Nonostante i numerosi bonus messi in campo dallo Stato per fornire un sostegno alle famiglie in difficoltà, la fotografia dell’Italia è quella di un Paese che arranca e di cittadini che tagliano le spese anche per mangiare. In quest’ambito, tra le misure attivate dal piano di aiuti del Governo, c’è la cosiddetta social card “Dedicata a te”, una carta di pagamento del valore di 40 euro mensili, con la quale si possono acquistare specifici prodotti, tra cui quelli alimentari. Nel 2025, però, arriverà anche un altro aiuto: il bonus spesa da 1.000 euro. Ovviamente, la misura non è per tutti, ma a beneficiarne saranno le famiglie in disagio economico.
Un altro bonus: l’Italia è più povera
A confermare la situazione poco rosea, la nuova inchiesta firmata dall’economista Andrea Segrè con l’accademica Ilaria Pertot, La spesa nel carrello degli altri. L’Italia e l’impoverimento alimentare (Ed. Baldini + Castoldi) dalla quale emerge una costante crescita in Italia dell’indice di povertà assoluta. Nell’ultimo anno ha toccato 5,7 milioni di cittadini, passando dal 7,7 all’8,5% della popolazione. Un dato che cresce del 21% nelle coppie con 3 o più figli e colpisce le famiglie monoparentali con un figlio minore incidendo per il 13,3%.
Molte le conseguenze dell’impoverimento: le persone più vulnerabili sono spesso costrette a consumare solo alimenti di base o prodotti a buon mercato, spesso malsani; 1 italiano su 3 a indirizzarsi verso prodotti a ridosso di scadenza o esteticamente poco attraenti, 1 su 4 a cercare di auto-produrre il cibo e 1 su 3 a scegliere solo discount.
Cos’è il Bonus Spesa
Non bisogna confondere il Bonus spesa con la social card: il nuovo contributo sarà un aiuto che servirà per l’acquisto di prodotti esclusivamente alimentari. Inoltre, avrà un valore raddoppiato rispetto a quanto riconosciuto dalla Carta Dedicata a te, ovvero 1000 euro. Questo sarà, comunque il tetto massimo, visto che l’importo varierà a seconda dell’Isee.
A chi spetta
Il nuovo contributo è limitato e si rivolge soltanto a una platea ristretta di beneficiari. Inoltre, come si è detto, sarà da utilizzare durante l’anno per l’acquisto solo di cibo. Essendo un aiuto economico pensato per le famiglie, per poterlo ottenere bisognerà soddisfare alcuni criteri, che dovrebbero essere:
- essere una famiglia con monoreddito (solo uno dei due partner lavora);
- avere minori a proprio carico;
- essere disoccupati;
- avere Isee minore di 10.000 euro;
- regione di residenza, rientrano nella misura quei soggetti che vivono in territori dove il tasso di disoccupazione è molto elevato.
Come si presenta la richiesta
Qualora i requisiti sopra citati vengano rispettati, il bonus spesa da 1.000 euro può essere richiesto:
- registrandosi e accedendo al sito Inps con Cie, Spid o Cns, presentando la domanda online con tutta la documentazione necessaria. Per attestare la propria situazione di difficoltà economica è indispensabile allegare online della documentazione reddituale (Isee o certificati di disoccupazione). L’invio dell’istanza può quindi essere telematica;
- rivolgendosi a Caf e patronati del territorio per ricevere assistenza nell’invio della domanda.
Come verrà accreditato il bonus spesa
La cifra di 1.000 per famiglia, variabile a seconda dell’Isee, dovrebbe essere accreditato in tre diverse modalità:
- nuovamente con una carta prepagata, con una card che conterrà il credito spettante da spendere secondo le modalità imposte;
- sul conto corrente bancario, facendosi accreditare direttamente la somma sul conto;
- online, attraverso dei buoni digitali a uso esclusivo per i negozi in elenco (per esempio supermercati e farmacie).
Quando arriverà il nuovo bonus non è ancora certo. A quanto detto, sembrerebbe che questo potrebbe cominciare ad attivarsi da gennaio 2025. Non è escluso, però, che l’esecutivo possa pensare a una proroga in base alle necessità.
iO Donna ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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