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Otto milioni di finanziamento per il rilancio dell’aeroporto di Cuneo Levaldigi: questo l’importo messo a disposizione dal Governo per lo scalo “Langhe e Alpi del Mare” che è stato annunciato nei giorni scorsi in occasione dell’evento “L’Italia dei Sì 2023-2032: Progetti e grandi opere in Italia”, la presentazione itinerante dei progetti finanziati dal ministero dei Trasporti.

I fondi consentiranno di “potenziare e modernizzare lo scalo”: nel dettaglio, sono previsti il rifacimento di una porzione di piazzale aeromobili e della pista, la realizzazione di hangar, l’installazione di un importante impianto fotovoltaico per la produzione di energia rinnovabile e l’adeguamento delle recinzioni perimetrali. 

Gli interventi mirano a  «migliorare l’efficienza operativa, la sicurezza e la capacità attrattiva dell’aeroporto, oltre a promuovere una maggiore sostenibilità ambientale nell’ambito delle sue attività».

«Accogliamo con grande soddisfazione l’annuncio e ringraziamo il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti per il sostegno dimostrato – dichiara in una nota Paolo Merlo, presidente di Geac, la società che gestisce lo scalo –. Gli investimenti annunciati rappresentano un importante passo avanti nella modernizzazione e nel potenziamento della nostra infrastruttura aeroportuale, permettendoci di offrire un servizio ancora migliore ai nostri passeggeri, alle aziende del territorio e alle compagnie aeree».


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Con l’acquisizione di questo nuovo indirizzo a Roma, e dopo le recenti aperture a Varsavia e in Slovenia, la compagnia spagnola conferma il proprio impegno di espansione nel continente europeo, dove ha aperto il primo hotel a Praga, nel 1993. Attualmente il gruppo gestisce  16 hotel in totale nel Vecchio continente, tra Bulgaria, Repubblica Ceca, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Malta, Polonia, Portogallo e Slovenia. A queste si aggiunge il centinaio di strutture presenti in Spagna.
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Le partenze sono previste a cominciare da luglio, da Napoli, Bari, Roma, Verona e Milano, coprendo in sostanza l’intero territorio nazionale e spingendo ancor di più gli investimenti in considerazione della crescita del brand in tante regioni del bel paese. La struttura turca sorge nei pressi del centro di Turgutreis, a poco più di 20 chilometri da Bodrum e a circa 50 dall’aeroporto, direttamente sulla spiaggia. Il complesso si estende in un’area di 40 mila metri quadrati. Il trattamento previsto è in formula ultra all inclusive con angolo show-cooking curato dal nostro chef italiano. Presente anche un anfiteatro con l’arena rivolta verso il mare, numerosi campi sportivi, spa, quattro ristoranti, di cui tre a la carte, discoteca, gazebo vip area over sea, patisserie, boutique, kids area e tanto altro.

“Già con la nostra apertura del Concorde el Salam di Sharm el Sheikh, abbiamo voluto proporre un concetto di villaggio italiano qualitativamente alto – conclude Strazzullo -. E’ stato perciò assolutamente spontaneo e naturale fare altrettanto in Turchia, scegliendo un prodotto come lo Yasmin Bodrum Resort. La nostra proposta di club italiano all’estero sta andando oltre le nostre più rosee aspettative. Per questo contiamo di replicare anche con Bodrum, gli stessi risultati ottenuti con l’Egitto”.

 
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Un quadro decisamente positivo quello tracciato da Fitch Solutions per il turismo ellenico che non tralascia, però, le preoccupazioni legate all’overtourism, all’importanza degli investimenti green e dell’aggiornamento della formazione dei lavoratori del comparto.

Le previsioni per l’anno in corso indicano che il settore turistico greco guadagnerà ulteriore terreno dopo aver recuperato completamente i livelli pre-pandemia nel 2023. L’agenzia stima che il numero dei visitatori nel 2024 aumenterà del 5,3% su base annua fino a 34,5 milioni, raggiungendo il 104,4% del livello del 2019 (31,3 milioni), e contro i 32,7 milioni di turisti del 2023, quando gli arrivi erano tornati completamente ai livelli pre-Covid.

Nel medio termine e fino al 2028, Fitch Solutions prevede che gli arrivi continueranno ad aumentare, sostenuti da un aumento dei flussi dai mercati tradizionali e nuovi, per raggiungere la cifra di 39,3 milioni, con un tasso di crescita medio del 3,7% annuo in quel periodo.
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Il vettore indiano ha aperto le prenotazioni per due rotte verso Gedda da Mumbai e da Ahmedabad: i voli andranno a integrare l’unica rotta internazionale di Akasa già operativa, tra Mumbai e Doha, servita da quattro frequenze alla settimana.

La compagnia aerea ha ricevuto l’autorizzazione a lanciare le operazioni internazionali lo scorso settembre, dopo aver preso in consegna il suo 20° aeromobile Boeing 737-8. Le autorità di regolamentazione indiane richiedono alle compagnie aeree di avere 20 aeromobili in flotta prima di operare voli internazionali.

