Bonus casa, fino al 31 dicembre puoi ricevere un’agevolazione: scopri se rientri tra i fortunati #finsubitoagevolazioni

Se rientri tra i fortunati hai ancora la possibilità di richiedere il bonus casa fino al 31 dicembre. Scopri come ottenerlo.

Acquistare la prima casa è un passo importante, soprattutto in uno scenario immobiliare come quello attuale. La maggior parte delle famiglie e dei giovani italiani infatti vivono in appartamenti in affitto o coabitano con dei coinquilini per riuscire a far fronte alle spese. Questo però significa poca stabilità sul lungo periodo, con il rischio di dover traslocare allo scadere del contratto.

Per venire incontro a chi sogna un’abitazione tutta per sé tuttavia è ancora valida l’agevolazione sancita dal decreto legge 73/2021. L’obiettivo del “bonus casa” è proprio favorire l’autonomia abitativa, e dal termine originario fissato al 30 giugno 2022 è stato prorogato più di una volta. La legge di Bilancio 2023 lo ha infatti reso valido fino al 31 dicembre di quest’anno.

Il bonus prevede nelle compravendite non soggette al pagamento dell’IVA l’esenzione dal pagamento di alcune imposte, ovvero quella di registro, l’ipotecaria e la catastale. Quando è prevista l’IVA a questa esenzione si aggiunge il riconoscimento di un credito d’imposta pari all’IVA da corrispondere. Tutto naturalmente previo accertamento dei requisiti previsti per l’agevolazione.

Scopri se puoi ricevere il bonus casa

Come precisato dall’Agenzia delle Entrate l’accesso a questi aiuti per acquistare la prima abitazione è riservato ai giovani italiani under 36. Per la precisione non bisogna averli compiuti l’anno in cui si stipula l’atto di compravendita, ma non è l’unico requisito da rispettare. Anche l’ISEE fa testo, perché quello dell’anno precedente deve risultare inferiore ai 40.000 euro.

Per chi opta per l’acquisto di una casa in un comune diverso da quello di residenza c’è una scadenza temporale da tenere a mente. Dal momento in cui si stipula il contratto si hanno 18 mesi per cambiarla sui propri documenti, quindi meglio fare domanda al comune il prima possibile. Questa regola vale per chi effettua l’acquisto, non per l’eventuale coniuge.

Nell’atto di proprietà dell’immobile l’acquirente deve dichiarare di non essere titolare né dei diritti di proprietà né di usufrutto di un’altra casa situata nello stesso comune. Vale anche nel caso in cui questi risultassero in comproprietà con il coniuge. Se l’immobile si trova in un comune diverso ma sempre sul territorio nazionale invece si ha un anno di tempo per provvedere alla sua vendita.

Per quando riguarda la richiesta, il credito d’imposta previsto dal bonus casa si ottiene presentando una dichiarazione apposita al notaio. All’interno del documento occorre comunicare l’intenzione di avvalersi dell’agevolazione e dichiarare di essere in possesso dei requisiti previsti.