È in arrivo a Pesaro la seconda stagione dell’opera lirica I Dimenticati. A introdurre i temi dell’opera è il giornalista Paolo Montanari, che ha precisato l’attualità dei temi legati al rispetto dell’ambiente e all’attenzione verso gli ultimi. L’opera sarà in scena al Teatro Rossini di Pesaro domenica 6 ottobre. L’ingresso è a offerta libera in favore della Caritas di Pesaro.
L’assessore alla cultura del Comune di Pesaro, Daniele Vimini ha osservato: «l’opera lirica ‘I Dimenticati’ ha un approccio centrale in questo momento per la nostra società: riprende sia le idee di Papa Francesco che quelle del premier ad interim del Bangladesh Muhammad Yunus. Si tratta di un’operazione culturale di alto livello, che siamo contenti di ospitare al teatro Rossini. È un progetto sia benefico che di divulgazione sociale, una vera chicca per Pesaro 2024 capitale italiana della cultura». Il vicario generale dell’Arcidiocesi di Pesaro, Don Marco Di Giorgio, ha precisato: »La cosa che mi ha colpito dell’opera sono le tematiche su cui verte, come l’impegno sociale, che sono legate alle parole dell’enciclica di Papa Francesco inerenti i dimenticati o le persone scartate dalla società, e la tutela del Creato».
La direttrice artistica dello Yunus social business Centre del dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Urbino e soprano interprete del ruolo della Guerriera nell’opera, Felicia Bongiovanni, ha dichiarato: «’I Dimenticati’ è un’opera lirica in forma di cantata sul Microcredito e il Social Business tramite la Cultura e la Musica, che tratta il tema di stringente attualità e di grande rilevanza sociale, delle ineguaglianze socioeconomiche derivanti dalla globalizzazione economico-finanziaria e dallo sfruttamento iniquo delle persone e del pianeta. Lo strumento suggerito nell’opera per combattere e ridurre queste disfunzioni viene identificato nelle pratiche del Microcredito e del Social Business, quali strumenti di promozione umana e sociale, così come teorizzati e realizzati dal Premio Nobel per la Pace Muhammad Yunus – ha precisato il soprano e direttrice artistica Bongiovanni – gli interpreti dell’opera che ho scelto hanno uno spessore internazionale e condividono con noi i valori umani, che sono veicolati dalla loro professionalità e sensibilità. Ho privilegiato la forma della cantata per destare l’attenzione sul canto come veicolo dei valori trasmessi dall’opera».
Il maestro e compositore dell’opera Stefano Bartolucci ha sottolineato: «I Dimenticati sono rappresentati dal coro, si tratta delle persone deboli. La parte maschile rappresenta le persone che protestano, mentre le parti femminili rappresentano le donne che diffondono la speranza. L’ouverture è molto vivace, mentre la parte centrale è stata scritta durante gli anni della pandemia. L’opera è stata scritta in due anni».
Tra gli organizzatori era presente una rappresentante di Eurolexservizi, Giovanna Silvestri, che partecipa all’opera come corista: «Il nostro core business è la gestione dell’accoglienza delle persone dei Cas che richiedono il nostro aiuto. Ospitiamo attualmente 120 ragazzi del Bangladesh – ha precisato Silvestri- quando arrivano hanno problematiche di salute. Ecco perché ci ha colpito il contenuto di quest’opera lirica, che è profondamente legata alle teorie del premier del Bangladesh Muhammad Yunus e quelle del social business, che ci interessano perché noi facciamo da mediatori interculturali dei migranti. Ci piace capire la storia della cultura dei Paesi da cui provengono le persone che accogliamo e aiutiamo. Domenica prossima, alla fine dell’opera. un ragazzo del Bangladesh, proveniente da una zona alluvionata del suo Paese, interverrà raccontando la sua storia».
Gian Luca Pasolini, tenore che interpreta il ruolo del Papa, ha precisato: «ho il piacere di collaborare con persone con cui sono cresciuto musicalmente fin dagli anni del conservatorio».
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