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Dissesto idrogeologico, presentata la petizione “Salviamo Santa Maria! Salviamo Chieti” – Il Giornale di Chieti – #finsubito prestito personale immediato – Richiedi informazioni


“Il dissesto idrogeologico della collina nord di Chieti non riguarda solo poche sfortunate persone, ma l’intera città. Si tratta infatti di un dissesto che ha portato allo sgombero di undici condomini e di due importanti scuole e alla classificazione come zona rossa (ad alto rischio di pericolosità) di una rilevante fetta del quartiere
di Santa Maria. È un fenomeno che ha costretto centinaia di famiglie a trovarsi una nuova sistemazione abitativa (abbandonando un alloggio acquistato a prezzo dei sacrifici di un’intera vita lavorativa), che investe un’area cittadina che ha visto crollare il valore commerciale dei propri immobili, che sta spopolando un quartiere storico del centro cittadino con conseguenze rilevanti sul suo tessuto sociale e sulle attività commerciali ed economiche che vi si svolgono. Si sta desertificando un intero versante della collina. La città di Chieti non può permettersi un’ulteriore perdita di residenti del proprio centro storico! Si è generata una situazione di incertezza e di insicurezza presso tutti coloro che risiedono in questa parte della città, consapevoli che, in mancanza di adeguati interventi, potrebbero essere abbandonati anche i loro alloggi. Quello che sta accadendo a Santa Maria evidenzia la fragilità dell’intera collina su cui sorge Chieti.
Siamo purtroppo in presenza di uno scivolamento rilevante che, come hanno evidenziato i tecnici, in mancanza di imponenti opere di messa in sicurezza, potrà coinvolgere anche altri parti della collina della città interessando altre persone ed altre attività economiche. Non si tratta quindi di un problema che riguarda solo le persone che hanno perso l’alloggio: è un
problema coinvolge tutto il quartiere, che coinvolge tutta la collina, che coinvolge tutta la città! Non riteniamo di sbagliare se affermiamo che, per la gravità e le dimensioni, esso rappresenti
l’emergenza idrogeologica più rilevante dell’Abruzzo. La comunità cittadina di Chieti e la politica regionale e nazionale non possono oggi trascurare o minimizzare questa problematica.
Non si può navigare a vista di fronte ad una problematica di tal genere, limitandosi ad affrontare le varie situazioni d’emergenza mano a mano che queste si presentano anche perché quanto accaduto negli ultimi giorni in Emilia-Romagna e nelle Marche dimostra come a causa dei cambiamenti climatici gli eventi eccezionali siano molto più frequenti che non nel passato e possano ripetersi anche a distanza di pochi mesi. Bisogna invece andare oltre la semplice gestione emergenziale e guardare al futuro. Coloro risiedono nella zona rossa e aree limitrofe e non sono stati oggetto di ordinanza di sgombero devono poter contare su interventi sul territorio (primi fra tutti quelli sulle acque) che mitighino il rischio del dissesto e consentano di poter continuare ad abitare in sicurezza nella propria casa. Occorre un importante progetto di prevenzione e di messa in sicurezza dell’area. I problemi di chi ha perduto la casa non si risolvono con un sussidio mensile ma con la sicurezza di
avere un proprio nuovo alloggio: si deve progettare un concreto piano di delocalizzazione per gli edifici compromessi e prevedere anche – in alternativa – sostegni all’acquisto di una nuova abitazione all’interno del territorio comunale. Siamo in presenza di una situazione di rilevante complessità. Non può essere affrontata con l’ordinario: richiede la messa in campo di interventi per i quali sono necessarie progettualità e risorse straordinarie. Per questi motivi chiediamo alle istituzioni e alle forze politiche di tutti gli schieramenti di attivare sollecitamente un tavolo di confronto tra le istituzioni, le forze politiche e i cittadini al fine di predisporre un provvedimento normativo specifico per la nostra città che si faccia carico delle nostre complesse
problematiche. Occorre però un impegno convinto, serio e costante da parte di tutti. Lo chiediamo con forza perché è in gioco il futuro non solo di un quartiere, ma dell’intera città di Chieti”. Questo il contenuto della petizione che verrà sottoscritta pubblicamente la prossima settimana con dei tavolini in varie parti della città.



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