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Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di Giovanni Addario, segretario cittadino del PD Andria:

«All’attacco pretestuoso del commissario cittadino di Fratelli di Italia sentiamo di dover rispondere non solo per rimandare al mittente le accuse fasulle fatte attraverso la stampa locale, ma anche e soprattutto per dare chiarimenti ai cittadini sui quasi 5 milioni di finanziamenti intercettati per il polo dell’infanzia di San Valentino e per il nuovo asilo nido nella zona 167.

Si tratta di finanziamenti intercettati da questa Amministrazione e certamente preannunciati con soddisfazione.

Soddisfazione che dovrebbe essere comune, visto che parliamo di risorse per la città. Tenendo conto anche del fatto che al nostro insediamento abbiamo trovato solo debiti e che ogni centesimo ottenuto da risorse esterne non può che essere d’aiuto nella complicata gestione dell’Ente e della Città.

Non possiamo infatti ignorare i quasi 90 milioni di debito che faticosamente stiamo cercando di ripianare.

Il nostro punto di partenza è sempre quello: debiti e un piano di riequilibrio con vincoli stringenti da rispettare per risollevare non solo l’Ente, ma tutti i cittadini.

Ci sembra ridondante ricordarlo, ma il centrodestra, evidentemente, ne ha poca memoria.

Come probabilmente non ricorda che l’asilo comunale Gabelli è stato chiuso con la precedente amministrazione ed oggi, stiamo provando a riaprirlo, cercando soluzioni ai danni fatti da altri.

Ecco perché riteniamo che l’accusa di aver perso finanziamenti è ingiusta, ma soprattutto pretestuosa e impropria.

Nello specifico, infatti, vorremmo ricordare a FDI che il definanziamento è opera di questo Governo, il quale ha il loro stesso colore politico.

Un colore politico, quello del centrodestra, che con le sue politiche toglie al Sud, toglie alle categorie più fragili.

Noi ci siamo impegnati ad intercettare risorse per offrire servizi e strutture alle famiglie, ma è il Ministero che ha deciso di rimodulare le risorse sugli asili bloccando le due progettualità nel frattempo acquisite dagli uffici pronte per essere bandite per la realizzazione delle opere. Invece no, un marcato stop che vede solo negli ultimi giorni un decreto che sembra riassegnare le risorse. Ma ad oggi manca l’ufficialità e la chiarezza sui due finanziamenti visto che gli stessi allegati del Predetto decreto rimandano ad un solo finanziamento e non due.

Avendo una parlamentare di questa città (o almeno così risulta sulla carta), ci saremmo aspettati una maggiore comunicazione, ma così non è stato e non è, tanto che ad oggi attendiamo ancora di qualificare e quantificare la “rimodulazione” paventata appunto dal Ministero.

È da un po’ che ci chiediamo quali siano le azioni dell’Onorevole Matera, perché ci sembra che lo pseudo-vantaggio di avere una nostra concittadina in Parlamento, ad oggi, non serva a questa città. Peccato, perché al voto espresso dai cittadini si deve sempre dar onore e rispetto, esercitando il ruolo affidatole.

Ricordiamo che ci sono altrettanti 80 milioni di euro di risorse in corso di appalto per la rigenerazione urbana della nostra città. Risorse intercettate da questa amministrazione di centro sinistra che cambieranno il volto della nostra città. E continuiamo intanto ad asfaltare le strade urbane, anche quelle ereditate in uno stato di totale dissesto, ma sono ormai visibili le significative azioni di riqualificazione. Rispediamo al mittente le strumentali e sterili accuse e andiamo avanti con i fatti e non le inutili parole».

 

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