Avvistati col binocolo e salvati, in 36 sbarcano a Crotone #finsubito prestito immediato

Li hanno trovati per puro caso, stipati in una barchetta in vetroresina che galleggiava appena. L’equipaggio della Humanity 1 era appena uscito dal porto di Siracusa per la sua prossima missione in mare quando si è imbattuto in questo barchino, sfuggito ad ogni controllo. A bordo 36 persone, tutti uomini, siriani ed egiziani; e pure 4 minori non accompagnati.

In pericolo di vita

“Col binocolo, dal punto più alto della nave – spiega Sofia Bifulco, coordinatrice della comunicazione per la Humanity 1 – abbiamo avvistato questa minuscola barca in difficoltà; l’abbiamo subito soccorsa, agendo su istruzioni del Centro di coordinamento dei soccorsi a Roma. A bordo c’erano 36 persone, da 4 giorni in mare senza acqua né cibo. Erano molto provati, disidratati, qualcuno aveva qualche ferita, ma per fortuna si sono ripresi in fretta. Le persone a bordo erano in imminente pericolo di vita – prosegue Sofia – senza salvagenti, su questo barchino sovraccarico, senza nessun mezzo per manovrare, in balia di onde e correnti”.

Al più presto in mare per salvare altre vite

Recuperati i migranti, per lo sbarco alla nave è stato assegnato il porto di Crotone. “Sarebbe stato meglio mandarci in Sicilia – commenta Sofia – perchè a quest’ora potevamo essere già in mare, magari per salvare altre persone”. Dopo un viaggio così lungo i migranti a sbarcare hanno impiegato pochi minuti, accolti sulla banchina da forze dell’ordine, sanitari ed associazioni, prima di essere condotti al Cara di S. Anna. L’ultima volta proprio a Crotone la Humanity 1 fu sottoposta a fermo amministrativo, poi riconosciuto come illegittimo dal Tribunale. “Non abbiamo timore, perchè abbiamo agito secondo le leggi italiane ed internazionali. Vorremmo solo ripartire subito per tornare a salvare altre vite”.