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Sanzioni per un totale di 7mila euro, elevate ad una serie di attività situate perlopiù nel centro storico di Prato. È il report degli interventi della polizia municipale compiuti lo scorso venerdì, sancendo idealmente l’inizio dei “servizi ad alto impatto” disposti su alcuni punti critici del capoluogo laniero dalla Prefettura al “tavolo” per l’ordine e la sicurezza pubblica di mercoledì scorso.
Due sere fa, circa dieci agenti delle unità commerciale, investigativa e dei reparti territoriale centro e motociclisti hanno effettuato controlli nel centro storico cittadino con particolare attenzione a via Santa Trinita, oggetto di segnalazioni al Comune da parte dei residenti e dei commercianti. Durante il servizio sono state controllate alcune attività di ristorazione, riscontrando violazioni di natura amministrativa. Al gestore di un locale è stata contestata la vendita di alcolici a minori che ha comportato una sanzione pari a 1000 euro. In un altro caso sono state riscontrate difformità nei limiti di occupazione del suolo pubblico.
“Ringrazio il prefetto per aver accolto la nostra richiesta di attenzione e di potenziamento dei controlli. La sinergia tra enti è fondamentale per attenuare e risolvere problemi complessi come la sicurezza cittadina. Credo molto nella collaborazione e nel lavoro di squadra – ha dichiarato il sindaco Ilaria Bugetti – noi facciamo la nostra parte direttamente attraverso la polizia municipale e indirettamente attraverso progetti volti a migliorare la vivibilità e il decoro del centro e di altre zone sensibili. Penso ad esempio agli operatori di strada. Ma non solo. Vogliamo farci carico anche del malessere che può nascondersi dietro certi comportamenti violenti dei giovani. È compito nostro stare vicino ai cittadini più fragili”.
Nel pomeriggio, gli agenti dell’ufficio di polizia commerciale avevano ispezionato un negozio di alimentari nella zona di via Valentini già oggetto di numerose segnalazioni da parte dei residenti, per schiamazzi in primis. Durante il controllo, è stato accertato come oltre ad alimenti e bevande sugli scaffali fossero presenti anche prodotti tessili e prodotti per l’igiene e la cura personale e della casa. Merci per le quali l’attività in questione non ha le autorizzazioni necessarie alla vendita. L’esercizio commerciale esponeva e vendeva in particolare orologi e articoli di bigiotteria (quali orecchini, spille, bracciali) privi dell’etichettatura che deve informare il consumatore sull’origine e composizione dei prodotti, in violazione del codice del consumo. Si tratta di 74 articoli non etichettati, sottoposti a sequestro amministrativo ai fini della confisca. Alla titolare dell’attività commerciale, una donna di origine africana di circa 40 anni, è stata comminata una sanzione amministrativa di 6mila euro.
Quello della sicurezza è un tema che sta continuando a tenere banco e già giovedì scorso l’opposizione non aveva nascosto preoccupazioni in merito ad alcune aree del centro, invitando l’amministrazione ad intensificare i controlli proprio su alcuni esercizi commerciali che darebbero campo libero ad attività illecite. “Ci sono market etnici che sono diventati vere e proprie centrali dello spaccio e delle risse – ha attaccato Tommaso Cocci, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale – penso alle zone di via Ferrucci e piazza Ciardi. Cosa si deve aspettare prima di intervenire?”
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