Per chi vuole sperimentare un brivido di terrore ogni volta che attraversa la porta di casa c’è ora la soluzione. Ed è più vicina di quel che si pensi. Misteri, personaggi storici, crimini, leggende e perché no anche fantasmi, sono questi gli elementi che caratterizzano le dimore che interessano a Ghost-House, l’unica agenzia immobiliare in Italia, con sede a Bologna, specializzata nella vendita di immobili nei quali sono avvenuti crimini di qualsiasi natura e che hanno la peculiarità di essere teatro di fenomeni inspiegabili.
«Questa mattina mi ha chiamato una mia cliente di vecchia data, che vorrebbe vendere un castello in Romagna, una dimora affascinante che nasconde storie di amori non corrisposti e finiti male», dice Fiorenza Renda, colei che che ha avuto l’idea per questo progetto… paranormale.
L’idea di Ghost-House
L’idea è venuta a Fiorenza Renda, agente immobiliare da più di trent’anni, appassionata di storia ed esoterismo. «Ci adoperiamo per connettervi con dimore che raccontano segreti ed enigmi, offrendo un’esperienza unica nel mercato immobiliare», si legge sul sito dell’agenzia. «Nel corso della mia carriera sono tanti gli immobili con una storia alle spalle che mi sono trovata a trattare – racconta Renda -, e così ho deciso di provare a realizzare questo progetto folle.
Più di 15 anni fa vendetti la casa in via del Riccio dove avvenne il delitto Alinovi ad un avvocato che la comprò per il figlio, studente del Dams, ma all’epoca non lo sapevo e dovetti richiamarlo per dirglielo», ricorda.
Le case infestate
L’agenzia che opera non solo in Italia, ma anche all’estero, ha aperto proprio in questi giorni e si rivolge a chi vuole vendere abitazioni difficili da ‘piazzare’ perché molto antiche e intrise di leggende e agli appassionati di storia e misteri attirati dal fascino di poter vivere in case dove è capitato qualcosa di non convenzionale.
«Anni fa mi occupai di una casa degli anni ’30 in via San Petronio Vecchio, a Bologna, di proprietà di due fratelli. Siccome avrei dovuto fare diversi sopralluoghi anche da sola, uno dei proprietari un giorno mi telefonò per dirmi che era infestata dai fantasmi degli zii, che aprivano le credenze e facevano volare i piatti».
Quindi per vivere in queste case bisogna credere ai fantasmi? «Più che ai fantasmi bisogna credere in qualcosa che va oltre le nostre percezioni, solo in questo modo si può aprire una porta che scatena la fantasia».
Le scene del crimine
Tra le case di cui Fiorenza si è occupata c’è anche quella in cui avvenne il delitto di Francesca Allinovi, critica d’arte e ricercatrice del Dams. «Inizialmente il proprietario, sbagliando, non disse nulla – ha ricordato al Corriere di Bologna –. Venne fuori con già degli acquirenti: un avvocato per il figlio studente, matricola, proprio del Dams. Quando lo chiamai per spiegargli la storia della casa, mi disse: “L’avrei chiamata io, perché avevo appena scoperto una cosa bellissima. La casa del delitto Alinovi”. A quel punto, ho alzato le mani».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 30 Settembre 2024, 15:00
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