Detrazioni fiscali: adesso possono essere chieste addirittura anche dopo cinque anni e il vantaggio per i cittadini è forte #finsubito prestito immediato

Vantaggi per i cittadini attraverso le detrazioni fiscali: se hai dimenticato di richiederle hai 5 anni per recuperare 

Il 2024 è stato un anno difficile da affrontare per le famiglie italiane. Il caro prezzi scaturito dallo scoppio inflazionistico del 2023 pesa ancora sugli stipendi mensili. Nonostante la BCE ha come obiettivo di ribassi scaglionati fino al 2025, i tassi d’interesse saranno ancora alti rispetto alla media degli anni precedenti. Gli interventi più funzionali da parte dello Stato sono relativi alle detrazioni che vengono rilasciate sulle spese mediche, di ristrutturazione, e relative ad altri bonus annuali.

Per coloro che magari hanno fatto spese importanti, senza sapere della possibilità di richiedere la percentuale di detrazione sulla dichiarazione dei redditi, c’è la possibilità di recuperare. Infatti non tutti sono a conoscenza del fatto che le detrazioni possono essere chieste fino a 5 anni dopo e possono essere un ottimo aiuto per cercare di recuperare parte dei soldi spesi, che di questi tempi, sono essenziali per migliorare le entrate familiari.

Anche nel caso in cui non si richiedesse un beneficio fiscale con la presentazione della dichiarazione dei redditi dell’anno successivo, questo può essere richiesto in un secondo tempo presentando la dichiarazione integrativa, vediamo come.

Come ottenere detrazioni dopo 5 anni dall’intervento

A chiarire questo punto è la Corte di Cassazione con l’ordinanza 14889 del 28 maggio 2024. Se si dimentica una detrazione fiscale con la presentazione della dichiarazione annuale, non c’è da temere perché tutti i cittadini possono applicare questo vantaggio. L’ordinanza è relativa alla detrazione per i bonus edilizi ma può essere facilmente traslata su diverse tipologie di detrazioni.

Esiste una dichiarazione integrativa con la quale si può ottenere il diritto di rimborso fino a 5 anni dopo dalla spesa iniziale. Il modello da utilizzare per la dichiarazione integrativa è il modello Redditi barrando la voce “dichiarazione integrativa” che può essere inviata anche una volta scaduti i termini per l’invio della dichiarazione. Nel caso in cui non si fosse esperti ci si potrà far aiutare da un caf oppure da un commercialista, che vi chiarirà meglio tutti i punti.

Poi, nel caso in cui si dovessero correggere errori oppure omissioni varie, andrà barrata la casella ‘dichiarazione integrativa’ nel frontespizio del modello Redditi, e inserito il codice 1 che indica la correzione. Una volta inoltrata, l’eventuale credito d’imposta derivante può essere usato in compensazione per gli anni successivi, oppure può essere richiesto un rimborso il quale verrà caricato direttamente sul proprio conto corrente tramite iban indicato.