Max Verstappen vince nel weekend in cui la Red Bull si dimostra battibile. La fondamenta su cui il campione del mondo ha costruito il suo quinto successo stagionale le ha poste nelle qualifiche di sabato, senza la partenza dalla pole position il copione della gara sarebbe stato diverso. Un altro passaggio importante è stato il primo stint con gomme medie, ventidue giri tirati nei quali Verstappen è riuscito a costruirsi un vantaggio di quasi sette secondi su Lando Norris. Dopo il passaggio alle hard è iniziata un’altra gara.
Fino al giro 44 il gap tra Max è Norris è rimasto invariato, poi la Red Bull numero 1 ha iniziato a perdere passo. Il problema è stato un calo di temperatura delle gomme anteriori, manifestatosi con un sottosterzo sempre più accentuato. Un problema imprevisto, legato al cambio importante di setup che gli ingegneri della squadra hanno dovuto apportare dopo i riscontri negativi di venerdì. Il salto in avanti è stato buono, ma un assetto modificato ha comportato il dover affrontare la gara un po’ alla cieca, senza i consueti riferimenti dei long-run della sessione FP2, che comunque la Red Bull aveva affrontato con gomme medie.
Max Verstappen, Red Bull Racing RB20, festeggia la vittoria di Imola
Foto di: Andy Hone / Motorsport Images
Dai cinque secondi di ‘gap’ del giro 52, Norris è arrivato a 2”3 tre tornate dopo: è stato il momento in cui il successo nel Gran Premio dell’Emilia-Romagna è sembrato poter sfuggire dalle mani di Max e della Red Bull.
Nel momento più importante (esattamente come ventiquattr’ore prima) è arrivata la risposta di Verstappen, il passaggio determinante è stato il giro 59, quando ha invertito la tendenza girando più veloce della McLaren. “In questo scenario bisogna anche tenere conto che dopo aver avuto il warning per i track limit Max ha dovuto guidare pensando anche a non commettere il minimo errore – ha spiegato Christian Horner – ma nonostante questo è riuscito a tenere tutto sotto controllo riuscendo a non far mai entrare Lando in zona DRS”.
Cosa sarebbe accaduto se la gara fosse durata due giri in più? “Avremmo finito tutti la benzina”, ha risposto Horner sorridendo. Christian ha poi sottolineato come i problemi accusati da Max si siano presentati nella seconda metà del secondo stint con le hard. “Il ritmo che abbiamo confermato con la gomma media è stato ottimo, dobbiamo capire perché rispetto a Lando siamo calati nella fase finale”. La certezza, e nel weekend di Imola è stato più visibile rispetto ad altre occasioni, è sempre Verstappen.
“Ha avuto un fine settimana molto impegnativo – ha sottolineato sorridendo Horner – ha anche disputato la 24 ore (virtuale) del Nurburgring tra una sessione e l’altra! Quindi oggi ha vinto due gare, una con una BMW M3 e una con una vettura di Formula 1. Penso che tutti abbiano potuto cogliere cosa abbia significato questo weekend per Max, per conquistare la pole position ha dovuto far ricorso a tutto il suo talento, ed anche oggi i sessantatré giri di gara sono stati una lezione magistrale”.
Max Verstappen, Red Bull Racing
Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images
Quello che si è visto in questo weekend ad Imola è quanto si augurano un po’ tutti in Formula 1. Tutte le volte in cui la Red Bull ha portato in pista una monoposto stellare Max ha fatto ovviamente il suo dovere, pole, vittoria e giro più veloce. Ma dentro di sé è anche il primo a sapere l’importanza del suo contributo nel raggiungimento di un successo. I festeggiamenti di Imola sono stati diversi, perché senza Verstappen questo weekend la Red Bull non avrebbe vinto. Invece è arrivato il quinto successo stagionale e una leadership rafforzata nella classifica generale. Ma questo, ormai, non fa notizia, l’unico dubbio tra gli addetti ai lavori è la gara in cui Max festeggerà il quarto titolo mondiale.
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