Incentivi stazioni colonnine ricarica per veicoli elettrici erogati sotto forma di contributi a fondo dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (MASE).
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (MASE) pubblica sulla Gazzetta n. 101 del 2 maggio, due decreti. I decreti stabiliscono i criteri e le modalità di concessione degli incentivi a fondo perduto. Gli incentivi sono per la realizzazione di stazioni di ricarica per i veicoli elettrici previsti dal PNRR.
L’obiettivo degli incentivi stazioni colonnine ricarica per veicoli elettrici è la realizzazione di almeno 13.755 stazioni di ricarica veloci nei centri urbani per i veicoli elettrici e di almeno 7.500 stazioni di ricarica super-veloci sulle strade extraurbane.
Gli incentivi stazioni colonnine ricarica veicoli elettrici hanno il seguente ammontare:
- Stazioni di ricarica veloci nei centri urbani: 353.159.625 euro, di cui 254.208.175 per il 2023 e 98.951.450 per il 2024;
- Stazioni di ricarica super-veloci sulle strade extraurbane: 359.943.750 euro, di cui 162.982.530 euro per il 2023 e 196.961.220 per il 2024.
Ecco come ottenere gli incentivi a fondo perduto stazioni colonnine ricarica per veicoli elettrici
Per poter partecipare, le imprese o le cd. RTI – Raggruppamento Temporaneo di Imprese – costituiti o costituendi devono dimostrare, alla data di presentazione dell’istanza di ammissione, di aver gestito stazioni di ricarica operative sul territorio dell’Unione europea in un numero almeno pari al 5% del numero di stazioni di ricarica per le quali si presenta istanza.
Le agevolazioni sono concesse sotto forma di contributo a fondo perduto, nei limiti delle risorse finanziare disponibili per tipologia ed annualità ed entro i massimali stabiliti dal regolamento di esenzione, e non possono in ogni caso superare il 40% delle spese ammissibili.
Spese ammissibili per ottenere gli incentivi contributo a fondo perduto
Relativamente le colonnine nei centri urbani, le spese ammissibili al beneficio riguardano l’acquisto e la messa in opera di stazioni di ricarica da almeno 90 kW di potenza. Per le infrastrutture extraurbane si parla di almeno 175 kW.
Spese ammissibili stazioni di ricarica veloci nei centri urbani
Acquisto e messa in opera delle stazioni di ricarica, ivi compresi gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie e i dispositivi per il monitoraggio. Costo massimo di 50.000 euro per stazione di ricarica
Costi di connessione alla rete elettrica – 20% del costo totale ammissibile per la fornitura e la messa in opera delle stazioni di ricarica
Spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi e i costi sostenuti per ottenere le autorizzazioni. 10% del costo totale ammissibile per la fornitura e la messa in opera della stazione di ricarica
Spese ammissibili stazioni di ricarica super- veloci sulle strade extraurbane
Acquisto e messa in opera delle stazioni di ricarica, ivi compresi gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie e i dispositivi per il monitoraggio. Costo massimo di 81.000 euro per stazione di ricarica
Costi di connessione alla rete elettrica – 40% del costo totale ammissibile per la fornitura e la messa in opera delle stazioni di ricarica
Spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi e i costi sostenuti per ottenere le autorizzazioni. 10% del costo totale ammissibile per la fornitura e la messa in opera della stazione di ricarica
Il Ministero dovrà ora approvare, su proposta del GSE, i bandi per la presentazione dei progetti. Nei progetti deve essere indicato il numero minimo di stazioni di ricarica per ambito e per lotto, i termini e le modalità di presentazione delle istanze, i requisiti dei soggetti beneficiari/attuatori e le modalità per la concessione e l’erogazione dei contributi, nonché gli ulteriori elementi volti a disciplinare l’attuazione dell’Investimento in coerenza con le disposizioni in materia di PNRR.
Incentivi stazioni colonnine ricarica veicoli elettrici. Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (MASE) Gazzetta Ufficiale Decreto 2 maggio 2024 – Decreto 2 maggio 2024
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