Tra gli ultimi giorni di agosto e di settembre, i Reparti della Guardia di Finanza di Brescia e della provincia, in vista dell’avvio del nuovo anno scolastico, hanno intensificato i controlli nei confronti di alcuni esercizi commerciali che pongono in vendita articoli per la scuola. Sono stati individuati 8 esercizi commerciali gestiti da imprenditori extracomunitari, che ponevano in vendita articoli non rispondenti ai requisiti di sicurezza previsti dal “Codice del consumo”. Tra questi, erano esposti zaini, astucci, penne, matite e altri articoli di cancelleria.
L’attività ispettiva ha consentito di rinvenire e sottoporre a sequestro amministrativo migliaia di prodotti, in prevalenza di origine non comunitaria, privi di etichettatura idonea a consentire al consumatore finale di verificare la provenienza, la denominazione merceologica del prodotto, l’eventuale presenza di materiali impiegati per la produzione che possano nuocere alla sua salute, all’ambiente ed alle cose e le modalità e le precauzioni di impiego. Parallelamente, sono state contestate sanzioni amministrative oscillanti complessivamente dal minimo di 12.000 euro, al massimo di 240.000 euro, la cui irrogazione sarà effettuata dalla Camera di Commercio.
Nel corso dei controlli sono stati anche individuati tre lavoratori in nero ed un soggetto privo di documenti identificativi, nonché con permesso di soggiorno revocato e riscontrate palesi violazioni in materia di sicurezza sul lavoro, quali mancanza di estintori e carenze igienico-sanitarie. Su quest’ultimo aspetto, gli ulteriori approfondimenti sono stati sviluppati in collaborazione con il personale dell’Ats per l’adozione dei provvedimenti di competenza.
«Il commercio di prodotti non genuini e insicuri – si legge nella nota diffusa dalle Fiamme Gialle – oltre a costituire un rischio per gli acquirenti, danneggia il mercato e sottrae opportunità e lavoro alle imprese che rispettano le regole. Il contrasto a tale fenomeno permette di arginare l’inquinamento del mercato e della sana imprenditoria, nonché di ripristinare adeguati livelli di legalità, trasparenza e sicurezza pubblica».
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