- Il Ddl Omnibus stabilisce nuovi fondi da destinare al bonus psicologo, una delle misure più apprezzate dai cittadini negli ultimi anni.
- Si parla di 2 milioni di euro in più di risorse, aggiunte grazie all’ultimo emendamento intorno al decreto.
- I nuovi fondi vengono proposti per l’anno 2024, anche se non è ancora chiaro se il sostegno tornerà anche nel 2025.
Tra i diversi emendamenti del DL Omnibus spicca anche quello che coinvolge il bonus psicologo, uno dei sostegni più richiesti negli ultimi anni da parte dei cittadini. Di fatto è stato proposto un nuovo stanziamento di fondi a favore di questa misura, per una cifra di 2 milioni di euro.
A questo punto le risorse complessive messe a disposizione per il bonus salgono a 12 milioni di euro per il 2024, anche se non è ancora chiaro se la misura verrà riproposta anche il prossimo anno.
Cos’è il bonus psicologo
Il bonus in questione è un importante aiuto economico per tutti quei cittadini che non possono provvedere in autonomia al pagamento di un percorso terapeutico con uno psicologo e ne hanno la necessità. Chi è affetto da ansia, depressione o un’altra condizione di tipo psicologico può richiedere questo sostegno.
La misura copre fino a 50 euro di spesa a seduta, con un limite di 1.500 euro massimi a persona, soglia che cambia in base al valore ISEE del nucleo familiare. A garantire questo supporto è direttamente l’INPS, anche se gli interessati hanno dovuto presentare una domanda apposita.
Per quest’anno il bonus psicologo poteva essere richiesto entro il 31 maggio 2024 e utilizzato nell’arco temporale di 270 giorni. La data ultima per il suo utilizzo è fissata per il 7 aprile 2025.
Rifinanziamento del bonus psicologo
Attualmente è il Ddl Omnibus a confermare un nuovo stanziamento di fondi per questo sostegno, che garantirà la possibilità di accedere alla terapia in modo agevolato ad una platea maggiore di cittadini. Recentemente l’INPS ha pubblicato le graduatorie 20241 per l’accesso al sostegno.
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Il motivo di questo rifinanziamento, valido per l’anno in corso, è da individuare nel numero elevato di domande presentate all’INPS, circa 400.000, per cui hanno ottenuto risorse solamente 3.000 cittadini (neanche l’1%).
Questi dati indicano una forte richiesta da parte dei cittadini, che per lo più non è stata coperta dalle risorse disponibili. Anche se di lieve entità, lo stanziamento aggiuntivo garantirà l’accesso ad un numero ulteriore di beneficiari.
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