Un fondo memoriale, aperto in Fondazione Valsesia, in ricordo di Gianpiero Mazza e destinato a istituire una borsa di studio per studenti del corso di laurea triennale in scienze infermieristiche all’università del Piemonte Orientale. L’uomo, morto a maggio a 64 anni in seguito a una malattia, è stato uno stimato infermiere dell’ospedale di Borgosesia.
«Mio padre credeva fortemente nel ruolo dell’infermiere e nell’importanza della sanità locale per garantire a tutti cure e sostegno – racconta il figlio Edoardo -. Con il fondo memoriale vogliamo dare un significato concreto al suo ricordo sostenendo la formazione dei futuri infermieri e portare avanti una missione a lui molto cara. Voglio ringraziare Fondazione Valsesia e l’università del Piemonte Orientale nelle figure delle dottoresse Antonella Croso e Simona Milani e i professori Stefania Cerutti e Alberto Dal Molin per aver dimostrato grande sensibilità e disponibilità». Per fare una donazione basta utilizzare le coordinate che si trovano sul sito www.fondazionevalsesia.it cercando nella sezione fondi.
In passato Mazza aveva già avuto un legame con Fondazione: era stato, infatti, uno dei testimonial, con altri colleghi, della campagna di Crowdfunding Operazione 3D. Il fondo a lui intitolato è nuovo percorso, è un sogno che può diventare realtà grazie anche al contributo e supporto di chi vorrà ricordarlo con una donazione, che sosterrà la formazione in ambito infermieristico, rispondendo a un bisogno contingente della sanità, non solo locale.
«Ho conosciuto Gianpiero da giovanissima il suo buonumore, le sue battute e la sua umanità ne hanno fatto un professionista con la “P” maiuscola – racconta Laura Cerra, presidente di Fv -. Era un attento uditore, e aveva sempre una risposta giusta anche alle domande più difficili. È un onore per Fondazione accogliere questo fondo voluto tenacemente della sua famiglia e dedicato a una persona speciale. Chi l’ha conosciuto, chi crede nella fondamentale importanza dell’educazione per i giovani e nel ruolo strategico della sanità territoriale può sostenere il Fondo Gianpiero Mazza e far crescere le opportunità per le nostre valli, nel presente e nel futuro».
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