nel mirino l’app di messaggi Ghost per decifrare gli hardware wallet #finsubito prestito immediato

Nell’ambito di una operazione, denominata Kraken, volta a interrompere le attività del crimine organizzato portate avanti attraverso la piattaforma di messaggistica crittografata Ghost, recentemente smantellata dalle autorità giudiziarie, La Polizia Federale Australiana (AFP) ha confiscato circa 9,3 milioni di dollari australiani (6,4 milioni di dollari) a un sospetto legato alla piattaforma su menzionata. Si tratta di un uomo di 32 anni residente a Narwee, un sobborgo di Sidney, arrestato il 17 settembre accusato di essere responsabile di attività legate al crimine organizzato e al riciclaggio di denaro sporco.  L’AFP ha indicato questo individuo come una figura centrale nell’operazione relativa alla piattaforma  Ghost, che è stata smantellata il mese scorso dopo un’ampia indagine. I beni sequestrati nell’ambito dell’Operazione Kraken saranno confiscati al Commonwealth dell’Australia. L’Autorità di Sicurezza Finanziaria Australiana (AFSA) gestirà questi beni per finanziare iniziative di prevenzione del crimine, sottolineando l’approccio del governo nel ridurre il finanziamento del crimine organizzato.

Ghost: la piattaforma di messaggistica crittografata

Ghost era ampiamente utilizzata dai gruppi di crimine organizzato per coordinare attività illegali come:

• Traffico di droga
• Riciclaggio di denaro
• Contrabbando di armi

Le caratteristiche della piattaforma, che includevano crittografia avanzata e messaggi  effimeri, la rendevano particolarmente attraente per i criminali che cercavano di evitare il rilevamento da parte delle forze dell’ordine. La chiusura di Ghost è stata parte di un’indagine di due anni che ha coinvolto la collaborazione tra Europol e varie agenzie internazionali di applicazione della legge.

Aspetti tecnici del sequestro delle criptovalute

Il sequestro riuscito delle criptovalute è stato reso possibile grazie agli sforzi della Task Force per la Confisca dei Beni Criminali (CACT), che ha utilizzato strumenti analitici sofisticati per decifrare le frasi seed del sospetto dai dispositivi di portafoglio hardware scoperti durante l’arresto. Punti chiave riguardanti gli aspetti tecnici includono:

• Sicurezza degli hardwar wallet. Generalmente considerati sicuri grazie al loro storage offline delle chiavi private, i portafogli hardware possono essere vulnerabili se un individuo esperto ottiene accesso fisico.
• Tecniche di decifratura. Analizzando i dispositivi di portafoglio hardware, gli specialisti dell’AFP sono stati in grado di recuperare le frasi seed, essenziali per accedere alla criptovaluta.

Prima di questo ultimo sequestro, la CACT aveva già sequestrato 2 milioni di dollari australiani (1,4 milioni di dollari) legati a una organizzazione criminale dell’Australia Occidentale in agosto. L’effetto cumulativo di queste operazioni illustra l’impegno dell’AFP a smantellare le reti finanziarie che sostengono il crimine organizzato.