Il governo ha recentemente apportato alcune modifiche significative al Superbonus. Tra le modifiche più rilevanti, spicca l’estensione del periodo di detrazione per le spese effettuate nel 2024, che passa da quattro o cinque anni a dieci anni. Inoltre, è stato introdotto uno stop alla cessione delle rate residue.
Modifiche alla detrazione
La detrazione per le spese effettuate nel 2024 sarà ora diluita in un periodo di dieci anni, anziché in quattro o cinque. Questa modifica non riguarda i fornitori che hanno applicato lo sconto in fattura e i cessionari che hanno acquistato i crediti, i quali potranno continuare a effettuare le compensazioni in quattro o cinque anni.
Stop alla cessione delle rate residue
Una delle novità più importanti è lo stop alla cessione delle rate residue. Questa misura sembra essere un tentativo del governo di fermare la circolazione di moneta fiscale creata dai lavori edilizi, che si è trasformata in un peso per i conti pubblici.
Il futuro del Superbonus
A partire dal 2028, il bonus per le ristrutturazioni sarà ridotto al 30% e rimarrà tale fino al 2033. Questo cambiamento nelle agevolazioni per i lavori in casa rappresenta un importante banco di prova per una riscrittura delle agevolazioni fiscali in questo settore.
Reazioni politiche
La stretta al Superbonus ha scatenato un acceso dibattito politico. Nonostante lo scontro tra Giancarlo Giorgetti e Antonio Tajani, il titolare dei conti pubblici non sembra turbato. In piena campagna elettorale, i distinguo politici sono scontati.
Le modifiche al Superbonus rappresentano un importante cambiamento nel panorama delle agevolazioni fiscali per i lavori in casa. Sarà interessante vedere come queste modifiche influenzeranno il settore edilizio nei prossimi anni.
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