«A inizio anno sembrava impossibile poter superare il record raggiunto nel 2023, quando per il Macerata Opera Family si totalizzarono 11.120 presenze, e invece i risultati 2024 parlano chiaro: 14.946 presenze, con un incremento quindi del 34% rispetto alla scorsa edizione». Così l’associazione Arena Sferisterio fa un bilancio delle cinque serate dedicate alle famiglie all’interno del Mof 2024. Due gli spettacoli: Il piccolo principe: un viaggio tra le stelle di Vincenzo Ruggiero al Teatro Lauro Rossi (una nuova produzione a cura di Adamo Angeletti in collaborazione con la Scuola Civica di Musica “Stefano Scodanibbio”, destinata alla scuola per l’infanzia dai 3 ai 5 anni) e Turandot. Enigmi al museo (opera ispirata al capolavoro di Puccini, realizzata da AsLiCo per la 28ª edizione di Opera Domani per le scuole primarie e secondarie di primo grado, dai 6 ai 14 anni, in coproduzione con Opéra Grand Avignon e Opéra de Rouen Normandie).
«Hanno coinvolto ed emozionato studenti provenienti non solo da Macerata ma dall’intera regione – continua l’associazione Arena Sferisterio – da Appignano, Belforte del Chienti, Caldarola, Civitanova Marche, Colmurano, Corridonia, Loro Piceno, Matelica, Mogliano, Montecassiano, Montefano. Montelupone, Monte San Giusto, Morrovalle, Petriolo, Pollenza, Potenza Picena, Recanati, San Ginesio, San Severino, Sarnano, Tolentino, Treia, Urbisaglia, e poi da Fabriano, Loreto e Senigallia. Fondamentale per il progetto “Lo Sferisterio a scuola” il prezioso contributo di un gruppo di Children partner composto da: Astea Energia (gruppo Sgr), Clementoni, Mis-Marche International School e Naturneed. Un segnale importante è arrivato anche da attraverso due lettere di apprezzamento a firma sia del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara che della sottosegretaria Paola Frassinetti».
«Il successo numerico e formativo delle iniziative per la scuola che preludono al Macerata Opera Festival – specifica sempre l’associazione – è denso di implicazioni sociali: una di esse lega le potenzialità di aggregazione ed educazione dello spettacolo dal vivo ad analoghe funzioni svolte tradizionalmente dalla Chiesa tramite l’attività parrocchiale e oratoriale, invitando i due ambiti – quello operistico e quello confessionale – a nuove forme di collaborazione inclusive. D’altro canto, se il 60° Macerata Opera Festival 2024 si raccoglie intorno ai versi “e qui la Luna l’abbiamo vicina”, tratti da un classico come La bohème di Puccini, già l’11 ottobre 1962, a ridosso dell’apertura del Concilio Vaticano II, Papa Giovanni XXIII aveva intuito simili metafore di elevazione spirituale e “corale” quando esordì dinanzi al teatro del mondo con queste parole: “Cari figliuoli, sento le vostre voci. La mia è una voce sola, ma riassume la voce del mondo intero; qui tutto il mondo è rappresentato. Si direbbe che persino la Luna si è affrettata, stasera – osservatela in alto! – a guardare a questo spettacolo”».
(foto Simoncini)
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