Venezia ascolta! Un’impresa veneziana, parte prima #finsubito prestito immediato

Shemà Israel! Esclama Mosè nel Duteronomio per aprire all’affermazione che c’è un solo Dio. 

Ascolta Venezia! cura e titola un volume a più mani il compianto Giovanni Benzoni per i tipi della Toletta nella collana “Oselle”. 

Ma non basta. Per geminazione nella veste grafica dei “tolettini” nasce la collana Venezia ascolta fatta di agili volumetti corali sui problemi di Venezia,  non solo, ma anche alcuni felici libretti di quella che si potrebbe chiamare una narrativa autobiografica e/o storica.

 La città di Venezia centro storico, è data talvolta per moribonda ma ha nella Libreria/casa editrice La Toletta un centro di produzione culturale, un laboratorio che ha festeggiato un anno fa i suoi novanta anni, e che è aperto a una città dove la cultura è produttiva di reddito alla faccia di chi dice che con la cultura non si mangia.

E nei libri della collana “Venezia ascolta”/ sezione saggistica Giovanni Benzoni ha mobilitato l’intellighenzia della città di Venezia, distillandone le proposte in due volumi collettanei pubblicati nel 2022, e in parte scritti a ridosso della fine della  Pandemia, Oltre, adesso e Venezia Tra accoglienza e sopravvivenza.

Oltre, adesso presenta i contributi di: 

Andrea Barina [sulla gestione dell’isola pubblica di Poveglia insieme con Mario Santi]; 

Giovanni Benzoni [insieme con Antonio Marchiori e Paola Padoan, uno squarcio su Rialto ormai ridotto al lumicino come mercato con la malinconia del vivido ricordo del “com’era”]; 

Pietro Benzoni [una email per la creazione di un Fondo di solidarietà nazionale in favore delle categorie messe in ginocchio dalla Pandemia, invano mandata a tutti gli organi di stampa e caduta nel nulla];

 Roberto Bianchin [fare di Venezia la capitale internazionale della cultura e delle arti intese nel loro  più ampio spettro]; 

Giancarlo Carnevale [insieme con Marco Zanetti sulla questione Monoblocco al Lido per risparmiarne la distruzione in un ulteriore destinazione turistica];

Maurizio Crema [per la salvezza di Venezia si propone di puntare sul digitale e fare della città una Silicon Valley 4.1] ;

Francesco Erbani [gli studenti futuri residenti linfa vitale per risollevare lo stato demografico della città]; 

Gianni Fabbri [insieme con Giuseppe Tattara, sul porto del quale in questi ultimi giorni di estate se ne discute il Waterfront, ardito impianto cittadino destinato a una riscrittura urbana cambiando la qualità della vita dei residenti da San Basilio a Sant’Andrea, in una sorta di horror vacui edificatorio] ;

 Stefano Ghesini [otto piccoli incipit di una fantasia che poi è molto legata alla realtà di Venezia, a una città del futuro]; 

Daniele Goldoni [soluzioni per aumentare gli abitanti e invertire il trend demografico negativo]; 

Alberto Madricardo [dopo la Pandemia non manca nell’autore una vigile attenzione e una messa in guardia dai facili entusiasmi del tutto cambierà]; 

Aldo Mariconda [una panoramica a partire dalla Venezia degli anni Cinquanta e del presente, ma con una voce dissonante: Venezia è raggiungibile da Treviso dove l’abitare è più confortevole, mentre tutto il volume propone una  città storica vivibile e dalle pagine si eleva un coro di soluzioni per ripopolare Venezia e non abbandonarla all’Overturism]; 

Leopoldo Pietragnoli [con un contributo del 1992 sulle problematiche del turismo, sempre attuali]; 

Gianpietro Pizzo [rileva come Venezia sia un problema internazionale e auspica che si muti l’ottica con la quale si guarda alla città]; 

Floriana Rizzetto [pensiamoci o sarà troppo tardi puntare sulla residenza e l’apertura di negozi utili];

 Anna Santagiustina [vorrebbe una Venezia per suo nipote]; 

 Anna Urbani, [coltivare piante e fiori a Venezia per farla rifiorire];

Giancarlo Vianello [auspica una politica volta a creare residenza e per sconfiggere le seconde case]; 

Giuliano Zanon [analisi del trend demografico precedente la Pandemia].

