Crotone: l’incidente, l’inseguimento, il poliziotto che estrae le pistola, la morte del tiktoker Francesco Chimirri. Il viceispettore indagato per omicidio – #finsubito prestito personale immediato – Richiedi informazioni

DAL NOSTRO INVIATO A CROTONE — Una discussione per un banale incidente d’auto è finita in tragedia ieri a Crotone. Un poliziotto fuori servizio, il viceispettore Giuseppe Sortino, 37 anni, per difendersi dall’aggressione di due uomini e dei loro parenti, ha estratto la pistola d’ordinanza e ha ucciso uno di loro. Si chiamava Francesco Chimirri, 44 anni, faceva il pizzaiolo e aveva un discreto seguito su TikTok (160 mila follower). Sortino è indagato per omicidio. Lo ha reso noto il Procuratore della Repubblica di Crotone, Giuseppe Capoccia. Secondo quanto si legge nella nota della Procura il figlio di Chimirri ha assistito all’omicidio del padre insieme ad altri familiari, ha raccolto la pistola che era caduta di mano al poliziotto, che era per terra, ed ha tentato di sparare all’agente, senza però riuscire nel suo intento. La Procura riferisce anche che insieme a Chimirri, sulla vettura coinvolta nell’incidente all’origine della vicenda, c’era un’altra persona. I due, quanto sono stati raggiunti da Sortino, che era in borghese ma che si é immediatamente qualificato, lo hanno «aggredito brutalmente». Ne é scaturita una «violenta colluttazione» al culmine della quale il poliziotto ha sparato tre colpi contro Chimirri, uno soltanto dei quali ha raggiunto il 44enne provocandone la morte istantanea. Gli accertamenti avviati dalla Procura di Crotone, secondo quanto viene riportato nella nota, riguardano tutte le persone coinvolte nella vicenda.

Il viceispettore in servizio alla Mobile di Crotone, nel pomeriggio, si trovava a Isola Capo Rizzuto: con la sua Peugeot 208 stava per immettersi sulla statale 106 per raggiungere il capoluogo. Una Dacia Duster, con a bordo due uomini, azzardando un sorpasso per imboccare la stessa strada, sempre verso Crotone, avrebbe urtato lo specchietto laterale dell’auto del poliziotto. Anziché fermarsi, i due hanno accelerato cercando di seminare la macchina del viceispettore che, nel frattempo, cercava di raggiungerli. La corsa delle due auto si è fermata nel quartiere «Lampanaro», periferia sud della città, dove abitano i genitori di Chimirri. I tre sono scesi dalle auto. Il viceispettore Sortino avrebbe chiesto ai due uomini perché non si fossero fermati: è nata una discussione molto animata. Dalle parole i due sono passati ai fatti. Hanno aperto il portellone della Dacia e hanno tirato fuori spranghe e tirapugni con i quali hanno iniziato a colpire il poliziotto. Il viceispettore ha cercato di difendersi, mostrando anche il tesserino d’ordinanza. I due però hanno continuato a colpirlo aiutati anche dai loro parenti che, nel frattempo, erano scesi in strada. L’agente, a quel punto, per difendersi ha estratto la pistola d’ordinanza e ha fatto fuoco tre volte. Un proiettile ha colpito Chimirri al torace.

Il viceispettore con fratture multiple e denti spaccati

L’uomo è morto durante il trasporto in ospedale. Il viceispettore, invece, anche lui portato al San Giovanni di Dio, è in prognosi riservata, ma non sarebbe in pericolo di vita. Ha fratture multiple, lesioni alla testa e ha perso molti denti. I carabinieri e la polizia intervenuti hanno rinvenuto sull’asfalto la pistola d’ordinanza del poliziotto. Le indagini coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Crotone Alessandro Rho, dovranno anche accertare a cosa servisse il materiale contundente che i due uomini avevano in auto.

La solidarietà del Sap a Sortino

Il sindacato di Polizia esprime vicinanza a Sortiuno. «Esprimiamo tutta la nostra solidarietà all’ispettore rimasto ferito ieri a Crotone. Per
svolgere il proprio dovere e identificare dei fuggitivi da un
incidente stradale è stato vittima di una violenta aggressione».
È quanto afferma il segretario generale del Sap, Stefano
Paoloni. «Purtroppo – aggiunge Paoloni – l’intervento ha avuto un
tragico epilogo poiché il collega è stato assalito e, per
difendersi, ha sparato con l’arma da fuoco di servizio colpendo
mortalmente uno degli aggressori. Al collega, al momento
ricoverato in gravi condizioni, formuliamo gli auguri di una
pronta guarigione».