Coppie di fatto, sfida sul bonus da 100 euro: riguarda un milione di contribuenti. La vendita di una quota di Poste #finsubitoagevolazioni

ROMA «Spetterà ai dipendenti con moglie e figli a carico, alle famiglie monogenitoriali e ad alcune coppie di fatto. Una circolare chiarirà tutto». Il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, è tornato ieri in Senato per chiarire i meccanismi del Bonus di Natale da 100 euro per i dipendenti fino a 28 mila euro di reddito, inserito dal governo nel decreto Omnibus. Secondo l’opposizione il bonus è tarato male, ma soprattutto per il Pd sarebbe discriminatorio, perché taglierebbe fuori gran parte delle coppie di fatto. Leo ha spiegato che il sistema non è cambiato e che non ci sono novità rispetto alla normativa attuale sulle detrazioni per coniuge e figli a carico. «Ci sono alcune coppie di fatto — ha detto Leo, annunciando comunque una circolare esplicativa — che possono fruire del beneficio, laddove c’è la cosiddetta mancanza del coniuge».

Chi può chiederlo

Il bonus dunque potrà essere chiesto da chi ha il coniuge e un figlio fiscalmente a carico (con redditi non superiori a 4 mila euro), oppure anche solo un figlio a carico, come i genitori single, oppure quando l’altro genitore è “mancante”, cioè è deceduto, non ha riconosciuto il figlio naturale, a prescindere dalla nuova situazione familiare. L’altro nodo sollevato da Elena Bonetti di Azione riguarda i contribuenti che non hanno il coniuge a carico, cui il bonus non spetta, anche se il reddito cumulato con quello del coniuge è inferiore a 28 mila euro.

Costo di 100 milioni

La misura prevista dal governo costerà 100 milioni di euro e riguarderà un milione di contribuenti. È un piccolo anticipo della manovra di bilancio che sarà presentata a fine ottobre, per la quale servono cifre ben superiori, tra 20 e 25 miliardi. Quasi 12 saranno assorbiti dalla conferma del taglio del cuneo e degli sgravi Irpef sui redditi bassi, che il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, vorrebbe cominciare a rendere definitivi, trovando coperture strutturali. Saranno confermate le deduzioni per le aziende che assumono, la decontribuzione per le mamme con più figli e stanziate nuove risorse per favorire la natalità. Sullo sfondo c’è un riordino ed un taglio delle detrazioni fiscali, con una stretta anche su quelle edilizie. Rischiano le seconde case e alcuni interventi meno rilevanti coperti dall’Ecobonus. Il Mef intanto sta mettendo a punto gli ultimi dettagli del Piano strutturale di bilancio settennale che tra pochi giorni sarà presentato in Parlamento che verso l’8 ottobre esprimerà il suo parere.

La vendita di una quota di Poste 

Ieri, 24 settembre, è scattata la selezione degli advisor per la cessione di un 15% del capitale di Poste (lo Stato manterrà almeno il 50%) per un incasso di 2,5 miliardi (che ridurrà il debito dello 0,1%). Il collocamento avverrà tra metà ottobre e inizio novembre, con priorità per i dipendenti e i risparmiatori delle Poste. Ancora da definire, invece, il piano per l’apertura del capitale delle Ferrovie.
Mario Sensini

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