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Cantieri, da martedì la patente Guida utile per 19.144 imprese  – Pescara #finsubito prestito immediato


PESCARA. Doppia iscrizione per la patente a punti che dovrebbe far scendere il numero dei morti sul lavoro. Lo spiega l’Ispettorato Nazionale del Lavoro in una circolare emanata pochi giorni fa: una guida che 19.144 imprese abruzzesi del settore dell’edilizia attendevano da due mesi. Il portale per effettuare la richiesta di rilascio della patente sarà attivo, sul sito dell’Ispettorato, da martedì prossimo. E l’accesso sarà possibile attraverso Spid personale o Cie. Ma in fase di prima applicazione, entro domani, imprese e lavoratori autonomi che già operano in cantieri attivi, dal 23 settembre scorso devono presentare una autocertificazione/dichiarazione sostitutiva sul possesso dei requisiti previsti. L’invio dev’essere effettuato, tramite pec, all’indirizzo: dichiarazionepatente@pec.ispettorato.gov.it.
La trasmissione dell’autocertificazione/dichiarazione sostitutiva avrà però efficacia fino al 31 ottobre 2024 e vincola l’operatore a presentare la vera e propria domanda per il rilascio della patente sempre attraverso il portale dell’Inl.
A partire dal 1° novembre 2024, infatti, non sarà più possibile operare in cantiere in forza della sola trasmissione dell’autocertificazione/dichiarazione sostitutiva.
LA POLEMICA.
«La paura di incorrere in una figuraccia è stata enorme, pertanto, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro è corso ai ripari. Per evitare che il click day di martedì prossimo mandi in tilt il portale dove oltre 830mila imprese dovranno presentare digitalmente la domanda per ottenere la patente a crediti», interviene in modo critico la Cgia Mestre, «l’Inl ha concesso ai richiedenti un’altra opportunità, con una conseguenza, purtroppo, molto fastidiosa: per tante aziende e altrettanti lavoratori autonomi la richiesta della patente a crediti dovrà essere fatta due volte». Questa è la burocrazia.
IL VADEMECUM.
Per ottenere la patente, entro il 31 ottobre, è comunque è necessario presentare la domanda online all’Ispettorato Nazionale del Lavoro. Il processo prevede i seguenti passaggi: accesso al portale in modalità digitale, utilizzando sistemi di autenticazione che garantiscono l’identità del richiedente; durante la compilazione della domanda, il richiedente deve autocertificare il possesso dei requisiti, alcuni dei quali (come il Durc e la certificazione di regolarità fiscale) devono essere autocertificati, mentre altri (come l’adempimento formativo o il Dvr) richiedono dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà; una volta presentata e accettata la domanda, la patente viene rilasciata in formato digitale e resa disponibile nel portale con tutte le informazioni aggiornate, tra cui: dati identificativi del titolare (persona giuridica o lavoratore autonomo); punteggio di partenza (30 crediti); aggiornamenti dei crediti (che possono aumentare o diminuire in base alle azioni e alle violazioni del titolare).
IL MINIMO DI PUNTI.
La patente ha una validità continuativa, ma il punteggio può essere modificato nel tempo.
La decurtazione dei crediti avviene in caso di violazioni delle normative sulla sicurezza, mentre i punti possono essere incrementati attraverso investimenti in sicurezza, adempimenti formativi e certificazioni volontarie. Per poter operare, servono almeno 15 crediti. In caso di infortuni mortali per colpa del datore di lavoro o suo delegato, la patente “dev’essere sospesa” fino a 12 mesi. Mentre in caso di infortunio che causi inabilità permanente o menomazione irreversibile, la patente “può essere sospesa” fino a 12 mesi .
I REQUISITI SPECIFICI.
Per ottenere la patente occorrono: l’iscrizione alla Camera di Commercio; l’adempimento degli obblighi formativi per datori di lavoro, dirigenti, preposti e lavoratori autonomi previsti dal Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro; il possesso del Documento unico di regolarità contributiva (Durc) in corso di validità; il possesso del Documento di valutazione dei rischi (Dvr), se previsto; la certificazione di regolarità fiscale; la designazione del Responsabile del servizio di prevenzione e protezione, nei casi previsti dalla legge vigente.
I LIMITI.
La Cgia è però convinta che con questo nuovo strumento difficilmente si riuscirà a ridurre drasticamente l’elevato numero di infortuni e di morti bianche che, purtroppo, caratterizzano il settore delle costruzioni.
Per contrastare queste tragedie, secondo la Cgia, bisognerebbe invece aumentare sensibilmente il numero dei controlli ed eseguirli con più efficacia: «L’attività ispettiva, infatti, dovrebbe privilegiare i profili sostanziali di sicurezza e di salute nei cantieri, anziché soffermarsi, come spesso accade oggi, sugli aspetti formali privi di alcuna valenza preventiva».
Insomma, meno meticolosità sulla completezza di documenti cartacei e relazioni tecniche, più rigore nei confronti di chi ha montato un ponteggio non ancorandolo correttamente o, nei lavori in quota, non ha installato barriere anti-caduta, parapetti e reti di sicurezza».
I NUMERI.
La patente a punti riguarda 832.500 imprese in Italia, composte da edili, dipintori, piastrellisti, elettricisti, termoidraulici, ascensoristi, falegnami, serramentisti, fabbri, lattonieri, carpentieri, etc.
La regione che conta più imprese interessate è la Lombardia: 144mila attività. Seguono il Lazio con 83.500 e la Campania con 77mila. L’Abruzzo ne ha 19.144 così suddivise: 7.942 società di capitali; 2.089 società di persone; 8.631 imprese individuali; 482 cooperative..
I LUTTI.
In Italia intanto si registrano in generale oltre mille morti sul lavoro e quasi 600mila infortuni all’anno. Nel settore costruzioni, tra gennaio e luglio 2023, si sono registrati 18.727 infortuni che, nello stesso periodo del 2024, sono aumentati a 21.552 (+ 2.825); in Abruzzo, nei primi sette mesi dello scorso anno sono stati 551, saliti quest’anno a 666 (+115), pari a un incremento del 20,9%.
I cantieri sono tra i luoghi di lavoro più a rischio di incidenti mortali, in particolare per la caduta dall’alto, per seppellimento a seguito di lavori di sbancamento e per soffocamento a seguito di interventi in ambienti confinati. Purtroppo, nei primi mesi di quest’anno la situazione è peggiorata. Tra gennaio e luglio il numero dei morti sul lavoro in Italia ha riguardato 577 persone, 18 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. I decessi nel settore specifico dell’edilizia sono stati invece 79, con un incremento 21 vittime rispetto al 2023. Quante vite salverà la patente a punti?
©RIPRODUZIONE RISERVATA





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