In Europa il Banco c’è #finsubito richiedi mutuo fino 100%

Ottima partenza in Eurocup dei ragazzi di Markovic, che si riscattano e battono a domicilio lo Sporting Lisbona 82-69

Buona la prima per la Dinamo Banco di Sardegna, che nel game 1 di Eurocup espugna il parquet dello Sporting Lisbona con il punteggio di 82-69 e inanella i suoi primi due punti nella manifestazione continentale, vinta nel 2019. Dopo le brutte prestazioni in campionato, i ragazzi di Markovic hanno ritrovato smalto, con un ottimo approccio e una prova convincente partendo dall’intensità difensiva, sulla quale la squadra ha costruito la vittoria fin dalle battute iniziali. Certo, lo Sporting Lisbona non è l’Olimpia Milano, ma comunque sia, in Europa non è mai facile e se si sottovaluta l’avversario il rischio di fare brutta figura è dietro l’angolo. Nel Banco Sokolowski è stato il top scorer con 14 punti, doppia cifra anche per il ritrovato Bibbins con 11. Da segnalare le 5 stoppate di Renfro e la distribuzione dei rimbalzi, dato questo che certifica la propensione di tutta la squadra ad andare a prenderseli. Valutazione più alta per capitan Bendzius (16).

Il Banco ha approcciato bene, come già sottolineato e grazie all’intensità difensiva ha piazzato subito un break, creando un gap che i lusitani non sono più ricuciti a colmare. I sassaresi hanno avuto un solo passaggio a vuoto nel secondo quarto, quando dal +18 si sono fatti avvicinare pericolosamente a +6. In avvio di terzo quarto però Sokolowski con sei punti consecutivi dalla lunetta ha dato la mazzata finale agli avversari, mettendo in ghiaccio la partita. Nell’ultimo quarto Markovic ha dato spazio a tutta la panchina, facendo prendere confidenza anche alle seconde linee e inevitabilmente, i quintetti inediti proposti hanno fatto perdere fluidità e pericolosità ai biancoblù, consentendo allo Sporting di rendere numericamente più onorevole la sconfitta.

La cronaca. La Dinamo parte fortissimo e vola subito sul +10 (2-12) dopo soli due minuti e mezzo con le triple di Bibbins e i canestri di Bendzius e Halilovic. L’intensità difensiva c’è e i lusitani sono forse un pochino sorpresi. Le palle recuperate dalla difesa sarda e i canestri in contropiede costringono il coach portoghese a chiamare il primo time out dopo 4 giri esatti di lancette col Banco sopra 16-4. Coach Magalhaes aggiusta qualcosa ma soprattutto la sua squadra cambia ritmo in difesa e rende meno fluido l’attacco della Dinamo. I canestri di Ward e Funderburk riportano a -6 i verdi, prima che un nuovo mini break firmato Sokolowski ridia il +12 a Sassari (10-22) al 7′. Un gioco da 4 punti di Fobbs da alla Dinamo il massimo vantaggio a 2 minuti dalla fine del quarto (14-28 +14) con i sassaresi che continuano ad aggredire in difesa e a non far vedere il canestro allo Sporting. Cappelletti dalla lunetta ritocca il massimo vantaggio (+16 sul 14-30) dilatato ulteriormente alla fine del periodo che si chiude sul 14-32 con Sassari dominante.

Markovic fa ruotare i suoi per tenere alta l’intensità e uno dei nuovi entrati, Veronesi, esordisce con un triplone da 8 metri, che vale il +20. Sassari poi è pigra negli attacchi successivi, sbaglia due tiri da tre e ne subisce altrettanti, inducendo Markovic a chiedere il suo primo minuto di sospensione della serata, con annessa strigliata ai suoi. i biancoblù però continuano a sparacchiare da tre e vanno in totale black out offensivo, consentendo ai padroni di casa di ritrovare fiducia e di riportare lo svantaggio sotto la doppia cifra (29-35). Halilovic da sotto e Cappelletti dopo una palla recuperata costruiscono il nuovo provvidenziale +10 sul 39-29. Nel frattempo sono di nuovo sul parquet, Bibbins, Bendzius e Sokolowski e la difesa della Dinamo ha ripreso a togliere il fiato agli avversari, che perdono ritmo in attacco. Il +14 si materializza (34-48) ed è uno schiaffo al morale dei padroni di casa, che pochi istanti prima avevano iniziato a leggere i numeri della targa della Dinamo. I Giganti possono allungare ulteriormente, ma le mani dall’arco non sono caldissime, così lo Sporting limita molto i danni e va al riposo con soli nove punti ritardo (39-48), con Markovic piuttosto contrariato per il finale poco cinico dei suoi.

Il Banco ha un buon approccio al rientro in campo, mette a segno due bombe con Sokolowski e Bibbins e sostanzialmente gestisce il margine di vantaggio accumulato. A metà del periodo i sassaresi provano di nuovo a strappare e i tiri liberi dell’ala polacca certificano il nuovo allungo e il nuovo massimo vantaggio (46-66), che fortifica il morale  degli isolani e affossa definitivamente quello dei padroni di casa. Tambone da tre va per il +21. Sul nuovo massimo vantaggio Markovic concede il debutto al lungo Vincini, che prende il posto di un ottimo Renfro e piazza subito una schiacciata con fallo subito firmando il 50-73. Sassari chiude con due play in campo, Bibbins e Cappelletti, con Fobbs in ala piccola. Il terzo quarto termina 52-75.

L’esito della partita è segnato, ma nell’Eurocup la differenza canestri può essere determinante, perciò la Dinamo deve tenere alta la concentrazione. L’inizio dell’ultimo periodo, complice anche la presenza in campo di un quintetto inedito è un pochino macchinoso per i biancoblù, con Fobbs che si intestardisce con le triple, continuando a spararle sul ferro (1 su 6). Sul parquet va anche Trucchetti, perchè comunque Markovic ha bisogno di dare minuti e fiducia a tutti e deve gestire chi ha giocato di più in vista del lunch match di domenica prossima con Napoli. Nel finale i padroni di casa limitano i danni, la Dinamo vince 69-82.

Lisbona – Pavilhao Joao Rocha

Sporting Lisbona – Dinamo Banco di Sardegna 69-82

Progressione punteggio quarti: 14-32 / 39-48 / 52-75 /

Sporting Lisbona: Araujo, Debaut 4 Ventura 5, Razaque 2, Cruz 15, Silva 9, Bailey 2, Hallman 7, Armwood 3, Ward 15, Funderburk 5, Johnson 2. All. Luis Magalhaes

Dinamo Banco di Sardegna: Bibbins 11, Fobbs 6, Renfro 5, Solokowski 14, Bendzius 9, Halilovic 8, Cappelletti 8, Trucchetti, Udom 4, Tambone 7, Vincini 5, Veronesi 5. All. Nenad Markovic

Arbitri: Ylmaz (Turchia), Maciulis (Lituania), Torres Sanchez (Spagna)

Aldo Gallizzi

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