Oltre, adesso è un libro che offre una schiera di persone dalle idee chiare e pronte a formare la nuova classe dirigente  per il cambiamento. E ha il suo epicentro nella città storica, ma si riverbera anche nelle sue propaggini al Lido e a Poveglia. L’interesse di tutti gli autori è dare soluzioni allo snaturamento della città, sopraffatta dall’Overturism, dall’impoverimento demografico, ridotta a una Veniceland a pagamento. Oltre, adesso è un volume pulsante di vita e di soluzioni al degrado, fattibili subito se non trovassero la cieca opposizione dell’Amministrazione Comunale che, in palese conflitto di interessi della sua dirigenza, opera per aumentare ancora alberghi e residenze turistiche. 

Ma ecco che esce insieme – o comunque nello stesso anno -2022 -Venezia. Tra accoglienza e spravvivenza con contributi di :

Marcello Albanello [analisi dell’industria turistica che è remunerativa per pochi e crea posti di lavoro con paghe basse e quindi non è una cuccagna condivisa da molti];

Franco Avicolli  [propone di costruire un progetto d’accoglienza per nuovi veneziani];

Giovanni Benzoni [sottolinea l’inerzia della Amministrazione e la necessaria vigilanza dei residenti “Sobrii estote, et vigilate, quia adversus vester diabolus, tamquam Leo rugiens, circuit quatenus quem devoret cui resistite fortes in fide” Siate sobri e vigilate, perché il diavolo vostro avversario, come leone che ruggisce, si aggira cercando chi divorare resisteglieteli forti nella fede];

Paolo Cacciari [uscire dall’economicismo imperante e dalla guerra in Ucraina];

 Beatrice Cantilena [un ricordo dell’Hotel Gabrielli in Riva degli Schiavoni come era una volta con un turismo consapevole accolto con rituali manuali poi sostituiti fino al progressivo instaurarsi della digitalizzazione];

Luca Colferai [propone di abolire il Carnevale e di istituire il Carnevale del Teatro];

Stefano Croce [tratteggia gli elementi di un turismo sostenibile, mettendoli in controluce con l’Overturism];

Giuseppe Ghigi, [di monocultura si mure è necessario aprire Venezia ai grandi brand internazionali come Microsoft Google etc.];

Giuseppe Goisis [ l’autore, purtroppo scomparso, è a favore di un’etica della sostenibilità , coltivando una educazione del turista nella globalizzazione],

Rosanna Marcato [si tratta di un bellissimo esempio di accoglienza nei confronti di curdi e afgani: Venezia come città dell’Asilo];

Emanuele Maspoli [il tentativo di un turismo alternativo nell’isola di Sant’Erasmo];

La forza del curatore Giovanni Benzoni sta nell’avere mobilitato tutte le teste pensanti e avere offerto uno spazio dove non lasciarsi andare al mogugno, ma alla costruzione di un movimento di opinione, fornendo alla cittadinanza strumenti per il cambiamento. E tutto fatto e allestito a Venezia, veneziano l’editore, l’illuminato Giovanni Pelizzato, veneziana la curatrice editoriale, la valente Chiara Romanelli, e last but not least veneziano l’indimenticabile Giovanni Benzoni. E veneziano dovrà e potrà essere chi ne prenderà il testimone e per farsi latore di un cambiamento e di una rinascita della città di Venezia.

Venezia ascolta! Un’impresa veneziana, parte prima was last modified: Ottobre 6th, 2024 by MARTA D’AGOSTINO TORTORELLA

Venezia ascolta! Un’impresa veneziana, parte prima
ultima modifica: 2024-10-06T21:09:41+02:00
da MARTA D’AGOSTINO TORTORELLA

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