Polizia di Stato e Penitenziaria stanno eseguendo un’ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa dal GIP del Tribunale di Salerno, su richiesta locale DDA, nei confronti di 56 persone, indagate per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti e per associazione per delinquere finalizzata all’introduzione e all’uso in carcere di telefoni cellulari, oltre che per numerosi altri reati. I fatti sono avvenuti all’interno della Casa Circondariale di Salerno.
Le indagini hanno consentito di ipotizzare che, dal dicembre 2020 all’ottobre 2022, sia stata realizzata un’attività seriale di introduzione, all’interno del carcere, di cellulari, altro materiale informatico e stupefacenti di varia natura (cocaina, hashish e marijuana). Il materiale, successivamente, sarebbe stato commercializzato dagli esponenti dell’associazione in favore degli altri detenuti, a prezzi notevolmente maggiorati rispetto a quelli praticati “sul mercato”.
Secondo la prospettazione accolta dal GIP, le introduzioni venivano effettuate dall’esterno della struttura anche mediante l’utilizzo di droni, oppure attraverso consegne messe in atto durante i colloqui settimanali dei detenuti con i familiari, ma anche, infine, attraverso l’invio ai detenuti di pacchi postali, all’interno dei quali, insieme a beni la cui introduzione era consentita, sarebbero stati nascosti stupefacenti o microtelefoni.
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