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PESCARA. Tra l’accordo da 500 milioni di euro con il colosso cinese Ming Yang e il porto di Ortona il passo non è breve, ma Renexia, società del gruppo Toto, ci punta. Il progetto, già comunicato alla Regione Abruzzo, prevede la creazione di un sito industriale per la produzione di turbine eoliche da inviare nel Maryland e in Sicilia, dove l‘azienda abruzzese sta realizzando i parchi eolici più grandi al mondo. Renexia ha scelto il porto commerciale nella provincia del suo direttore generale, Riccardo Toto. Ma la parola passa ora al Governo per l’autorizzazione definitiva.
La notizia, con tutte le possibili cautele del caso, è stata svelata ieri mattina, durante il dibattito su “Energia e modello Piano Mattei”, andato in scena nella seconda e ultima giornata del 4° Abruzzo Economy Summit, all’Aurum a Pescara. Sulle infrastrutture di produzione energetica, il dg Toto ha aggiunto che l’investimento a Ortona, se andrà in porto, è proprio il caso di dire, potrà garantire 1.300 posti di lavoro, e sarà il punto di partenza per la filiera nazionale. Già nel 2025 è previsto l’avvio della costruzione della nuova fabbrica che vola verso il futuro. «Questo progetto rappresenta un contributo anche al Piano Mattei, per gli accordi che si stanno stringendo con il Nordafrica», conclude Toto.
«Il Piano Mattei è una grande visione di cooperazione a tutti i livelli, fondamentale per la decarbonizzazione», dice Simone Nisi, direttore Affari Istituzionali Edison, durante il dibattito. «Un collegamento invisibile per il trasporto dell’energia tra la Sicilia e la Tunisia», è invece il progetto annunciato da Maria Rosaria Guarniere, direttrice Ingegneria e Realizzazione di Progetto del gruppo Terna. Si chiama Elmed il piano Terna: un cavo sottomarino che, partendo da Trapani, consentirà l’indipendenza delle fonti di approvvigionamento e favorirà lo sviluppo della rete nel Nordafrica. Ma anche Terna scommette sull’Abruzzo: Elmed, infatti, ha la stessa tecnologia che sarà usata per Adriatic Link, la rete di trasporto energetico prevista tra la nostra regione e le Marche.
«Per accompagnare la transizione energetica», dice Guarniere, «è fondamentale garantire una sempre maggiore flessibilità ed efficienza della rete anche attraverso innovazione e digitalizzazione. In questo contesto», conferma, «nei prossimi mesi partiranno i lavori dell’Adriatic Link, l’importante elettrodotto sottomarino che collegherà le due regioni, l’Abruzzo, uno dei nodi fondamentali della rete nazionale, e le Marche».
Il collegamento elettrico, all’avanguardia dal punto di vista tecnologico e ambientale, sarà costituito da due cavi sottomarini di circa 210 km, posati a una profondità massima di 100 metri, e da due cavi terrestri di 40 km».
Al dibattito partecipano anche Cristina Sgubin, segretario generale di Telespazio e Fabrizio Iaccarino, head of Institutional Affairs Italy Enel, che annuncia investimenti di 36 miliardi di euro in tre anni, di cui 18 in Italia e di questi 12 sulle reti elettriche per renderle sempre più resilienti e digitalizzate.
Ma la giornata conclusiva del summit vede come protagonista anche il ministro della Difesa, Guido Crosetto, che, presente solo da remoto, chiede scusa al presidente, Marco Marsilio, seduto in prima fila, e dice: «Dovremmo chiederci che spazio c’è e ci deve essere per l’Intelligenza artificiale nel nostro futuro. La difesa è una parte, sarà fondamentale per tutti i nostri processi produttivi e aggiungo un dato significativo. Ma i brevetti nell’ambito dell’AI nel mondo, nel 2023, vedono in testa la Cina con il 61%, seguita dal 21% degli Stati Uniti mentre l’Europa è ferma al 2%. Questi sono i numeri», rimarca il ministro, «ed è significativo. Il futuro», continua, «viene determinato dal presente, la mancanza di brevetti significa mancanza di prodotti, di produzione e di un vantaggio competitivo che, se lasciato ad altre economie, difficilmente potremo recuperare». E conclude: «Siamo in un’epoca nella quale dobbiamo aspettarci nei prossimi dieci anni cambi epocali che avranno ripercussione su tutto ciò che riguarda la nostra vita».
Al summit passa anche il massaggio salutistico di Giovanni Malagò, intervistato, come tanti altri, da Laura Chimenti, giornalista del Tg1: «Se c’è un 10% addizionale della pratica sportiva, compresa la passeggiata veloce, tra i riscontri economici, la Sanità pubblica risparmia l’1,6% sul sistema sanitario nazionale», afferma il presidente del Coni, intervenendo sul tema “I grandi eventi che generano economia”.
E protagonisti della giornata, aperta dai saluti del sindaco Carlo Masci e del presidente dei Consiglio, Lorenzo Sospiri, sono anche Giuseppe Santonato, di Ey Italia; Valeria Sandei, Ad di Almaweve; Pierluigi Verbo, di Kpmg; la neuroscienziata Antonella Santuccione e la dg di Inps, Valeria Vittimberga; lo stratega della comunicazione Paride Vitale, spassoso nel suo lungo intervento, e la presidente dell’Enit, Alessandra Priante. Non per ultimi gli studenti universitari Angelica Lanese, Stefano Luciano Grossi, Nunziatina Campolieti e Giulio Di Rienzo, con Stefano Za, presidente del corso di laurea in Economia e Management.
Chiude l’evento Marsilio, con una stoccata al centrosinistra e un annuncio: «Questo non è un evento per fare vetrina o per parlarsi addosso, ma è pensato per crescere e progettare», dice dal palco il presidente della Regione, citando anche l’appalto del raddoppio della ferrovia Roma-Pescara: «Chi un anno fa diceva che non c’erano i fondi ora si oppone all’opera. Ma io penso che l’Abruzzo debba andare avanti e che la politica debba dare queste risposte anche su altri fronti come, ad esempio, quello della valorizzazione del territorio attraverso strumenti attrattivi verso le produzioni cinematografiche». Ed ecco il suo annuncio finale: «Tra una settimana, il sottoscritto andrà insieme all’assessore alla cultura Roberto Santangelo e ai membri, già nominati, della Film Commission a costituire finalmente la Fondazione. Questo significa che daremo all’Abruzzo un altro strumento di crescita». E scoppia l’applauso.
©RIPRODUZIONE RISERVATA



 

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