Venti ore settimanali a bambino e un impegno economico di circa 70 mila euro. È quanto messo in campo per la prossima estate dal Comune di Asti per sostenere le famiglie dei bambini con disabilità.
«Nelle ultime due settimane abbiamo incontrato gli organizzatori di tutti i centri estivi presenti in città – spiega Loretta Bologna, assessore all’Istruzione del Comune di Asti -. Quello che abbiamo chiesto alle diverse realtà è di fornire un elenco dettagliato delle attività che svolgeranno, ma anche una descrizione degli spazi a disposizione in modo da inserire tutte le informazioni sul sito del Comune e consentire alle famiglie dei bambini con disabilità di visionare le opportunità e scegliere un centro estivo capace di rispondere alle esigenze dei propri figli».
Lo scorso anno sono stati una cinquantina i bambini disabili che hanno partecipato ai centri estivi attivati ad Asti. A loro l’amministrazione aveva garantito dieci ore di assistenza: una settimana di attività. «Quest’anno siamo riusciti a raddoppiare le ore – sottolinea Bologna -. Questo significa che a ogni bambino sarà garantita l’assistenza per due settimane. A ognuno di loro verrà inoltre pagata la retta di partecipazione».
Retta che può variare da un minimo di 50 a oltre 200 euro a settimana.
Nel Nord Astigiano il Cogesa, che raggruppa 64 comuni, ha contattato le amministrazioni per pianificare gli interventi. «Abbiamo invitato i sindaci a segnalare se ci sono bimbi o ragazzi disabili che intendono frequentare centri estivi – precisa il presidente del consorzio, Davide Migliasso –. Il Cogesa prevederà dei contributi una tantum a sostegno delle famiglie per pagare l’iscrizione e coprire una parte dei costi per l’educatore». L’ammontare del contributo sarà determinato in base al numero di domande. «Come Cogesa – aggiunge Migliasso – abbiamo inoltre messo a bilancio 20 mila euro da distribuire a tutti i centri estivi organizzati all’interno dei Comuni per la gestione e l’organizzazione delle attività».
Nel Sud Astigiano il supporto durante l’estate sarà garantito dal Cisa Asti Sud, costituito da 40 Comuni. «Durante l’estate proseguirà il servizio di educativa territoriale – sottolinea il direttore Giuseppe Occhiogrosso –. I ragazzi verranno coinvolti in soggiorni al mare e in montagna e in attività prevalentemente all’aperto. Nel caso in cui le famiglie iscrivano i figli ai centri estivi il Cisa interverrà sulla base di un progetto che dà continuità ai percorsi individuali svolti durante l’anno scolastico».
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