro il primo gennaio del 2026 dopo aver verificato sul campo il suo funzionamento.

Come sarà la nuova visita per l'invalidità?
Nell’immagine una giovane donna ha chiesto al suo medico di compilare il certificato introduttivo per la richiesta di invalidità.

FAQ (domande e risposte)

Come cambierà la visita per l’invalidità nel 2026?

Nel 2026, la visita per l’invalidità subirà cambiamenti significativi grazie al decreto legislativo numero 77 sulla disabilità, che prevede una revisione dei criteri di valutazione medico-legale dell’invalidità civile. Le vecchie tabelle ministeriali, che utilizzavano percentuali fisse per stati patologici specifici, saranno sostituite da una valutazione più complessiva e dinamica basata sugli indicatori ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute). Si introdurrà inoltre la pratica delle visite a distanza, basate sulla documentazione medica senza necessariamente richiedere la presenza fisica del richiedente.

Quali sono le novità del decreto legislativo sulla disabilità?

Il decreto legislativo introduce importanti innovazioni come la visita a distanza e una nuova modalità di valutazione della disabilità. Le sperimentazioni di queste novità inizieranno quest’anno e si estenderanno in 9 province a partire dal gennaio 2025. Una delle novità principali è l’uso del questionario WHODAS 2.0, che permette di valutare la disabilità su sei aspetti principali della vita quotidiana, riflettendo un approccio più olistico e centrato sulla persona rispetto ai precedenti sistemi basati solo su criteri medici.

Come funzionerà la visita a distanza per l’invalidità?

La visita a distanza per l’invalidità sarà realizzata mediante la valutazione dei documenti medici inviati telematicamente dai richiedenti. Questo processo consente di ridurre gli oneri per i pazienti, eliminando la necessità di visite fisiche per casi chiari o documentati dettagliatamente. Il medico di base compila il certificato medico che viene poi trasmesso elettronicamente, e la commissione medica legale può decidere sulla base di questa documentazione, ampliando l’uso delle tecnologie digitali nel processo di valutazione.

Cosa è il questionario WHODAS 2.0 e come viene usato?

Il questionario WHODAS 2.0 (WHO Disability Assessment Schedule) è uno strumento sviluppato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per valutare il funzionamento e la disabilità in sei domini principali della vita di una persona: cognizione, mobilità, autocura, interazione sociale, attività di vita e partecipazione sociale. Utilizzando una scala Likert a 5 punti, il questionario misura le difficoltà incontrate in queste aree, offrendo una valutazione complessiva del livello di disabilità. In Italia, si prevede l’uso della versione da 36 domande per una valutazione completa.

Come verrà valutata la disabilità con il nuovo sistema?

Con il nuovo sistema, la disabilità verrà valutata attraverso un approccio multidimensionale che considera non solo gli aspetti sanitari ma anche quelli sociali e culturali, come indicato dagli indicatori ICF. Questo approccio è riflettuto nell’uso del questionario WHODAS 2.0, che valuta l’individuo in vari aspetti della vita quotidiana e sociale. Il punteggio ottenuto dal questionario aiuta a determinare il grado di disabilità e le necessità di supporto dell’individuo.

Qual è il ruolo dell’INPS nella nuova valutazione della disabilità?

L’INPS avrà un ruolo centrale come unico soggetto accertatore nel nuovo sistema di valutazione della disabilità. Le commissioni operative presso l’INPS saranno responsabili per la valutazione delle richieste di riconoscimento dell’invalidità, utilizzando i dati forniti attraverso il certificato WHODAS e altri documenti medici. Inoltre, l’INPS sarà coinvolto nell’implementazione del “Progetto vita”, un piano personalizzato che integra interventi, benefici e prestazioni per garantire l’inclusione sociale delle persone con disabilità. Questo ruolo ampliato riflette un cambiamento significativo verso un approccio più integrato e personalizzato nella gestione della disabilità.

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