Il mese successivo, Akasa ha ottenuto l’autorizzazione a volare dall’India verso Kuwait, Qatar e Arabia Saudita, con il primo collegamento internazionale verso l’aeroporto internazionale Hamad di Doha inaugurato il 28 marzo scorso.

Lo schedule della Mumbai-Gedda prevede il decollo il prossimo 15 luglio con 12 voli settimanali di andata e ritorno; seguirà un collegamento bisettimanale dall’aeroporto di Ahmedabad, a partire dal 20 luglio.

Akasa dovrà affrontare la concorrenza di IndiGo, che serve ogni rotta quotidianamente, su entrambi i settori. Inoltre, Air India e Vistara offrono voli giornalieri tra Mumbai e Gedda, mentre Saudia serve la medesima tratta con frequenza trisettimanale.

Il previsto ingresso di Akasa nel mercato India-Arabia Saudita avviene in un momento in cui il traffico tra i due Paesi continua ad aumentare, favorito da una forte domanda vfr e religiosa, oltre che dai flussi di lavoratori immigrati. Anche l’Autorità del Turismo Saudita sta cercando di fare dell’India il suo principale mercato di provenienza, puntando ad attrarre 7,5 milioni di visitatori indiani entro il 2030, rispetto a circa 1,5 milioni nel 2023.
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Lo scorso mese sono stati consegnati solo 16 Max alle compagnie aeree e ai lessor, ha precisato la stessa casa costruttrice statunitense, in calo rispetto ai 24 di marzo e il minor numero dal settembre 2023. Boeing ha effettuato complessivamente 24 consegne.

Da gennaio, la Boeing ha effettuato “stand-down di qualità” in più di 20 siti negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Australia, compresa la fabbrica di 737 Max a Renton, Washington. Questi interventi comportano l’interruzione della produzione per concentrarsi sul miglioramento della sicurezza e della qualità. Il mese scorso il ceo Dave Calhoun ha dichiarato agli investitori che l’azienda stava lavorando per migliorare i processi, tra cui la formazione e le ispezioni.
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[post_content] => «Promuovere il turismo guatemalteco in tutto il mondo e posizionare il Guatemala come destinazione culturale fra le tre maggiori dell’America Latina»: così Ericka Guillermo, vicedirettore generale di Inguat (Istituto Guatemalteco del Turismo) in occasione del Catm 2024.

«Il turismo è la nostra seconda fonte economica, crea posti di lavoro in tutto il Paese. Siamo ricchi di storia, con 3 mila anni dei Maya, una civiltà ancora vivente fra le più antiche da ammirare in ogni angolo del Paese che rappresenta la realtà multiculturale e diversificata della destinazione. Il nostro impegno è anche a garantire sicurezza nel Paese e impulso alle collaborazioni tra pubblico e privato».

Il direttore generale di Inguat, Harris Whitbeck, ha inoltre recentemente sostenuto l’importanza offerta dal turismo religioso che gioca un ruolo fondamentale nella promozione e conservazione del patrimonio culturale e spirituale del Guatemala. La destinazione infatti è entrata a far parte della Rete mondiale delle destinazioni del turismo Religioso. Posizionare il Paese anche come destinazione di riferimento per i viaggiatori che cercano esperienze nei luoghi sacri. Il fervore religioso, che anima città e villaggi del paese, è sicuramente uno degli aspetti che salta subito all’occhio, momenti dell’anno durante i quali è impossibile non esserne coinvolti. La Settimana Santa in Guatemala è dichiarata Patrimonio Culturale della Nazione e Patrimonio Immateriale dell’Umanità dall’Unesco.

I dati di arrivi registrano una media di 3 milioni di visitatori l’anno con un aumento del 6% nel 2023 e in previsione una crescita del 8% per il 2024.

Gli operatori turistici presenti al Catm 2024, in Guatemala hanno quindi sperimentato un itinerario all’insegna delle tradizioni, cultura e natura.

La regione occidentale offre un mondo affascinante, uno spettacolo folcloristico tra cosmogonia Maya e usanze dei conquistadores, in un sincretismo perfetto di riti religiosi e cultura Maya, una combinazione di bellezze naturali e tradizioni. I parchi e i vulcani attivi consentono inoltre attività di escursionismo ed ecoturismo.

La pittoresca e affascinante Antigua, la vecchia capitale, è patrimonio Unesco simbolo dell’eredità coloniale ispanica, circondata da tre vulcani e montagne con piantagioni di caffè. Qui l’offerta alberghiera propone hotel coloniali e boutique di charme, con strutture di alto livello, in un ambiente romantico, perfetto anche per congressi e incontri di lavoro.

