David Chipperfield ha progettato un complesso residenziale con torre, appartamenti e case a schiera — idealista/news #finsubito richiedi mutuo fino 100%

La realizzazione di complessi residenziali interconnessi risponde all’esigenza di integrare diverse tipologie abitative nello stesso spazio, senza rinunciare alla coesione progettuale. Questi progetti consentono di combinare varie tipologie di immobili, come case bifamiliari, appartamenti e torri, raggiungendo un equilibrio tra funzionalità ed estetica. Un esempio di questo approccio è il complesso Hertogensite in Belgio, che riesce a unire diverse forme abitative in un ambiente storico e urbano.

Torre, appartamenti e villette a schiera

Lo studio britannico David Chipperfield Architects è l’artefice della costruzione del complesso residenziale Hertogensite, situato a Loviano (Belgio). Questo progetto presenta un’interessante combinazione di tre tipologie abitative: una torre di 14 piani, un condominio di piani più bassi e una fila di case bifamiliari. Il tutto è interconnesso da un design coerente per integrarsi perfettamente nell’ambiente.

Situato su uno stretto appezzamento di terreno tra l’antica cinta muraria medievale e un ramo del fiume Dyle, il complesso si distingue per il suo rivestimento in mattoni grigi, che non solo unifica esteticamente le diverse strutture, ma evidenzia anche il carattere scultoreo dell’insieme. Secondo lo studio di architettura, “due domande principali hanno influenzato il processo di progettazione: come unire tre diverse tipologie in un edificio coerente e come l’edificio dovrebbe rispondere al suo ambiente unico”.

La torre, che è il fulcro del complesso, si erge sopra il resto degli edifici e funge da punto di riferimento visivo sullo skyline del posto. Su ciascuno dei suoi piani ci sono due appartamenti, e in cima c’è una mansarda. I piani inferiori sono collegati a un parco, mentre i livelli superiori offrono una vista panoramica sulla città. Uno dei dettagli più sorprendenti della torre sono i suoi balconi incassati, che alternano la loro disposizione sui diversi lati della struttura, creando un gioco geometrico che aggiunge dinamismo al disegno. Lo studio rileva che “il riflesso dei balconi ha dato origine ad aperture in ogni angolo, una mossa progettuale fondamentale per rendere l’edificio omnidirezionale”.

Oltre alla torre, il complesso Hertogensite comprende una fila di nove case bifamiliari, progettate con forme a blocco e balconi sia incassati che aggettanti. Queste case variano la loro altezza da tre piani nella parte anteriore a quattro piani nella parte posteriore, creando una connessione visiva e spaziale con l’ambiente. I giardini privati ​​delle case si affacciano sul fiume Dyle, fornendo uno spazio verde che integra il carattere urbano del progetto. Secondo lo studio, “la pianta sfalsata delle case arricchisce il loro rapporto con la cinta muraria medievale, alleggerendo la stretta via intermedia”.

Il condominio di quattro piani completa il complesso, fornendo una transizione senza soluzione di continuità tra le case a schiera e l’edificio di appartamenti. Questo blocco contiene immobili più piccoli, che aggiungono diversità alle opzioni abitative disponibili a Hertogensite. La disposizione di questo blocco aiuta anche a chiudere il complesso e a collegare visivamente le diverse parti, creando un senso di unità nella diversità delle tipologie.

Il complesso Hertogensite non solo risponde alle esigenze residenziali degli abitanti del luogo, ma è anche parte di un masterplan di riqualificazione che mira a integrare un ex campus ospedaliero nel tessuto urbano. L’obiettivo principale è reintegrare quest’area nella città circostante, rivitalizzandola e fornendo nuove opzioni abitative in un ambiente che rispetti l’eredità storica di posto.