MILANO – La porta è chiusa e difficilmente si aprirà nelle prossime settimane, sempre che – ça va sans dire – non arrivi la classica offerta indecente. L’Inter neanche dodici mesi fa ha acquistato Davide Frattesi dal Sassuolo in prestito con obbligo di riscatto. Condizione scattata a febbraio, con i nerazzurri che devono versare al club neroverde 27 milioni dopo i 6 già iniettati l’estate scorsa (ci sono poi 5 milioni di bonus, ma bisognerà attendere il bilancio in chiusura il 30 giugno per capire la reale entità di quelli raggiunti). Di questi 33 milioni, quasi 10 (9.9) andranno alla Roma che nel 2017 aveva inserito fra le clausole della cessione al Sassuolo una percentuale sulla futura rivendita, fissata al 30%. E la Roma nelle ultime settimane avrebbe fatto più di un pensierino su Frattesi che fra il 2014 e il 2017, dopo otto anni vissuti nel vivaio della Lazio, aveva giocato nel settore giovanile giallorosso. Il primo a (ri)volere Frattesi a Roma è Daniele De Rossi che il 19 maggio, nel post partita di Roma-Genoa, aveva espresso così tutto il suo rammarico per alcune decisioni prese dalla società nel corso degli anni sulla gestione dei propri talenti (fra cui anche Calafiori): “Abbiamo perso Frattesi, non mi va proprio giù”.
Roma, ecco quanto serve per strappare Frattesi all’Inter
La Roma sul mercato cerca uno o due centrocampisti, in particolare delle mezzali. Andrà via Renato Sanches e, se arriverà la proposta giusta, sarà ceduto pure Aouar. Per completare un reparto composto quindi da Cristante, Paredes e capitan Pellegrini (più Bove e Baldanzi), De Rossi vorrebbe centrocampisti di gamba, box-to-box, come, appunto, Frattesi. Fra il volere e il fare, però, come noto, ce ne passa e l’Inter oggi non intende assolutamente trattare la partenza di un punto fermo della squadra. Perché se è vero che Frattesi ha disputato solo 11 partite da titolare, per Inzaghi rimane comunque una sorta di dodicesimo uomo. Quando stava bene, ha sempre giocato – 42 presenze totali – e il suo apporto è stato decisivo con 8 reti e 5 assist fra campionato e coppe. Ovvio che Frattesi si aspetti di avere maggiori opportunità nella prossima annata, quando comunque l’Inter avrà più partite da affrontare, fra la nuova Champions e il Mondiale per club nel giugno 2025. Naturalmente ci sarà uno Zielinski in più, ma è anche lecito attendersi un fisiologico calo del 35enne Mkhitaryan. Insomma, Frattesi – una sorta di titolare aggiunto anche per Spalletti in Nazionale – per l’Inter è un intoccabile, una colonna della squadra del presente e del futuro. Cosa potrebbe cambiare le carte in tavola? Come dicevamo, un’offerta indecente, perché l’Inter, nonostante i propositi di Oaktree di non cedere i migliori giocatori, è un club che non può esimersi dall’ascoltare proposte di un certo livello. Dunque quanto servirebbe per far traballare i nerazzurri? Almeno 45 milioni, che per la Roma significherebbero circa 35, calcolando i 10 che incasserà dal famoso 30%. Dalla capitale arriverà un assegno del genere? Difficile.
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