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E’ stato un successo clamoroso quanto inaspettato quello degli incentivi auto 2024 per le elettriche. Dall’apertura di ieri della piattaforma dell’Ecobonus, ore 10:00, è stato un calo continuo dell’importo disponibile, leggasi 240 milioni di euro. Poco dopo le ore 18:30 è arrivata la parola fine, visto che i fondi sono andati esauriti, incredibilmente nel giro di poco meno di 9 ore. Un vero e proprio boom di richieste e tenendo conto che gli incentivi andavano da un minimo di 6.000 euro fino ad un massimo di 13.750, ipotizzando una media di circa 9.000 euro a testa, è probabile che ieri siano state vendute circa 25mila auto elettriche.

Un successo clamoroso tenendo conto che fino ad oggi, nel periodo gennaio-aprile, erano state solo 16mila le vetture green commercializzate in Italia. Anche il direttore di Quattroruote, Gianluca Pellegrini, non si spiega questa clamorosa esplosione e parlando ieri ai microfoni di TgCom24.it, ha commentato: “Gli incentivi sulle auto elettriche funzionano fino a un certo punto ma non possono essere un elemento strutturale sufficiente a tenere in piedi un mercato. Fino a ieri in Italia c’era solo il 4% di auto elettriche (contro il 12% di media europea). Oggi sono andate a ruba”.

INCENTIVI AUTO 2024, GIÀ FINITI QUELLI PER LE ELETTRICHE: A QUANTO AMMONTAVANO

Come anticipato sopra, le vetture elettriche, quindi quelle che non emettono alcun grammo di anidride carbonica, si potevano acquistare con una forte agevolazione: 6.000 euro per il solo acquisto senza rottamazione, fino a 13.750 euro invece per chi aveva un ISEE sotto i 30mila euro e rottamasse un’auto datata, quindi una Euro 0-2.

Un lauto conguaglio che ha ingolosito coloro che volevano passare alla vettura green, e nel contempo, un bonus che da mesi gli automobilisti aspettavano, tenendo conto che gli stessi incentivi auto 2024 sono stati annunciati alla fine del 2023. Dopo tanti mesi di ritardo, per certi versi inspiegato, alla fine sono entrati in vigore e pronti-via sono andati subito finiti.

INCENTIVI AUTO 2024, GIÀ FINITI QUELLI PER LE ELETTRICHE: RESTANO QUELLI PER LE PLUG-IN E LE TERMICHE

Restano quelli per le vetture ibride plug-in, quindi le termiche dotate di motore elettrico che funziona in simbiosi e che si possono ricaricare, oltre alle auto che hanno delle emissioni di CO2 fino a 135 g/km, ma con bonus molto meno corposi: si ottiene un aiuto solo in caso di rottamazione che è pari a 3.000 euro per le Euro 0-2, 2.000 per le Euro 3 e 1.500 euro per le Euro 4.

In totale sono stati messi a disposizione circa un miliardo di euro “Con questo piano incentivi – ha commentato il ministro del Made in Italy, Adolfo Urso – sosteniamo le famiglie nell’acquisto di un’auto ecologica rinnovando il parco auto e nel contempo stimolando la produzione nazionale. E’ un Piano Italia, per la famiglie e per il lavoro italiano”. Resta comunque il dilemma, al di là del successo clamoroso: le auto elettriche si vendono solo con gli incentivi? Vedendo i dati di queste ore la risposta potrebbe essere affermativa.

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