Assistenza domiciliare a Roma, Consulte Municipali deluse dopo il tavolo di confronto
Assistenza domiciliare a Roma, รจ delusione per le Consulte Municipali dopo il tavolo di confronto
Approfondimenti
21 settembre 2024
Roma – Le Consulte Municipali romane, in una nota, “esprimono profonda delusione al termine dell’incontro sull’assistenza domiciliare convocato dall’assessore capitolino alle Politiche Sociali, Barbara Funari, presenti anche la presidente della Commissione Capitolina Politiche Sociali, Nella Converti, il capo dipartimento e gli uffici. I presidenti di Consulta sottolineano che l’assistenza domiciliare rientra tra i livelli essenziali delle prestazioni sociali che devono essere garantiti al livello nazionale (figuriamoci comunale) il cui unico obiettivo รจ quello di supportare la persona con disabilitร nella vita quotidiana evitandone l’istituzionalizzazione”.
“A Roma- continua la nota- il servizio รจ regolamentato dalla delibera 355/12 che prevede, nel rispetto della libera scelta dell’utente, l’assistenza domiciliare in forma diretta (fornita da un ente gestore accreditato), in forma indiretta (รจ l’utente a scegliere un assistente domiciliare e l’ente locale rimborsa la prestazione), oppure รจ possibile la forma mista. Le Consulte Municipali da tempo segnalano gravi criticitร sulla qualitร del servizio soprattutto in forma diretta e chiedono con insistenza interventi immediati a garanzia dell’applicazione di tutti i principi disattesi della delibera 355/12. Il 30 luglio- ricorda la nota- mentre il Campidoglio stava provvedendo, al finanziamento per l’adeguamento delle tariffe riconosciute agli Enti gestori non trovando riscontro alle precedenti sollecitazioni, in un caldissimo pomeriggio estivo, le Consulte si son viste costrette a manifestare con un presidio in Piazza del Campidoglio per richiedere con forza: che per mantenere il livello di servizio i budget assegnati agli utenti fermi al 2012 fossero rivalutati proporzionalmente rispetto all’incremento riconosciuto agli enti gestori e per l’indiretta all’aumento dei Ccnl lavoro domestico (+ 17 % calcolato dal 2012); che, a fronte degli aumenti contrattuali per l’assistenza diretta, Roma Capitale garantisse la corretta applicazione dei principi di qualitร eย uniformitร giร sanciti dalla delibera 355/12., tenuto conto di alcune buone prassi giร in essere in alcuni municipi”.
“A fronte di un nuovo stanziamento di circa 3.600.00 euro trovato dal Comune per l’adeguamento delle tariffe (pari ad un 8% di aumento sia per la diretta che per l’indiretta) – si legge ancora- Le Consulte convocate nei giorni scorsi in Assessorato, non hanno invece riscontrato nessuna apertura, da parte di Roma, riguardo ai temi di monitoraggio qualitร e uniformitร del servizio, rimandando la trattazione ad indefiniti tavoli di confronto”.
“La situazione ad oggi รจ la seguente- spiega la nota- per l’indiretta: l’8% di cui si parla copre solo una minima parte della perdita di questi anni, senza neanche raggiungere gli attuali minimi del Contratto nazionale lavoratori domestici. Per la diretta, fatto salvo l’aumento delle tariffe agli enti gestori e dei budget, non cambia assolutamente nulla per l’utenza a cui restano: le stesse ore di assistenza e gli orari del servizio stabiliti spesso in base alle esigenze degli enti gestori, liste di attesa non sempre pubbliche, difficoltร nel passaggio dalla diretta all’indiretta, assenza di monitoraggio e controllo del servizio nei vari municipi spesso demandato allo stesso Ente gestore che fornisce assistenza, relazioniย sull’andamento dei progetti di cui l’utenza non ha la minima conoscenza e che spesso non riesce ad acquisire nemmeno con un accesso agli atti, tempi di recupero delle prestazioni non erogate diversi da municipio a municipio e anche all’ interno dello stesso municipio, ecc”.
“In sostanza- sottolinea la nota- un servizio spesso non adeguato ai reali bisogni dell’utenza. Le Consulte esprimono grandi perplessitร anche dinanzi all’ipotesi di una eventuale revisione della Delibera 355/12, paventata ieri durante la riunione, soprattutto se direzionata verso forme di coprogettazione ricordando che l’assistenza domiciliare รจ un servizio modellato sul bisogno della singola persona e non puรฒ essere assolutamente ricondotta a pacchetti di servizi precostituiti. Pertanto, le consulte chiedono: 1) perchรฉ non si puรฒ finalmente applicare una buona norma del 2012 e fornire un servizio di qualitร accettabile, congiuntamente all’adeguamento delle tariffe?; 2) I servizi di assistenza domiciliare sono incentrati sul bisogno della persona o sui bisogni degli enti che li erogano? 3) Che speranze hanno di accedere al servizio i tantissimi che sono in lista di attesa in molti casi anche da 10 anni?”.
“In mancanza di risposte concrete- conclude la nota- le Consulte procederanno con tutte le azioni e nelle sedi piรน opportune a tutela delle persone con disabilitร ”.
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