Il Lago di Atitlán immerge il visitatore nella cultura indigena. Le rappresentazioni di tradizioni millenarie e le esperienze dei popoli Maya si riflettono in ogni ambito della diversità ancestrale storica della regione e offrono molteplici opportunità di incontro con le comunità locali. San Juan, Santa Catarina ne sono un esempio. Il tour in barca, da Panajachel per i villaggi emblematici di Atitlán, è un’esperienza unica e a “colori”.

Chichicastenango, ex missione dei frati domenicani, seducente e abbagliante di colori, di rilevanza culturale, storica e turistica, è famosa, oggi, per il suo mercato locale. Qui è stato trovato il Popol Vuh, libro sacro dei popoli Maya che narra l’origine dell’umanità, secondo questa cultura. 

La capitale, Città Guatemala, con un patrimonio culturale enorme, è una città cosmopolita con circa 3,5 milioni di abitanti, la più popolosa del Centro America. Da un lato il centro storico, con la cattedrale, il mercato e le botteghe che producono oggetti artigianali, dall’altro l’aspetto moderno della capitale, fatto di centri commerciali, musei, teatri, ristoranti informali e di alta cucina.



 

 

        
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[post_content] => Si rafforza il patrimonio immobiliare di Garibaldi Hotels che acquisisce l’Avalon Sikani Resort: proprietà siciliana di Gioiosa Marea situata sulla costa settentrionale della Sicilia, già in gestione dal 2019 alla compagnia di Ostuni. L’investimento complessivo vale circa 5 milioni di euro e comprende anche un intervento di ristrutturazione per ampliare i servizi, in vista di un eventuale riposizionamento del complesso.

“Questa splendida location ci ha dato grandi soddisfazioni in questi anni e appena c’è stata la possibilità abbiamo deciso di investire qui – sottolinea il direttore generale di Garibaldi Hotels, Fabrizio Prete -. Il progetto non riguarda solo l’acquisto della proprietà immobiliare ma stiamo valutando diverse opzioni per lo sviluppo futuro dell’Avalon Sikani Resort. Tra le ipotesi stiamo vagliando un upgrade della struttura da 4 a 5 stelle, per farla diventare l’ammiraglia del gruppo. Inoltre, abbiamo avviato dialoghi interessanti con alcuni brand internazionali. Sono al vaglio eventuali partnership”.

Il complesso, che gode di un panorama sulle Eolie, include 119 camere con altre 18 in fase di realizzazione, tutte con vista mare. La struttura, che riaprirà le porte per la stagione estiva il 16 maggio, è costituita da una serie di palazzine raggiungibili con ascensori, realizzate in armonia con l’ambiente circostante. A completare l’offerta, una grande piscina panoramica, una spiaggia privata presso il lido di Gioiosa Marea, e poi ristorante, palestra, spa e mini club per i bambini. Il resort è facilmente accessibile in autostrada dagli aeroporti internazionali di Catania Fontanarossa e Palermo Punta Raisi.

Ma il Sikani non sarà con ogni probabilità l’unico investimento di Garibaldi Hotels in Sicilia, dove il gruppo peraltro è già presente anche con il Baraka Village di Scoglitti, nel ragusano:  “Vogliamo rafforzare ulteriormente la nostra presenza qui. Parliamo di una regione che offre molto dal punto di vista turistico e stiamo valutando alcune nuove opportunità. Abbiamo già registrato un forte interesse da parte di catene internazionali interessate a investimenti non solo nelle zone già note, come il palermitano, ma anche in destinazioni meno turistiche con un forte potenziale di sviluppo, come la stessa Gioiosa Marea”, aggiunge Egidio Ventimiglia, amministratore delegato del gruppo di Ostuni.

Lo sviluppo di Garibaldi Hotels nel ramo del mattone segue una visione ben precisa che ha portato il gruppo a creare la business unit immobiliare nel 2018 e a rilevare in pochi anni due delle strutture storiche gestite in Trentino, l’Hotel Monzoni (2018) e l’Hotel Piaz (2023) a cui si aggiunge adesso la prima proprietà in Sicilia.
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Dal 1° al 31 luglio 2024 sarà quindi possibile utilizzare la piattaforma per accedere al FRI-Tur, la misura del Pnrr rivolta ad agevolare l’accesso al credito e gli investimenti di media dimensione (da 500 mila a 10 milioni di euro) per le Pmi del settore turistico.
A cosa serve
Il FRI-Tur, che prevede una riserva del 50% delle risorse per gli investimenti green e una riserva del 40% al Sud, è finalizzato a migliorare la qualità dei servizi di ospitalità in relazione agli standard internazionali attraverso il potenziamento delle strutture ricettive, e a sostenere nuovi investimenti nel settore fieristico, secondo principi di sostenibilità ambientale e digitalizzazione.

La misura è rivolta ai seguenti beneficiari: imprese alberghiere, agriturismi, strutture all’aria aperta, imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale (compresi stabilimenti balneari, complessi termali, porti turistici, parchi tematici).

Qui il link al secondo avviso del Ministero del Turismo.
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