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La stagione della dichiarazione dei redditi si avvia alla sua conclusione. Con la scadenza del 730 fissata al 30 settembre, infatti, i contribuenti hanno meno di una settimana per adempiere all’obbligo dichiarativo. Anche dopo questa data, però, si può recuperare per eventuali errori, dimenticanze, omissioni e anche per la dichiarazione non presentata.

Le scadenze per il 730, infatti, non si esauriscono il 30 settembre, visto che i contribuenti hanno ancora diversi termini per poter evitare di incorrere nell’omessa dichiarazione. Vediamo, quindi, tutte le date da ricordare dal 30 settembre in poi.

Scadenza 730 il 30 settembre

La scadenza ultima per la presentazione del modello 730 si avvicina: è fissata al 30 settembre 2024, mentre per chi presenta il modello Redditi la data ultima per l’invio è slittata al 31 ottobre.

Quest’anno, con l’entrata in vigore del modello semplificato, i contribuenti hanno potuto scegliere tra 730 ordinario, precompilato o semplificato. Dai primi dati resi noti è emerso che oltre il 52% dei modelli già inviati al Fisco sono stati trasmessi con la modalità semplificata e questi ultimi, nel 42% dei casi, sono stati inviati senza apportare modifiche.

I dati inseriti dal Fisco sono stati moltissimi e hanno riguardato:

  • spese sanitarie;
  • premi assicurativi;
  • CU di dipendenti e autonomi;
  • bonifici per le ristrutturazioni;
  • interessi passivi sui mutui;
  • bonus vista;
  • abbonamenti al trasporto pubblico locale;
  • contributi previdenziali;
  • spese di istruzione;
  • spese universitarie;
  • spese per l’asilo nido.

Scadenza 730, resta anche il 25 ottobre

Entro il 25 ottobre il contribuente può ancora presentare un nuovo modello 730 completo di tutte le sue parti avvalendosi dell’ausilio di un Caf o di un professionista abilitato. Si tratta del 730 integrativo, che nel frontespizio si indica indicando il codice 1 nella casella “730 integrativo”.

Per poter inviare un 730 integrativo entro il 25 ottobre, in ogni caso, è necessario aver inviato un 730 ordinario, precompilato o semplificato entro il 30 settembre: il nuovo modello integrativo, infatti, serve solo a integrare la dichiarazione già inviata nei casi in cui l’integrazione non comporti una variazione dell’imposta dovuta.

Modello 730 integrativo e modello 730 rettificativo, quali differenze?

Altre scadenze per il 730 2024

Il contribuente che ha dimenticato di presentare la dichiarazione dei redditi con il 730 o si è accorto di aver commesso qualche errore o di aver dimenticato qualche dato, non vede chiudere la stagione reddituale il 30 settembre, visto che normativa offre ancora diverse possibilità di adempiere al proprio obbligo dichiarativo o di correggere la dichiarazione inviata anche dopo il 25 ottobre.

Scadenza del 31 ottobre

Entro il 31 ottobre si può ancora presentare una dichiarazione dei redditi nei termini, anche se si è saltata la scadenza del 30 settembre per la presentazione del 730. In questo caso per adempiere all’obbligo dichiarativo è possibile presentare il modello Redditi Pf entro il 31 ottobre.

Entro la stessa data, inoltre, è possibile anche correggere errori e omissioni, sempre presentando il modello Redditi Pf (in questo caso si parla di dichiarazione correttiva nei termini).

Scadenza 730 11 novembre 2024

Se il sostituto di imposta presenta un diniego nell’operare il conguaglio fiscale il contribuente riceve un avviso dall’Agenzia delle Entrate. Questo caso si può verificare se il contribuente dopo la presentazione della dichiarazione cambia sostituto di imposta o se ha commesso errori nell’indicazione del sostituto.

In questi casi presentando un 730 integrativo di tipo 2 entro l’11 novembre, è possibile indicare un nuovo sostituto di imposta che effettui il conguaglio o indicare che si vuol procedere alla presentazione senza sostituto di imposta.

Questo tipo di 730 integrativo, però, può essere utilizzato solo per aggiornare i dati del sostituto di imposta.

Scadenza 29 gennaio 2025

La dichiarazione dei redditi è considerata omessa solo dopo che sono trascorsi 90 giorni dal termine ultimo di presentazione (che in questo caso è il 31 ottobre). Fino al 29 gennaio 2025, quindi, non si incorre in una omessa dichiarazione se si invia un modello Redditi tardivo.

Scadenza 31 dicembre 2029

Superata la scadenza del 29 gennaio la dichiarazione è considerata omessa, anche se il contribuente può in ogni caso presentarla in ritardo. Cosa si deve fare, però, se ci si rende conto di errori ed omissioni dopo il 29 gennaio? È sempre possibile presentare un modello Redditi integrativo entro il 31 dicembre 2029, ovvero entro il 31 dicembre del quinto anno successivo all’originaria scadenza di presentazione.

Modello 730/2024, i documenti da conservare fino al 31 dicembre 2029

 

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