Le famiglie sgomberate da alloggi danneggiati a causa del bradisismo potranno ricevere per sei mesi un contributo finalizzato all’autonoma sistemazione.
Ad annunciarlo è stato il sindaco Gigi Manzoni, con un post pubblicato nel primo pomeriggio sulla sua pagina Facebook (clicca qui per leggerlo).
Il via libera al provvedimento, afferma il Capo dell’Amministrazione, è arrivato stamattina dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, dopo una richiesta in tal senso avanzata dallo stesso Manzoni una settimana fa al Prefetto di Napoli.
L’ammontare del contributo aumenterà all’aumentare della composizione del nucleo familiare interessato dall’ordinanza di sgombero: 400 euro al mese per i single, 500 per le famiglie di due persone, 700 euro per le famiglie di tre persone, 800 euro per le famiglie di quattro persone, 900 euro per le famiglie composte da almeno cinque persone.
In aggiunta a queste cifre andranno 200 euro in più al mese per ogni anziano al di sopra di 65 anni o disabile con invalidità di almeno il 67% presente in famiglia.
Le modalità di presentazione delle domande e di assegnazione del contributo, ha spiegato Manzoni, saranno rese note nei prossimi giorni, appena arriveranno le relative indicazioni operative dal Governo.
Intanto, sempre a proposito degli sgomberi, l’Associazione Tecnici e Costruttori della Campania, ha duramente criticato l’operato dell’Amministrazione in merito al vademecum pubblicato sul sito istituzionale del Comune (clicca qui per leggerlo) a beneficio di chi intende contestare le ordinanze sindacali con cui i cittadini sono obbligati a lasciare le proprie case dopo il violento sciame sismico del 20 maggio.
“Si tratta di un farraginoso procedimento amministrativo, esempio mirabile di tecnoburocrazia creativa – dichiara in una nota il presidente del sodalizio, Rossano Ricciardi – per il quale voglio innanzitutto esprimere la mia solidarietà a questi sfortunati cittadini che al danno del terremoto e di uno sgombero cautelativo, vedono aggiungersi la beffa nel vedersi costretti a produrre una valanga di documenti, oltre al doveroso e consueto Certificato di Cessato Pericolo prodotto da un tecnico abilitato: un altro terremoto che si abbatte sui cittadini e complica il lavoro di tecnici ed imprese che sono al lavoro da giorni nell’intento di far rientrare in sicurezza, nelle proprie case, le famiglie sgomberate”.
“Abbiamo notizia di una percentuale altissima di sgomberi cautelativi che poggiano su analisi che si sono rivelate del tutto errate, con il risultato che tante famiglie sono fuori dalle loro case inutilmente e dopo questa ‘complicazione amministrativa’ chissà quando potranno ritornarvi. Mi chiedo – aggiunge Ricciardi – come sia possibile che temi così importanti siano trattati senza alcuna condivisione? Come farà il Comune di Pozzuoli dopo aver appesantito burocraticamente tutti i procedimenti in corso, a sostenere le spese di tante famiglie fuori casa? Ed ancora se in una condizione come questa ancora tranquilla il Comune si è gravato da solo di tanta burocrazia, come riuscirà ad affrontare situazioni quando potrebbero esserci veri danni al patrimonio immobiliare privato. Contatterò immediatamente il Sindaco Manzoni ed i vertici della Protezione Civile Nazionale e Regionale per portare il contributo mio e dei tanti iscritti all’Associazione, che hanno competenze specifiche proprio per gli interventi da attuare, in una vicenda che ha assunto risvolti surreali”.
Secondo lo stesso Ricciardi, nel caso in cui il Governo dovesse decidere di finanziare interventi di miglioramento ed adeguamento sismici degli edifici privati “per evitare che le risorse vadano inutilmente sperperate, occorrerà che siano ben valutate le modalità di intervento e di spesa e siano individuati attori e procedimenti attuativi”.
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