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Il riscatto nel leasing: come funziona e cosa devi sapere – Finsenas #finsubito prestito immediato


Il leasing è uno degli strumenti finanziari più utilizzati per l’acquisto di beni, specialmente nel settore automobilistico, immobiliare e per beni strumentali in ambito aziendale. La sua flessibilità e la possibilità di dilazionare i pagamenti nel tempo lo rendono una scelta molto apprezzata da imprese e privati. Uno degli aspetti centrali del leasing è il riscatto finale: l’opzione che permette al locatario di diventare proprietario del bene al termine del contratto. In questo articolo spiegheremo il funzionamento del riscatto nel leasing, come si calcola, quali sono i vantaggi e le considerazioni da tenere in mente.

 

Cos’è il leasing?

Prima di entrare nel dettaglio del riscatto, è importante comprendere il funzionamento generale del leasing. Il leasing è un contratto attraverso il quale una parte, detta locatore o società di leasing, concede a un’altra parte, chiamata locatario o utilizzatore, il diritto di utilizzare un bene per un determinato periodo di tempo, in cambio di un pagamento periodico (solitamente mensile o trimestrale). Al termine del periodo prestabilito, l’utilizzatore ha l’opzione di riscattare il bene, acquistandolo a un prezzo concordato, oppure di restituirlo.

Esistono diverse tipologie di leasing, ma i principali sono:

  • Leasing operativo: Il bene viene concesso in uso per un periodo determinato, ma solitamente il locatario non ha interesse a riscattare il bene, poiché il contratto è più orientato all’utilizzo temporaneo del bene (tipico, ad esempio, del noleggio operativo di beni strumentali).
  • Leasing finanziario: In questo caso, il bene viene concesso in uso con l’intenzione che l’utilizzatore possa alla fine diventare proprietario tramite il riscatto. È la forma più comune per l’acquisto di veicoli, macchinari o immobili.

Il riscatto, quindi, è la fase finale e opzionale di un contratto di leasing finanziario, che consente al locatario di diventare il proprietario del bene, saldando l’importo residuo definito nel contratto.

 

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Come funziona il riscatto nel leasing

Il riscatto nel leasing è l’opzione che permette al locatario di acquistare il bene al termine del contratto, pagando un prezzo chiamato valore di riscatto o opzione di acquisto. Questo prezzo è stabilito fin dall’inizio nel contratto di leasing e rappresenta una frazione del valore del bene, solitamente una quota residua dopo che il locatario ha versato le rate durante la durata del contratto.

Il riscatto può essere applicato su vari tipi di leasing, tra cui:

  • Leasing auto: uno dei casi più comuni di riscatto riguarda il leasing automobilistico, dove al termine del contratto l’utilizzatore può scegliere di acquistare il veicolo.
  • Leasing immobiliare: in questo caso, il riscatto riguarda l’acquisto di un immobile, ad esempio da parte di un’azienda o di un professionista che ha locato l’immobile per un periodo di tempo.

Esempio di leasing auto con riscatto

Supponiamo che una persona decida di sottoscrivere un contratto di leasing finanziario per un’automobile del valore di 30.000 euro. Il contratto ha una durata di 4 anni, durante i quali la persona paga rate mensili di 400 euro. Alla fine del periodo, ha l’opzione di riscattare il veicolo a un valore di riscatto concordato, per esempio 8.000 euro.

Alla fine dei 4 anni, l’utilizzatore può:

Riscattare il veicolo pagando 8.000 euro e diventare il proprietario del bene.

Restituire il veicolo alla società di leasing senza dover pagare il valore di riscatto.

Sottoscrivere un nuovo contratto di leasing per un nuovo veicolo, iniziando un altro ciclo.

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Come si calcola il valore di riscatto?

Come si calcola il valore di riscatto?

Il valore di riscatto è determinato al momento della sottoscrizione del contratto di leasing e dipende da vari fattori:

  • Durata del contratto: un contratto di leasing più lungo comporterà rate più basse, ma potrebbe lasciare un valore di riscatto più elevato al termine. Al contrario, un leasing più breve potrebbe comportare rate più alte e un valore di riscatto inferiore.
  • Tipo di bene: il valore di riscatto può variare a seconda della tipologia di bene. Ad esempio, per un’automobile, il valore di riscatto tiene conto della svalutazione del veicolo durante il periodo del leasing.
  • Contributo iniziale: in molti casi, l’utilizzatore versa un anticipo al momento della stipula del contratto. Questo anticipo influisce sia sull’importo delle rate mensili che sul valore di riscatto finale.

Di norma, il valore di riscatto rappresenta una percentuale del prezzo originario del bene. Per le automobili, ad esempio, può oscillare tra il 10% e il 30% del prezzo d’acquisto, ma per altri beni potrebbe essere calcolato diversamente.

 

Esempio di calcolo del valore di riscatto

Se un’azienda stipula un contratto di leasing per un macchinario del valore di 50.000 euro, con una durata di 5 anni e un contributo iniziale di 10.000 euro, le rate mensili copriranno una parte del valore residuo, e il valore di riscatto potrebbe essere fissato a 5.000 euro, da pagare alla fine del contratto per diventare proprietari del macchinario.

 

Vantaggi del riscatto nel leasing

Il riscatto nel leasing presenta diversi vantaggi per il locatario:

  • Flessibilità: durante il periodo del leasing, l’utilizzatore ha la possibilità di testare l’effettiva utilità del bene. Al termine del contratto, può decidere se riscattarlo o restituirlo, offrendo una grande flessibilità, soprattutto in settori dove l’innovazione tecnologica avanza rapidamente.
  • Opzione di acquisto: il riscatto consente di dilazionare l’acquisto di un bene nel tempo, rendendo l’accesso a beni costosi più sostenibile per aziende e privati.
  • Risparmio: il riscatto finale può risultare conveniente. Acquistare un bene che ha già subito una certa svalutazione (ad esempio un’auto o un macchinario) può essere economicamente vantaggioso, specialmente se il locatario ha versato un anticipo consistente e ha mantenuto il bene in buone condizioni.
  • Migliore gestione della liquidità: il leasing consente di avere a disposizione il bene senza dover investire subito grandi capitali, lasciando così risorse finanziarie libere per altre esigenze.

 

Riscatto e fiscalità

Il leasing, compreso il riscatto, presenta vantaggi fiscali per le aziende. In particolare, i canoni di leasing sono deducibili fiscalmente come costi operativi, e anche l’importo pagato per il riscatto può essere dedotto. Tuttavia, le regole fiscali variano a seconda del tipo di bene e della normativa vigente, quindi è importante consultare un consulente fiscale per comprendere appieno i benefici applicabili alla propria situazione.

 

Conclusioni

Il riscatto nel leasing è un’opzione che offre grande flessibilità, permettendo a privati e aziende di dilazionare l’acquisto di beni di valore nel tempo e di decidere, al termine del contratto, se diventare proprietari del bene o restituirlo. Tuttavia, la convenienza del riscatto dipende da vari fattori, tra cui la tipologia del bene, la durata del contratto e l’importo delle rate pagate. Prima di sottoscrivere un contratto di leasing, è fondamentale valutare attentamente tutti questi elementi e considerare se il riscatto finale sia la soluzione più vantaggiosa per le proprie esigenze finanziarie e operative.

 

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*I contenuti e le opinioni eventualmente espresse all’interno di questo blog non rappresentano né corrispondono necessariamente al punto di vista dell’Azienda per cui lavoro.

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